13 giugno 2020 - 00:15

Napoli-Inter, Coppa Italia 2020: dove vedere l’altra semifinale e le probabili formazioni

Nella semifinale di ritorno al San Paolo la squadra di Gattuso parte dall’1-0 all’andata. I nerazzurri cambiano modulo: Eriksen dall’inizio dietro la coppia Lukaku-Lautaro

di Guido De Carolis

Napoli-Inter, Coppa Italia 2020: dove vedere l'altra semifinale e le probabili formazioni
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La parte più difficile della fine è quasi sempre ricominciare. Dopo 96 giorni l’Inter torna in campo a Napoli, a sua volta senza partite da 104 giorni. Un’eternità. Stravolto da coronavirus e lockdown, il calcio non è più festa, piuttosto dovere, l’obbligo di chiudere una stagione maledetta. Così si gioca e si riparte dalla vittoria della squadra di Gattuso a San Siro, l’1-0 firmato da un gran gol di Fabian Ruiz, pesante e per l’Inter difficile da spostare come un elefante, in questa semifinale di ritorno della Coppa Italia. In un San Paolo sanificato, bonificato e senza pubblico, c’è da capire dov’eravamo rimasti. Tre mesi di clausura sono lunghi, stravolgono gerarchie, permettono recuperi, lasciano incognite, cambiano abitudini: una su tutte, i nerazzurri voleranno in giornata a Napoli, per ridurre i rischi.

La missione rimonta dell’Inter non è impossibile, difficile sì. La trasferta di Napoli fu il picco più alto per la formazione di Conte. Il giorno della Befana i nerazzurri vinsero 3-1, giocando la miglior partita della stagione, impressionando per qualità e forma. Prima della chiusura, l’Inter però era una squadra in affanno, battuta tre volte da Lazio, Napoli e Juventus, con il solo intervallo felice del Ludogorets. La Coppa Italia è un’arma a doppio taglio, può riaccendere l’entusiasmo o segnare un’altra eliminazione dopo la Champions League e la delusione di non essere più nel cuore della lotta scudetto. Conte al primo anno ha sempre vinto qualcosa, sulla Coppa Italia da tecnico non ha mai messo le mani, quando è arrivato a giocarsi la finale l’ha persa proprio con il Napoli. L’allenatore però è specializzato nelle partenze veloci, in campionato schizzò con un en plein di sei successi.

Al San Paolo potrà schierare la formazione migliore, con Eriksen dietro Lukaku e Lautaro. Il danese, utilizzato appena 120’, ha avuto in regalo quel che più gli mancava, il tempo per adattarsi e per ritrovare la condizione fisica. Conte cambia un modello collaudato, l’inserimento del trequartista è un’importante variante sul modulo: da vedere come la digerirà la squadra. La cifra tecnica con Eriksen aumenta, da valutare se l’intensità su cui il tecnico ha insistito tanto ne risentirà.

L’Inter respira fiducia, il clima è lo stesso della partenza in campionato. In un calendario imbottito di impegni non ci sarà tempo per pensare, è un bene soprattutto per Lautaro. L’argentino, prima di fare le valigie per Barcellona dove finirà a meno di clamorosi dietrofront, deve provare a ritrovarsi. L’ultimo gol è datato 26 gennaio, il suo calo è coinciso con lo sgonfiarsi dell’Inter. La stella polare rimane Lukaku: il gigante belga, stuzzicato anche dalla sfida con il compagno di Nazionale, Dries Mertens.

Il centravanti del Napoli è stato vicino all’Inter, ha scelto poi di restare alla corte di Gattuso, un uomo e un allenatore simile a Conte. Dopo un avvio incerto, Ringhio, colpito dal lutto della sorella, aveva trovato la via giusta. Il Napoli è forte del vantaggio dell’andata e libero di testa. Non c’è Manolas, ma gran voglia di rivincita. Politano è un ex velenoso, Insigne è entrato solo marginalmente nei radar di Conte quando era c.t. dell’Italia. Gli strappi tra De Laurentiis e squadra sono quasi ricuciti. Tutti pronti per l’esame, ma ne passa soltanto uno.

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