Europa

Coronavirus, ultime notizie dal mondo. Austria prospetta apertura confine con Italia a breve -Quasi 2 milioni di casi solo negli Usa

New York riapre dopo oltre 2 mesi di lockdown
Quarantena per chi arriva in UK
Le app come Immuni sono efficaci anche con coperture sotto il 60%
La Nuova Zelanda elimina il distanziamento sociale
Le notizie sul virus del 7 giugno

Dal barbiere, Kenya

  • Austria prospetta apertura confine con Italia a breve

    Il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg si dice «molto fiducioso» per quanto riguarda l'apertura del confine con l'Italia già nei prossimi giorni. «Questa settimana, forse già a metà settimana, potrebbe essere intrapreso un ulteriore importante passo verso la libertà di circolazione», ha detto Schallenberg alla tv Plus 4. «Stiamo valutando un approccio regionale», ha aggiunto. Per il momento sono ancora in corso le consultazioni degli esperti. «Non voglio anticipare nulla, ma penso che a metà settimana annunceremo, assieme al ministro della Salute (Rufolf Anschober, ndr.), un ulteriore, importante passo verso la libertà di circolazione», così il ministro degli esteri, prospettando un’entrata in vigore dal 15 giugno. Schallenberg ha sottolineato di essere in contatto costante con il suo omologo italiano Luigi Di Maio. L’approccio regionale, ha proseguito, non riguarderebbe solo l’Alto Adige e la Lombardia. Il ministro ha ribadito di non voler anticipare le indicazioni degli esperti, ricordando che l'Italia è stato il primo focolaio del coronavirus in Europa. «Contano i dati e i fatti e stiamo lavorando intensamente per un ripristino della libertà di circolazione», ha aggiunto Schallenberg, sottolineando che i dati epidemiologici la scorsa settimana non avrebbero ancora consentito una riapertura del confine con l'Italia.

  • Positivo ex ministro pachistano Abbasi

    L’ex primo ministro pachistano Shahid Khaqan Abbasi è risultato positivo al Covid-19. Lo ha reso noto la famiglia, aggiungendo che Abbasi, che ha guidato il governo dall'agosto 2017 al maggio 2018, è in condizioni stabili e in isolamento presso la sua residenza. Fino ad oggi diversi deputati pachistani hanno contratto il Covid-19 e cinque di loro sono morti. Il Paese asiatico ha finora registrato 103.670 contagi da nuovo Coronavirus e 2.067 decessi.

  • In Turchia 989 casi e 19 vittime in 24 ore

    Salgono a 171.121 i casi di Covid-19 in Turchia, con 989 contagi registrati nelle ultime 24 ore. Le nuove vittime sono 19, per un totale di 4.711 decessi confermati. I ricoverati in terapia intensiva sono in aumento a 625, con 261 intubati. I pazienti guariti crescono di 3.411, arrivando a 141.380. Lo ha riferito nel suo bollettino quotidiano il ministro della Salute turco Fahrettin Koca

  • Risalgono i contagi in vari Paesi dei Balcani

    Tra i Paesi dell'area balcanica una ripresa dei contagi si registra, al pari di Serbia e Macedonia del Nord, anche in Bosnia-Erzegovina e Kosovo. Nel primo Paese da ieri i nuovi casi sono stati 32, per un totale di 2.704. I decessi sono stati finora 160. In Kosovo si sono registrati altri 40 contagi, in tutto finora 1.234, e un nuovo decesso, con il totale delle vittime salito a 31. Si conferma invece il trend positivo di Croazia e Slovenia, con entrambi i Paesi che registrano nelle ultime 24 ore zero contagi e zero decessi. Il bilancio della Croazia è ad oggi di 2.247 casi e 104 morti, per la Slovenia 1.485 contagi e 109 vittime. Il Montenegro da tempo non registra più casi e nei giorni scorsi ha proclamato la fine dello stato di epidemia.

  • Banca mondiale, -7,2% Pil America Latina e Caraibi

    La Banca mondiale ha dichiarato che prevede per la regione dell'America Latina e i Caraibi un calo del 7,2% del Pil nel 2020, dato che indica “una recessione molto più profonda di quelle causate dalla crisi finanziaria mondiale del 2008-2009 e dalla crisi del debito latinoamericano del decennio del 1980”. Lo riporta il quotidiano Diario Financiero. Si tratta di una recessione fortemente influenzata dalle conseguenze della pandemia del coronavirus. Tra le economie più colpite dalla recessione ci sarà quella del Perù, per la quale è previsto un calo del 12% del Pil quest'anno, un dato secondo solo a quello delle proiezioni per il Belize (-13,5%). La Banca mondiale prevede che l'economia brasiliana si contrarrà l'8% quest'anno a causa delle misure di isolamento, del calo degli investimenti e dei prezzi mondiali dei prodotti agricoli. Per il Messico si prevede un crollo del Pil pari al 7,5% come conseguenza del crollo dei prezzi del petrolio e della paralisi del turismo. Ecuador e Argentina seguono con contrazioni rispettivamente del 7,4% e del 7,3% delle loro economie. Per Bolivia e Colombia si attende un calo rispettivamente del 5,9% e del 4,9% del loro Pil. La previsione per il Cile è di una diminuzione del 4,3%. Cifre migliori si registrano per Uruguay (-3,7%) e Paraguay (-2,8%) e alcuni Paesi dell'America centrale e dei Caraibi (contrazione media tra 3,6% e 1,8%). Secondo la Banca mondiale, l'attività economica nella regione toccherà il fondo durante il secondo trimestre. L'istituzione prevede che la regione tornerà a registrare numeri positivi nel 2021 (2,8%)

  • Gb, scienziati progettano vaccino low cost

    Un gruppo di scienziati britannici impegnati nello sviluppo di un vaccino ha fondato una società, con l’obiettivo di distribuire l’eventuale frutto della loro ricerca in maniera autonoma rispetto alle multinazionali della farmaceutica. I ricercatori, legati all’Imperial College di Londra, sperano di brevettare un vaccino a basso costo entro l’inizio dell’anno prossimo.

  • Land tedeschi, quarantena per chi viene da Svezia

    Tre Land tedeschi obbligano alla quarantena di due settimane chi proviene dalla Svezia, come misura preventiva contro una ripresa della diffusione del coronavirus.

    Lo riferisce oggi la Dpa. In seguito alla decisione adottata dal Land di confine con la Danimarca, lo Schleswig-Holstein, anche il Meclemburgo-Pomerania e il ministero della Salute della Bassa Sassonia oggi hanno annunciato che chi proviene dalla Svezia sarà obbligato a soggiornare in quarantena per 14 giorni, con divieto di uscire anche a fare la spesa. Inoltre sarà informato l'ufficio sanitario competente.

    La ragione della misura è che in Svezia la settimana scorsa ci sono stati oltre 50 casi di nuovi contagi per 100.000 abitanti, si rende noto. Dunque tre Land in Germania scelgono di adottare un criterio ad uso interno, la soglia-limite usata nella federazione tedesca come campanello d'allarme che segnala una situazione potenzialmente pericolosa dal punto di vista epidemiologico (50 nuove infezioni in 7 giorni ogni 100.000 abitanti) anche per chi proviene dall'estero.

  • Stati Uniti, quasi due milioni di casi

    Gli Stati Uniti hanno registrato 1.938.823 casi di coronavirus, secondo la stima pubblicata dal Centers for Disease Control and prevention. Un aumento di 17.919 casi rispetto all’ultimo bilancio disponibile.

  • Banca Mondiale: Pil mondo -5,2% nel 2020

    L'economia mondiale si contrarrà del 5,2% nel 2020, in quella che è una delle peggiori recessioni dal 1945-1946, dalla Seconda Guerra Mondiale. Lo afferma la Banca Mondiale, prevedendo che quest'anno il Pil americano calerà del 6,1%, quello dall'area euro del 9,1% e quello della Cina dell'1%. Secondo la Banca Mondiale potrebbero essere 100 milioni le persone che rischiano di scivolare nell'estrema povertà. (ANSA).

  • Lagarde: Recovery fund è decisivo, adottarlo rapidamente

    “La proposta della Commissione europea per una revisione del Budget pluriennale e il Next Generation Eu sono decisivi”. Lo ha detto al Parlamento europeo la presidente della Bce Christine Lagarde, aggiungendo che “sarà importante adottare velocemente questo pacchetto” perché “qualsiasi ritardo rischia di generare effetti negativi e far salire i costi, e quindi le necessità di finanziamento, di questa crisi”. Lagarde ha spiegato che è “la più grande emissione sovranazionale in euro mai fatta, che associata a questa proposta, può anche avere un impatto positivo sul ruolo internazionale dell'euro”.

  • Lagarde, Pepp è il programma più adeguato oggi

    Il Pepp, il programma di acquisto titoli della Bce per l'emergenza pandemica, è “lo strumento più adeguato nel nostro arsenale per rafforzare l'impulso di politica monetaria”. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde durante un'audizione virtuale alla Commissione Affari economici del parlamento europeo. “Rimaniamo totalmente impegnati al nostro mandato, questo è fuori questione”, ha detto Lagarde

  • Covid: 7 milioni di casi nel mondo, 2 negli Usa

    La pandemia Covid 19 ha contagiato ufficialmente oltre 7 milioni di persone nel mondo a partire dalla sua comparsa in Cina. E' quanto emerge dal bilancio calcolato dall'agenzia France Press. Quasi due milioni di casi sono negli Stati Uniti, mentre l'Europa ne conta 2,3 milioni. Per quanto riguarda i decessi, a livello mondiale la cifra è superiore ai 403mila, di cui 110.514 negli Usa (118.373 considerando anche il Canada), 183.716 in Europa, 65.861 l'America Latina e i Caraibi, 19.624 l'Asia, 10.562 il Medio Oriente, 5.182 l'Africa e 131 l'Oceania. Per quanto riguarda i singoli Paesi, dopo gli Stati Uniti i bilanci più gravi si registrano nel Regno Unito (40.542), in Brasile (36.455), in Italia (33.899) e in Francia

  • Israele, 800 contagi in una settimana

    In una settimana sono stati registrati in Israele 800 casi positivi di coronavirus. Lo ha detto il ministero della sanità Yuli Edelstein. “Non possiamo restare indifferenti di fronte a cifre del genere. La polizia deve imporsi per recuperare la disciplina del pubblico.

    Solo se ci riusciremo - ha aggiunto - potremo continuare ad operare per la riapertura del mercato, inclusa la riattivazione delle ferrovie fra due giorni. Occorre rispettare le misure sanitarie nei centri commerciali, negli autobus, nei treni, nei ristoranti, nelle sale di ricevimento, ovunque”. Nel frattempo il Consiglio per la sicurezza nazionale ha reso noto che finora i casi positivi sono stati 17.924, con un aumento di 148 contagi dalla mattinata di ieri. I malati attivi sono ora 2.523, di cui 29 in rianimazione. I defunti sono 298. Le guarigioni assommano adesso a 15.103.

  • In Brasile si studia vaccino-spray

    Un vaccino fatto come uno spray nasale potrà essere una delle nuove frontiere contro il Covid-19. E', infatti, una delle sperimentazioni che si sta portando avanti in Brasile grazie a un lavoro dell'Università di San Paolo. Il gruppo di lavoro ha sviluppato una nanoparticella da una sostanza naturale, al cui interno viene collocata una proteina virale. Una volta somministrato nelle narici, il prodotto dovrebbe produrre IgA secretoria, cioè anticorpi presenti nelle secrezioni dell'organismo, come la saliva o le lacrime.

    Questo nuovo modello di immunizzazione è già stato testato nei topi, ma per l'Epatite B. Ora, invece, l'attenzione è passata a svilupparne la modalità per il Covid-19. “Oltre a inibire l'ingresso del patogeno nella cellula, il vaccino impedirà la colonizzazione nel sito di applicazione”, spiega Marco Antonio Stephano, della Facoltà di Scienze farmaceutiche dell'ateneo. La nanoparticella ha proprietà simili a quelle del muco: rimane nelle narici per 3-4 ore fino a quando non viene assorbita dal corpo per attivare la risposta immunitaria.

    Questa caratteristica impedisce all'antigene di essere espulso dal corpo con un semplice starnuto. Secondo il gruppo di lavoro i primi prototipi di questo vaccino dovrebbero essere pronti in tre mesi, quando si inizieranno i test sugli animali. Per garantire l'immunizzazione, spiegano gli studiosi, saranno necessarie 4 dosi, due in ciascuna narice, somministrate a distanza di 15 giorni

  • Ue: in autunno 55 mld ReactEu, risorse in base a calo Pil

    Le allocazioni delle risorse di React-Eu, lo strumento temporaneo da 55 miliardi incluso dalla Commissione europea nel suo 'Recovery plan' per aiutare i Paesi più colpiti dalla pandemia, saranno basate “su dati reali, non su stime”. Per questo il risultato dei calcoli non sarà reso noto prima di ottobre, quando saranno disponibili le statistiche nazionali sull'aumento della disoccupazione e il calo del Pil, i due principali criteri che influenzeranno la distribuzione delle risorse. Lo ha chiarito la commissaria Ue alla Coesione, Elisa Ferreira, in audizione in commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo. La distribuzione sarà calcolata su base nazionale, non regionale come avviene normalmente con la politica di coesione, perché i dati su base territoriale “non saranno disponibili” già in autunno, ha chiarito Ferreira. I primi 5 miliardi saranno utilizzabili già nel 2020 (previa approvazione di eurocamera e Consiglio Ue), altri 40 nel 2021 e i restanti 10 nel 2022. Secondo le bozze di regolamento, per il Pil saranno confrontati i dati dei primi semestri 2020 e 2019, mentre per la disoccupazione si guarderà alla variazione gennaio-agosto 2020. Per la tranche del 2022 sarà effettuata una revisione usando come riferimento il primo semestre 2021.

  • Il premier armeno Pashinyan è guarito

    Il premier armeno Nikol Pashinyan ha annunciato su Facebook che sia lui sia i suoi familiari sono guariti dal Covid-19. “Abbiamo appena ricevuto i risultati dei nostri secondi test. Tutti i test miei e della mia famiglia sono negativi”, ha scritto Pashinyan precisando che tornerà a lavorare.

  • Cina: aumentata produzione di biciclette in aprile

    La produzione di biciclette è aumentata significativamente in Cina nel mese di aprile per soddisfare la forte domanda sul mercato nazionale ed estero. E' quanto emerge dai dati diffusi dal ministero cinese dell'Industria e dell'Information Technology. La produzione cinese di biciclette a pedali si è attestata a 10,46 milioni di pezzi nei primi quattro mesi dell'anno, in calo del 13,6% su base annua. Nello stesso periodo la produzione di bici elettriche è scesa del 3,8% su base annua, fino a 6,45 milioni di unità. Tuttavia nel mese di aprile la produzione di biciclette a pedali è aumentata del 27,5% su base annua fino a 3,9 milioni di pezzi, mentre quella di bici elettriche è cresciuta del 40,6% su base annua fino a 2,51 milioni di esemplari.

  • Farmaco anti-cancro potrebbe aiutare casi gravi

    Nei pazienti Covid in gravi condizioni bloccare un enzima, chiamato 'tirosin chinasi Bruton' e coinvolto nella 'tempesta infiammatoria' che aggrava la sindrome, con un farmaco anticancro - acalabrutinib - può dare benefici, ridurre il deficit di ossigeno e ridurre l'iperinfiammazione deleteria che va in scena nel corpo di questi pazienti compromettendo diversi organi. È quanto emerso da un trial clinico preliminare su 19 pazienti gravi ricoverati per Covid e in carenza di ossigeno, i cui risultati sono apparsi sulla rivista Science Immunology. Condotto da esperti del Center for Cancer Research at the National Cancer Institute (NCI), in collaborazione con ricercatori del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), istituti entrambi parte dei National Institutes of Health (NIH) statunitensi, lo studio ha permesso di avviare la progettazione di un trial clinico di dimensioni maggiori per testare l'efficacia del farmaco oncologico nei pazienti Covid in gravi condizioni. Acalabrutinib è un inibitore specifico della tirosin chinasi Bruton che gioca un ruolo chiave nello stimolare delle cellule immunitarie - i macrofagi - a produrre interleuchina-6, una delle molecole principali che dà vita all'eccesso di infiammazione deleteria nei pazienti Covid. I ricercatori hanno visto che la tirosin chinasi Bruton è iperattiva nei pazienti Covid gravi e quindi hanno pensato che spegnerla potesse funzionare nel tenere sotto controllo la malattia. Usando acalabrutinib sui 19 pazienti, gli esperti hanno riscontrato già dopo 1-3 giorni di somministrazione la riduzione dell'infiammazione e delle difficoltà respiratorie, con riduzione del bisogno di ossigeno da parte dei pazienti. Ovviamente si tratta di uno studio solo preliminare che andrà confermato su un maggior numero di pazienti.

  • Cina, zero contagi interni, 4 provenienti dall’estero

    La Cina continentale ieri ha avuto zero contagi interni, ma ha registrato 4 nuovi casi confermati provenienti dall'estero, di cui tre nella provincia sud-occidentale del Sichuan e uno a Shanghai. Lo rende noto il rapporto odierno della Commissione Sanitaria Nazionale cinese. Nessun ulteriore decesso correlato al nuovo coronavirus è stato registrato.

  • Belgio, riaprono caffè e ristoranti

    Nuovi passi nella revoca delle misure di contenimento in Belgio, con la riapertura di caffè e ristoranti, ma con protocolli restrittivi, che includono, tra l'altro, il distanziamento sociale. Dopo i negozi, e le scuole, oggi a riaprire le porte al pubblico sono gli esercizi commerciali, che prevedono la somministrazione di alimenti. Lo ha deciso il Consiglio nazionale di sicurezza. Caffè e ristoranti erano chiusi dal 13 marzo e anche in Belgio il settore è tra i più flagellati dalla crisi economica. Intanto continua a scendere il numero dei decessi: 11 nelle ultime 24 ore. I nuovi contagi invece sono stati 122, in aumento rispetto a lunedì scorso, quando erano scesi sotto quota cento. In lieve crescita anche i pazienti ricoverati in ospedale, in totale sono 573, di cui 116 sottoposti a cure intensive.

  • Le app come Immuni sono efficaci anche con coperture sotto il 60%

    Non è necessario che le app di tracciamento come Immuni, quella appena lanciata in Italia, abbiano una copertura del 60% della popolazione per essere efficace, come riportato da molte autorità di salute pubblica nel mondo. A smentirlo sono gli stessi ricercatori di Oxford che avevano pubblicato lo studio da cui è stato preso il dato. Alla rivista del Mit spiegano infatti che il loro lavoro è stato «profondamente equivocato”. Il modello matematico sviluppato dai ricercatori per calcolare l'efficacia delle app, sottolineano i ricercatori alla rivista, «mostra che hanno un effetto nel rallentare la pandemia a qualsiasi livello di copertura. Ci sono stati diversi errori nel riportare l'efficacia e la copertura necessaria che hanno suggerito che le app funzionano solo se scaricate dal 60% della popolazione, ma non è così». Quello che evidenzia lo studio, spiegano, è che se l'80% degli utilizzatori di smartphone scaricassero la app, una percentuale che corrisponde appunto a circa il 60% della popolazione generale, questo strumento sarebbe sufficiente da solo a fermare l'epidemia, senza altre forme di intervento, come il contact tracing 'manuale' o il distanziamento sociale, che invece diventano necessarie per coperture più basse.

  • Libano, riaprono asili nido, palestre e centri sportivi

    In Libano oggi riaprono alcune attività da mesi chiuse a causa delle misure anti-coronavirus. Come riferiscono i media locali, si entra da oggi nella quinta tappa della fase 2 e che prevede la riapertura, tra l'altro, degli asili nido, dei centri sportivi e delle palestre a determinate condizioni igienico-sanitarie. In Libano si registrano 1.331 casi positivi ufficiali e 30 decessi attribuiti al Covid-19.

  • Francia da un eccesso all'altro: ora le mascherine sono troppe

    Dalla penuria più totale all'eccesso di produzione: questo il paradosso delle mascherine in Francia, un Paese in cui durante i due mesi di lockdown, dal 17 marzo all'11 maggio, trovare anche solo una mascherina di fortuna per il personale non sanitario o altre specifiche categorie professionali in prima linea nella lotta al coronavirus era impresa praticamente impossibile. Ora, però si è passati da un eccesso all'altro. In risposta all'urgenza sanitaria, lo Stato ha mobilitato circa 300 aziende del settore tessile per produrre mascherine lavabili e riutilizzabili. Per poterne fornire a tutti i francesi, la produzione è stata accelerata e da sei milioni di mascherine si è passati a 30 milioni di mascherine a settimana, da aprile a giugno. Solo che ora, dopo l'ingresso nella fase due, il 2 giugno scorso, le mascherine cominciano a vendersi con difficoltà e gli stock si vanno accumulando a dismisura nei magazzini. Yves Dubief, presidente dell'unione delle industrie tessili, lancia un appello allo Stato affinché faccia un mega-ordine per assorbire gli stock. «Abbiamo mostrato la nostra agilità, la nostra innovazione, ci siamo rimboccati le maniche e oggi non abbiamo commesse pubbliche di precauzione nel caso in cui ci fosse un ritorno dell'epidemia o per un'altra epidemia». Che fare di tutte queste mascherine invendute? Alla domanda cercheranno di rispondere responsabili pubblici e privati, in occasione di una riunione convocata questo pomeriggio al ministero dell'Economia di Parigi.

    (PHILIPPE LOPEZ / AFP)

  • Russia punta a riaprire i cieli il 15 luglio

    La Russia ha in programma di riprendere i viaggi aerei internazionali il 15 luglio. Lo riferisce sia RBK che l'agenzia di stampa statale TASS. L'Agenzia Federale per il Trasporto Aereo della Russia, Rosaviatsia, ha in programma infatti d'inviare una proposta di riprendere i voli internazionali all'ente per la protezione dei consumatori Rospotrebnadzor. Secondo quanto riferito, Rosaviatsia punta a far ripartire i voli da e per 15 paesi, tra cui Cina, Corea del Sud, Turchia e i paesi europei dove la crisi del coronavirus si è attenuata. Secondo una fonte della TASS, “quasi tutti i paesi” sarebbero poi disponibili per i voli d'affari. La ripresa sarebbe subordinata al fatto che i paesi di destinazione accettino i voli dalla Russia. I cieli russi sono chiusi ai collegamenti internazionali dal 27 marzo scorso.

  • O'Leary contro quarantena nel Regno Unito, idea stupida

    La quarantena di 14 giorni per chiunque arrivi o rientri nel Regno Unito dall'estero imposta da oggi dal governo di Boris Johnson con la motivazione di voler ridurre i rischi di una nuova ondata di coronavirus da fuori, è “una buffonata politica” e una misura “stupida”. Parola di Michael O'Leary, patron del colosso irlandese dei voli low cost Ryanair, che - dopo aver ventilato giorni fa azioni legali contro l'esecutivo assieme a British Airways e EasyJet, torna ad attaccare il provvedimento nel giorno dell'entrata in vigore. O'Leary bolla la quarantena come ormai inutile e di fatto anche incontrollabile, a dispetto della minaccia di multe: “Si potrà andare al supermercato, in spiaggia o al golf, al massimo arriverà una telefonata dal ministero dell'Interno, chiedono solo un numero di cellulare”, afferma. Non senza evocare effetti “devastanti” sull'industria turistica a causa di una restrizione che a suo dire scoraggia le tradizionali prenotazioni estive “delle vacanze in Spagna, Italia o Grecia dei britannici”; ma sta azzerando quelle di “milioni” di europei nel Regno.

  • Russia, quasi 9mila casi nelle ultime 24 ore

    La Russia riporta 8.985 nuovi casi di coronavirus e 112 morti nelle ultime 24 ore. In Russia si sono finora registrati 476.658 casi accertati di Covid-19 e 5.971 morti per il nuovo coronavirus: lo riporta il centro nazionale anticoronavirus, secondo cui nelle ultime 24 ore sono stati registrati 8.985 nuovi contagi e 112 decessi. I guariti, sempre stando ai dati ufficiali, sono 3.957 nel corso dell'ultima giornata e 230.688 in totale.

  • Pakistan supera 100mila casi, 2000 morti

    Il numero di casi positivi al coronavirus supera i 100mila in Pakistan, con oltre 2000 morti. Nelle ultime 24 ore infatti si registrano 4728 nuovi contagi, per un tortale di 103.671 casi dall'inizio della pandemia, fa sapere il ministero pachistano della Salute. I decessi nelle ultime 24 ore sono 65, per un totale di 2067.

  • Gran Bretagna, in vigore nuove regole quarantena

    Entrano in vigore oggi nel Regno Unito le nuove regole sulla quarantena di 14 giorni obbligatoria per chi entra nel paese. Si tratta in sostanza di un periodo di auto-isolamento: a chi arriva in aereo, nave o treno - cittadini britannici compresi - dovrà fornire un indirizzo presso il quale intende trascorrere il periodo di isolamento e le multe per le violazioni arrivano fino a mille sterline, ricorda la Bbc. La ministro britannica dell'Interno Priti Patel ha spiegato che la misura è pensata per “impedire una seconda ondata” di coronavirus. Non sono però mancate le critiche per le nuove regole, da alcuni settori industriali in particolare, ma da un certo numero di parlamentari conservatori. Il governo ha difende la sua decisione e la ministro Patel ha infatti sottolineato che si tratta di misure “proporzionate” adottate “al momento giusto”. I dati scientifici “sono chiari”, ha aggiunto, “se limitiamo il rischio di nuovi casi portati dall'estero possiamo fermare una devastante seconda ondata”.

  • Giappone: stima Pil I trimestre rivista al rialzo (-0,6%), -2,2% annuo

    Nel primo trimestre il Pil del Giappone ha registrato una contrazione dello 0,6% rispetto al trimestre precedente. Lo ha annunciato il Governo nipponico che rivisto al rialzo la stima precedente pari a -0,9 per cento. Sul base tendenziale il Pil ha registrato un calo del 2,2% dal -3,4% precedentemente stimato.

  • Germania: produzione industriale -17,9% ad aprile

    Brusco crollo della produzione industriale in Germania. Ad aprile, ha reso noto oggi l'ufficio di statistica federale, la produzione ha segnato una flessione del 17,9% su base mensile mentre, su base annua, il calo è stato del 25,3 per cento. Il crollo è ovviamente attribuibile alla chiusura degli impianti produttivi seguita al lockdown imposto dall'epidemia di Covid-19. Nel solo settore manifatturiero la flessione è stata del 22,1% su base mensile mentre il settore delle costruzioni ha segnato un calo del 4,1% congiunturale.

  • New York tenta la riapertura dopo oltre 2 mesi di lockdown

    Il paese che registra i numeri della pandemia più alti in termini assoluti nel mondo è gli Stati Uniti con quasi 2 milioni di casi e 110.503 morti, seguiti dal Brasile e dal Regno Unito. Oggi però riaprono le attività a New York, la città simbolo dell’ecatombe americana, la più colpita. Si stima che tra costruzioni, aziende manifatturiere e altri settori oggi 400mila newyorkesi tornano a lavoro. Dopo cento giorni dal primo caso confermato di coronavirus e oltre due mesi di lockdown, la città di New York torna alla normalità, almeno sulla carta. Oggi infatti inizia la prima fase della riapertura nella metropoli che con oltre 205.000 casi confermati e quasi 22.000 morti è stato a tutti gli effetti l'epicentro dell'epidemia nel Paese. Stando alle stime fornite in precedenza dal sindaco Bill de Blasio, fino a 400.000 persone potrebbero tornare a lavoro nel settore delle costruzioni, della manifattura e della vendita al dettaglio. Per riaprire, New York City ha dovuto soddisfare sette parametri imposti dal governatore, Andrew Cuomo. Sia le autorità statali e cittadine si sono dette ottimiste sul ritorno alla vita della città ma, stando al New York Times, oltre 885.000 posti di lavoro sono stati persi durante la pandemia e bisognera' aspettare il 2022 per vedere una forte ripresa. Inoltre, l'emergenza ha provocato un buco di 9 miliardi di dollari nel budget cittadino. E a rendere ancora piu' complicato il ritorno alla normalita', la citta' e' alle prese con le proteste innescate dalla morte di George Floyd.

  • La Nuova Zelanda elimina il distanziamento sociale

    La Nuova Zelanda, il paese che dopo aver dichiarato di “aver eliminato il virus”, registra ora zero contagi annuncia che eliminerà anche la misura base in tutto il mondo e simbolo della lotta alla pandemia, il distanziamento sociale. Il primo ministro Jacinda Ardern ha annunciato oggi che tutte le restrizioni ancora in vigore per le persone e le aziende cesseranno alla mezzanotte di oggi. L’unica decisiva restrizione che rimane in vigore è il controllo del frontiere perché solo così si lascia fuori dal paese il virus.

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