Era una delle posizioni più attese dallo scoppio delle rivolte per l'omicidio di George Floyd. Meghan Markle, la duchessa del Sussex, la più attivista tra i royals inglesi ha aspettato qualche giorno prima di esprimersi sugli scontri che stanno dilaniando gli Stati Uniti. E la Duchessa ha voluto dire la propria durante un graduation speech per gli studenti del suo ex liceo, l'Immaculate Heart di Los Angeles.
"Volevo dire la cosa giusta, ed ero molto preoccupata delle eventuali polemiche che avrei scatenato e ho realizzato che l'unica cosa sbagliata da fare sarebbe stata non dire niente" ha detto Meghan. "Perché la vita di George Floyd conta, quella di Breonna Taylor conta e contano quelle di chi conosciamo e di chi non conosciamo.
Meghan ha poi voluto "scusarsi" con gli studenti: "Sono così dispiaciuta che dobbiate crescere in un mondo in cui tutto questo accade ancora".
Il discorso per l'Immaculate Heart è il primo endorsement pubblico di Meghan a Black Lives Matter. Una posizione importante che arriva forse con un po' di ritardo. Un ritardo che ha lasciato il dubbio che i Sussexes vivano "lontani" tanto dalla situazione del Regno Unito (pochissime le loro uscite a sostegno della popolazione colpita dal covid-19) quanto da quella degli States. Fino ad oggi, almeno.