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Zara, perché ha deciso di chiudere 1200 negozi in tutto il mondo?

Il gruppo Inditex ha deciso di potenziare la vendita online poiché il Coronavirus ha provocato un crollo delle vendite del 44%
zara chiude 1200 negozi
Omar Marques

La nuova vittima del Coronavirus è il gruppo Index: il proprietario di Zara ha infatti deciso di chiudere 1200 negozi in tutto il mondo

È l'inizio della fine del fast fashion? Oppure è in atto una rivoluzione digitale? Pochi settori sono rimasti indenni al Covid-19 e la moda sta sicuramente cercando di tamponare là dove è possibile. Nell'articolo Coronavirus: effetti su moda e shopping online, vi avevamo già anticipato che qualcosa sarebbe cambiato e non riguarda soltanto la presentazione o emissione delle collezioni moda ma anche dell'esperienza di shopping

È poco allettante scegliere capi e accessori con indosso mascherina e guanti, tenendo a distanza l'amica o rinunciando al parere fidato di mamma o fidanzato. Inoltre, molti consumatori hanno capito che la vendita online può essere piacevole, fatta comodamente sul proprio divano (magari sorseggiando un bicchiere di vino) senza dover affrontare folla, caldo o temporali. Due punti sono a sfavore della vendita digitale: le spese di spedizione e l'eventuale reso, su cui vale la pena lavorare se si vuole avere successo.

Detto questo, alcuni negozi si sono “salvati” grazie alla digitalizzazione. Il lockdown ha infatti generato un incremento delle vendite online. Ma sarà stato sufficiente? 

In molti casi non ha sostituito il quantitativo, nonché guadagno, delle vendite in negozio. Il delta importante riguarda proprio la spesa di affitto e personale. Abbiamo già visto che H&M ha pensato di chiudere solo in Italia ben 8 negozi: il Coronavirus è stato letteralmente il colpo di grazia per chi aveva registrato un cambio di tendenza dei consumi, meno fast fashion a favore di capi e accessori vintage, evergreen e sostenibili.

Il virus ha colpito anche il colosso spagnolo: Zara ha infatti deciso di chiudere tra i 1000 e 1200 punti vendita in tutto il Mondo, visto il calo delle vendite del 44% nel primo trimestre (pari al 409 milioni di euro). Una decisione importante che però lascia sperare visto che il proprietario ha garantito un ricollocamento. Index punterà su retail più grandi e sul digitale. A questa decisione corrisponde infatti la riapertura di 450 store e un investimento cospicuo nella vendita online che, nell'ultimo trimestre ha registrato un incremento del 50%.

Nell'ambito del nuovo piano di Inditex, l'acquisto digitale rappresenterà oltre il 25% del totale entro il 2022, rispetto al 14% dell'esercizio finanziario 2019. I negozi più grandi fungeranno da hub di distribuzione per le vendite online.