J.K. Rowling e le accuse di transfobia: «Io, vittima di violenza sessuale»

La scrittrice, che era stata attacca sui social a causa di alcuni post ambigui sull’identità di genere, si difende svelando alcuni retroscena della sua vita: «Sopravvissuta ad aggressioni e abusi domestici. Mio padre avrebbe voluto un maschio e mi rifiutava, se fossi nata oggi forse sarei diventata anch’io un transgender»
J.K. Rowling e le accuse di transfobia «Io vittima di violenza sessuale»

«Mio padre avrebbe preferito un maschio e mi rifiutava come femmina, se fossi nata trent’anni più tardi forse sarei diventata anch’io un transgender». Così la scrittrice britannica J.K. Rowling si difende dalle accuse di transfobia che negli ultimi giorni le sono piovute addosso a causa di alcuni ambigui post riguardanti l’identità di genere. «Sono anni che mi batto per proteggere la comunità, molti l’hanno capito. Altri no».

Tra i critici verso l’autrice di «Harry Potter» c’è persino l’attore che ha interpretato il maghetto sul grande schermo, Daniel Radcliffe: «Le donna trans sono donne a tutti gli effetti», ha scritto la star replicando ad un post di J.K. Rowling che identificava come donne solo le persone che per natura hanno il ciclo mestruale. Non si è fatta attendere neppure la replica di Emma Watson, anche lei protagonista nella celebre saga.

«Le persone transgender hanno il diritto di vivere le proprie vite senza che qualcuno gli dica costantemente chi possono o non possono essere», ha scritto «Hermione», accodandosi al coro di protesta. Un coro al quale J.K. Rowling ha risposto raccontando anche alcuni inediti e tristi episodi della sua vita: «Leggere certi commenti ha risvegliato in me il doloroso ricordo di un’aggressione sessuale, che ho subìto a circa 20 anni».

«Un attacco avvenuto in un momento in cui ero particolarmente vulnerabile e un uomo se n’è approfittato», scrive ancora l’autrice sul suo sito ufficiale. «Sento ancora le cicatrici degli abusi domestici subiti durante il primo matrimonio, non se ne vanno. Conosco la paura che prova una donna trans quando ha davanti un uomo violento», conclude J.K. Rowling. «Perché non ho detto prima queste cose? Volevo proteggere mia figlia».

«Alla fine è stata lei a spingermi a raccontare tutto». Basterà a placare la tempesta?

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