Si chiamava Merssia Nunes De Olivera la ragazza torinese affogata questa mattina all’alba a Riccione. Di origini brasiliane, viveva a Torino insieme ai genitori. Avrebbe compiuto 18 anni il prossimo 15 luglio. E proprio per festeggiare il suo compleanno aveva deciso di andare in riviera insieme a un coetaneo (anche lui diventerà maggiorenne a giorni) e una coppia di 18enni.

Dopo aver festeggiato tutta la notte in giro per Riccione, i quattro avevano deciso di fare un bagno all’alba. E così si sono immersi in acqua all’altezza del bagno 122 di Riccione incuranti del mare agitato e del forte vento. Merssia non sapeva nuotare bene. Quando gli amici l’hanno vista annaspare, hanno cercato di prestarle soccorso ma la corrente era troppo forte e ha trascinato lontano la ragazza. E’ stato il 17enne a correre a riva per cercare aiuto.

Sul posto sono subito arrivati gli uomini della capitaneria di porto di Rimini ma solo dopo due ore, intorno alle 8.10, sono riusciti a individuare il corpo di Merssia alla deriva tra le onde. Purtroppo per lei non c’era più nulla da fare.

I carabinieri di Riccione hanno raccolto la testimonianza di un amico di Merssia, mentre la ragazza del quartetto si è sentita male ed è stata trasportata sotto choc in ospedale. Il ragazzo ha raccontato della sera precedente, passata a divertirsi ma senza bere o assumere droghe. Non ci sarebbero elementi per dubitare del racconto e le indagini si indirizzano verso la tragica fatalità. «E’ una tragedia inimmaginabile quando la vita è persa ancora prima di iniziare – ha commentato la sindaca di Riccione, Renata Tosi, in un messaggio di cordoglio alla famiglia della ragazza torinese – Il mio pensiero va ai genitori che hanno ricevuto la notizia più brutta che si possa ricevere, quella della morte di una figlia».

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