8 giugno 2020 - 08:27

Coronavirus, Nuova Zelanda è covid free. La gioia della premier Ardern

Il ringraziamento della leader Jacinda Ardern ai suoi concittadini: «Siamo un team di 5 milioni di persone». Il lockdown è durato quattro settimane. Secondo i dati rispettato il blocco più che in Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia

di Marta Serafini

Coronavirus, Nuova Zelanda è covid free. La gioia della premier Ardern
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Le autorità sanitarie della Nuova Zelanda hanno dichiarato che il Paese è «Covid free», portando così la premier Jacinda Ardern a revocare tutte le restrizioni imposte per contenere i contagi.

«Siamo pronti», ha dichiarato Ardern nel corso di una conferenza stampa a Wellington, esprimendo apprezzamento per il comportamento dei neozelandesi che si sono mostrati «uniti in un modo mai visto per contrastare il virus». In Nuova Zelanda, dove sono stati confermati meno di 1.500 contagiati dal coronavirus e 22 decessi , al momento non ci sono casi attivi ed è la prima volta che questo accade dal 28 febbraio. «Quasi certamente avremo altri casi, ma questo non significherà che abbiamo fallito, fa parte della natura del virus», ha affermato Ardern.

Si tornata alla normalità dunque. Da sabato riprenderà il campionato di Super Rugby seppur in una versione più ridotta, il pubblico potrà accedere agli stadi nazionali. Restano in vigore solo i controlli alle frontiere, per evitare il caso dei contagi “importati” dall’estero. Solo i neozelandesi e le loro famiglie immediate possono entrare nel paese e devono trascorrere 14 giorni in quarantena gestita dal governo, come confermato anche dal ministro della sanità Ashley Bloomfield.

Un altro successo per la premier Jacinda Ardern che si è attirata gli elogi della stampa e quelli dell’Organizzazione mondiale della sanità per il suo approccio cauto e rigoroso nella gestione dell’emergenza. Il 25 marzo ha chiuso il paese per quattro settimane, chiedendo alla maggior parte dei neozelandesi di restare a casa prima di allentare gradualmente le restrizioni. E i neozelandesi le hanno dato retta. «Avete ridotto in modo massiccio i vostri movimenti», ha detto Ardern; secondo i dati di Google, i neozelandesi sono rimasti a casa più dei cittadini di Australia, Gran Bretagna e Stati Uniti. «Penso che i nostri risultati collettivi parlino da soli», ha sottolineato Ardern. «Questo è stato il sacrificio del nostro team di cinque milioni di persone: tenerci reciprocamente al sicuro e mantenerci in salute l’un l’altro». Durante la pandemia Ardern ha puntato molto sulla comunicazione richiamando i suoi concittadini al senso di responsabilità. Ma non solo: ha fatto della semplicità e della pacatezza una linea. E alla domanda su come avesse reagito alla notizia della fine dell’emergenza, con un gran sorriso ha dichiarato «Ho fatto una piccola danza».

Alla notizia della fine dell’emergenza i neozelandesi hanno reagito con giubilo sui social media. «So che è un lunedì e tutto il resto, ma credo che stasera potrei aprire quella bottiglia di bollicine e brindare a tutta la gente di questo bel paese. Ka pai Aotearoa», ha dichiarato James Shaw, ministro dei cambiamenti climatici, usando una frase Maori che significa «buon lavoro, Nuova Zelanda». «Inoltre, lavatevi le mani ...» ha aggiunto. Altri attendono con impazienza le nuove libertà senza restrizioni in vigore a partire da mezzanotte di lunedì: buffet per la colazione, seduti uno accanto all’altro sui mezzi pubblici e il permesso di «toccarmi il viso». Ma c’è chi è stato anche più prudente. «Nonostante zero casi attivi, non tornerò mai più in palestra , a causa della corona», ha twittato un utente.

La Nuova Zelanda non è l’unico Paese ad essere Covid free. La piccola nazione europea del Montenegro ha riferito di non avere più casi attivi di virus il 25 maggio, le Figi hanno fatto lo stesso il 5 giugno e le Isole Faroe il 9 maggio. Taiwan, Islanda, Cambogia e Trinidad e Tobago dicono che hanno ancora meno di 10 casi attivi. Una manciata di Paesi - inclusi diversi piccoli stati delle Isole del Pacifico - dichiarano invece di non aver mai registrato casi di Covid-19.

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