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Imu, niente sconti. L’acconto il 16 giugno: una guida per pagare il giusto

di Stefano Poggi Longostrevi*

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L’Imu resta sola

La Tasi dice addio, l’Imu resta sola. Ma non si pagherà meno dell’anno scorso. Scadenze confermate: quindi entro il 16 giugno bisogna passare alla cassa per versare l’acconto, nonostante Covid e anche se molte abitazioni, ad esempio le seconde case, non sono state praticamente utilizzate in questa prima parte del 2020. Ma l’Imu è un’imposta patrimoniale, colpisce il possesso del bene, non l’utilizzo. Sono stati esentati dal versamento solo alberghi, pensioni, strutture turistico-ricettive, stabilimenti balneari e termali a patto che siano condotti dal proprietario. Le imposte comunali sugli immobili sono state oggetto di un piccolo restyling. La Tasi, la tassa che andava a finanziare i servizi indivisibili, è stata abolita e in pratica accorpata nell’Imu, almeno per quelle tipologie di immobili che la dovevano pagare (in genere seconde case e immobili affittati).
*Associazione italiana dottori commercialisti

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