Un autista dell'autobus 41 è stato aggredito ieri sera, 3 luglio, da un passeggero che si rifiutava di indossare la mascherina una volta salito. A Borgaretto, fermata Sangone, intorno alle 23 è salito un giovane di circa 20 anni senza protezione sul viso. Il conducente, Andrea F., lo ha visto e invitato a coprirsi naso e bocca. Altrimenti sarebbe dovuto scendere dal mezzo. A quell'ora l'autobus era praticamente vuoto: c'erano altri due passeggeri che hanno assistito alla scena. Il 20 enne non solo non è sceso, ma si è avvicinato all'autista impugnando minaccioso l'ombrello che aveva con sé. Gli autobus che percorrono quella tratta sono privi della porta divisoria tra la cabina di guida ed il resto del veicolo. C'è solo un nastro rosso a vietare di avvicinarsi al conducente. Il passeggero ha quindi avuto vita facile nel mettere le mani addosso ad Andrea F., strappandogli la camicia: «A quel punto mi sono difeso - dice il guidatore - e prima che riuscisse a colpirmi con l'ombrello sono riuscito ad allontanarlo. Sono state frazioni di secondi. Quando mi sono voltato per chiamare la centrale, l’aggressore era sceso dal pullman e si era allontanato. Così come hanno fatto anche gli altri due passeggeri che erano lì».

L'autobus è stato poi portato in deposito e la corsa continuata con un altro autista. «Si tratta dell'ennesima aggressione ai danni di un conducente - dice Davide Schirru, della segreteria Faisa Cisal -, che riporta alla ribalta il tema della sicurezza ed in particolare delle cabine guida che non sono protette. Non possiamo sempre sperare nella buona sorte. La sicurezza deve arrivare prima di tutto».

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