Migranti, in 4 giorni ricevute 9.500 domande di regolarizzazione

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È possibile presentare la richiesta fino al 15 luglio. La norma, inserita del decreto Rilancio e voluta dalla ministra Bellanova, consente agli stranieri irregolari di chiedere un permesso di soggiorno di 6 mesi e ai datori di lavoro di dichiarare un rapporto di lavoro irregolarmente instaurato con italiani o stranieri

Nei primi quattro giorni di apertura delle procedure per la regolarizzazione dei migranti irregolari presenti in Italia, sono state ricevute o sono in corso di presentazione circa 9.500 domande. Il video tutorial che spiega come compilare le richieste, pubblicato sul sito e sul canale YouTube del ministero dell’Interno, è stato visualizzato più di 60mila volte. Le domande possono essere inoltrate dal 1 giugno al 15 luglio e sono gestite dallo Sportello unico per l’immigrazione delle prefetture e dalle questure. I dati verranno comunicati dal Viminale in due momenti: il 15 giugno e il 1 luglio.

Cosa prevede la norma voluta dalla ministra Bellanova

La possibilità di mettere in regola gli irregolari presenti in Italia, nello specifico lavoratori agricoli, colf e badanti, è stata inserita dal governo nel decreto Rilancio, dietro proposta della ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova. La norma prevede due possibilità: una è rivolta agli stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre, che potranno chiedere un nuovo permesso della durata di 6 mesi; l’altra è pensata per i datori di lavoro, che possono sottoscrivere un nuovo rapporto di lavoro subordinato o dichiararne uno irregolarmente instaurato con cittadini italiani o stranieri presenti sul territorio nazionale prima dell’8 marzo. Sono esclusi dal provvedimento i datori di lavoro condannati negli ultimi 5 anni per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina o per reati legati al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento di minori, così come non sono ammessi gli stranieri nei confronti dei quali sia stato emesso un provvedimento di espulsione.

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