Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale non ci sta e affida alla rete uno sfogo rivolto ai bulli che vessano e trattano male i loro coetanei o i bambini più piccoli già fin dalla più tenera età. Uno dei volti più noti della band rivelazione del festival di San Remo 2019 ha di che raccontare e non nasconde nulla, anzi:  "Troppo esile, effeminato, biondino", "mi chiamavano Cinzia". Così Lodo Guenzi, leader dello Stato Sociale ed ex giudice di X Factor, su Instagram con uno sfogo che ha svelato il suo passato da adolescente bullizzato per presunta omosessualità. E ai bulli di ieri - che oggi lo trattano "come una star"- rivolge un sorriso: "Se la tua vita va avanti, allora gli stronzi hanno perso".  

"È la prima volta che lo scrivo - esordisce il cantante a corredo di una sua foto da adolescente - Ci ho pensato molto se avesse senso e sì, ha senso. Da ragazzino sono stato bullizzato. Ecco, l'ho detto. Non credo sia successo solo a me, ma è così". "Ero in una classe in cui se la prendevano con un ragazzetto italiano e non con il compagno pakistano o bengalese che sono sempre stati i miei migliori amici - racconta - Qualche botta, un pomeriggio in un bidone e un'eterna insistenza sulla mia presunta omosessualità che devo dire già allora come ipotesi non mi dava fastidio. Mi chiamavano Cinzia, come il nome di una bici da donna. Curiosamente, le uniche che mi piace guidare adesso. Credo che gran parte della mia smodata fame di fare cose grandi sia nata lì, o forse dal rimpianto per aver chiesto aiuto e cambiato scuola, cosa che ancora mi fa sentire un vigliacco. Quando incontro qualcuno dei miei bulli adesso mi trattano come una star, io faccio gran sorriso e so che da bambini è un casino per tutti e neanche se ne saranno accorti ma non riesco a non odiarli, eh vabbè... Questo per dirti una cosa: ti hanno fatto del male, peggio che a me. Ma se la tua vita va avanti, allora gli stronzi hanno perso #love #rocknroll".   

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