MILANO. Da questo week end i rider possono tornare con le loro bici sui treni di Trenord: Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti si sono incontrati con Trenord «per trovare le soluzioni idonee a poter garantire il diritto alla mobilità dei lavoratori del delivery food». In una nota diffusa dai sindacati si legge che «rispetto alle richieste delle segreterie, l'azienda di trasporto ha presentato una serie di soluzioni atte a superare le problematiche».

L’accordo prevede l’individuazione di «una serie di treni sulle direttrici a maggior frequentazione e negli orari di maggior affluenza da parte dei rider, sulla quale dedicare delle carrozze ad uso esclusivo per il trasporto di biciclette in modo da poter garantire a tutti i passeggeri un viaggio in totale sicurezza. Su questi treni potranno trovare spazio dai 70 ai 100 fattorini in bicicletta. L’operatività avrà inizio nel fine settimana». Un accordo a cui, come rilevano i sindacati, non hanno partecipato né Regione Lombardia né le piattaforme di delivery: «Dobbiamo purtroppo constatare ancora una volta i due grandi assenti in questo importante confronto che non può interessare solo Trenord ma anche le imprese di delivery e regione Lombardia».
 

L’arresto e le proteste
Lo scorso 3 giugno, all’inizio della “Fase 3”, l’azienda che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia aveva applicato il divieto di trasporto delle bici sui treni. E il 13 giugno aveva fatto scalpore l’arresto alla stazione di Greco Pirelli a Milano di un rider di origine nigeriana di 28 anni, che con regolare abbonamento e permesso di soggiorno, dopo aver partecipato a una protesta con altri fattorini, a fine giornata voleva salire con la bicicletta su un treno per tornare a casa. subito erano scaturite proteste, anche da parte di Legambiente che ha chiesto «l’immediata revoca di un provvedimento gravemente discriminatorio» e organizzando un presidio alla stazione di Cadorna. Trenord si era difesa parlando di «assalto ai treni» e spiegando che le bici occupavano troppo spazio nella carrozza e costringevano in questo modo i viaggiatori ad avvicinarsi gli uni agli altri, nonostante il distanziamento sociale. L’azienda aveva suggerito di lasciare in stazione la bicicletta ma i rider avevano replicato che c’era il rischio che il mezzo venisse rubato.

L'accordo tra sindacati e Trenord per Silvia Roggiani, segretaria metropolitana del Pd è una «vittoria dei rider, per tutte e tutti. Da subito abbiamo sostenuto le proteste legittime dei fattorini del cibo, denunciando l'assurdo divieto di Trenord che vietava il trasporto delle bici sui treni». Quello imposto da Trenord era un «divieto ingiusto e penalizzante nei confronti dei tanti che oggi si stanno convertendo ad una mobilità sostenibile e di chi usa la bicicletta per raggiungere il proprio posto di lavoro. Finalmente, grazie alla mediazione dei sindacati, è stato raggiunto un accordo con cui la società di trasporti lombarda consentirà ai pendolari di portare le bici in carrozze dedicate. Un cambio di rotta - conclude la segretaria dem - che ci riporta alla civiltà». 

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