1 luglio 2020 - 23:45

Spal-Milan 2-2: i rossoneri la riagguantano al 94esimo
E l’Inter fa «cappotto» al Brescia

Emiliani a segno nei primi 30 minuti, poi restano in 10 e si difendono. La squadra di Pioli attacca segna con Leao al 79’ poi il pareggio su autogol

di Alessandro Bocci

Spal-Milan 2-2: i rossoneri la riagguantano al 94esimo  E l'Inter fa «cappotto» al Brescia
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Alla fine il punto in rimonta è quasi un sollievo. Sotto 2-0 all’intervallo, il Milan scaccia l’incubo della sconfitta con un finale generoso, in apnea, sfruttando bene la superiorità numerica che, alla lunga, offusca la Spal. 2-0 per i ferraresi nel primo tempo, firmato da Valoti e Floccari e favorito dalle incertezze difensive dei rossoneri. 2-2 alla fine con Ibra in campo nell’ultima mezz’ora (recupero compreso), 37 giorni dopo l’infortunio al polpaccio. Il gol che accende la speranza è firmato da Leao a undici minuti dal 90’. L’autorete che evita il capitombolo una sfortunata deviazione di Vicari sul cross di Saelemaekers. Il portiere Letica, che aveva preso quasi tutto, si dispera. Per la Spal era un’occasione d’oro. Ora dovrà giocarsi la salvezza nei prossimi 4 scontri con Samp, Udinese, Genoa e Brescia. Il Milan non incanta, ma salva la pelle con una ripresa garibaldina anche se non sempre lucida. L’espulsione di D’Alessandro, poco prima dell’intervallo, è un assist prezioso.

Il Milan parte bene. Pioli lancia il giovane Gabbia nel cuore della difesa accanto a Romagnoli, Calabria sulla corsia destra e soprattutto Paquetà per Bonaventura in mezzo al campo. La terza partita, di solito, è quella più insidiosa e più temuta dagli allenatori. Ma in questo lungo sprint d’estate non c’è tempo per rifiatare né per fare troppi calcoli. Così le sorprese sono all’ordine del giorno. Il Milan è manovriero, ma sprecone e distratto. La Spal chirurgica e astuta. Il gol che sblocca il risultato lo segna Valoti, ma nella circostanza sono evidenti le colpe proprio di Gabbia e più in generale della difesa rossonera. Il raddoppio, alla mezz’ora esatta, è un capolavoro del capitano Floccari, che sorprende Donnarumma fuori dai pali e lo fulmina con un destro secco che scende. Prima e dopo c’è solo Milan che non è neppure troppo fortunato: perde Castillejo per infortunio (entra Saelemaekers), segna con l’ispirato Calhanoglu (Rebic però è in fuorigioco), colpisce un palo esterno con lo stesso trequartista. Senza contare che il portiere Letica è decisivo due volte, prima su Calhanoglu e poi su Paquetà. L’espulsione di D’Alessandro per un brutto fallo su Theo Hernandez, decisa dall’arbitro Mariani dopo un blitz davanti al monitor, cambia lo scenario.

Pioli nella ripresa inserisce Leao accanto a Rebic e cambia l’assetto: 4-3-1-2 anziché 4-2-3-1 con Saelemaekers terzino e Calhanoglu trequartista. Il Milan ci mette tutto quello che ha. Vicari respinge sulla linea l’incornata di Saelemaekers. Pioli, che voleva tenerselo per la trasferta di Roma, al 20’ tenta con l’amuleto Ibrahimovic al posto di Rebic, che stavolta fallisce l’esame. La mossa della disperazione. Quando la Spal pensa di potercela fare, il Milan rientra in partita. L’acuto di Leao anticipa un finale teso (Di Biagio viene espulso) e incerto sino all’autorete di Vicari. Per come si erano messe le cose, il Milan non può essere troppo scontento.

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