4 luglio 2020 - 10:10

Trump contro la «cancel culture»: «Non abbatterete la nostra Storia»

Oggi il presidente parlerà alla nazione nell’ambito delle celebrazioni per la festa dell’Indipendenza. Ieri migliaia di persone lo hanno applaudito al Monte Rushmore nonostante la pandemia

di Monica Ricci Sargentini

Trump contro la «cancel culture»: «Non abbatterete la nostra Storia»
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È il 4 luglio, il giorno dell’Indipendenza per gli americani. Una festa importante che si è sempre celebrata con grande fasto. Ma quest’anno c’è la pandemia, che negli Stati Uniti, è particolarmente grave, e le autorità sanitarie si sono raccomandate di evitare assembramenti. Il presidente Donald Trump, però, non darà l’esempio. Stasera parlerà alla nazione dalla Casa Bianca dopodiché inizierà lo spettacolo dei fuochi d’artificio che attirerà migliaia di persone nella National Mall.

Celebrazioni in grande stile che arrivano il giorno dopo tola visita al Monte Rushmore, nel sud Dakota, dove una folla di 7.500 si è radunata per ascoltare il presidente davanti alla montagna che porta le immagini scolpite dei suoi celebri predecessori George Washington, Thomas Jefferson, Abraham Lincoln e Theodore Roosevelt. Qui Trump, in un discorso di 40 minuti, è tornato ad attaccare quanti nelle ultime settimane stanno portando avanti la campagna per abbattere statue e monumenti «razzisti» o «imperialisti» nell’ambito delle proteste iniziate a fine maggio dopo l’uccisione dell’afroamericano George Floyd da parte della polizia in Georgia.

«La nostra nazione sta assistendo ad una campagna spietata per cancellare la nostra storia, diffamare i nostri eroi, cancellare i nostri valori e indottrinare i nostri figli», ha detto Trump, secondo il quale «quelli che cercano di cancellare l’eredità» degli Stati Uniti hanno l’obiettivo di «far dimenticare» agli americani «l’orgoglio e la grande dignità». Il dito è puntato contro «il fascismo di sinistra» praticato dai democratici e ripreso dai media, una cultura della cancellazione che, secondo il presidente, rappresenta è un tentativo di «abbattere le nostre convinzioni, la nostra cultura e identità che hanno reso l’America la società più forte e tollerante nella storia» del genere umano. «Il Monte Rushmore - ha assicurato - resterà per sempre come tributo eterno ai nostri antenati ed alla nostra libertà». Quindi il presidente ha annunciato che firmerà un ordine esecutivo per innalzare «un nuovo monumento ai giganti del nostro passato», un parco che sarà chiamato «Giardino nazionale degli eroi americani».

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