Putin ha fissato per l'1 luglio il voto nazionale per dare legittimità a una nuova riforma costituzionale che, cancellando di fatto per lui il limite di due mandati consecutivi, potrebbe permettergli di rimanere presidente della Russia fino al 2036.
Putin ha invece bocciato l'ipotesi di votare il 24 giugno, giorno della parata militare per i 75 anni della vittoria sovietica nella seconda Guerra Mondiale.
Il voto era prima previsto per il 22 aprile ma è stato poi rimandato a data da destinarsi a causa dell'emergenza coronavirus.
«Il 1 luglio e' una data impeccabile dal punto di vista giurdico, ma anche della situazione sanitaria, perchè con un mese intero davanti, abbiamo l'opportunità di compiere ulteriori progressi» ha dichiarato il presidente parlando in una riunione di un gruppo di lavoro sugli emendamenti alla Costituzione.
L’annuncio del presidente arriva nello stesso giorno in cui la Russia ha ufficialmente approvato l’Avifavir, primo farmaco antivirale per curare COVID-19. Il prodotto è stato inviato all'agenzia di controllo Roszdravnadzor per ottenere il nulla osta alla distribuzione negli ospedali russi, a partire dall'11 di giugno.
A renderlo noto, il Russian Direct Investment Fund (RDIF), che ha sviluppato il medicinale - derivato dal giapponese Avigan - in collaborazione con ChemRar. Secondo RDIF, Avifavir «dimezza il periodo di malattia e rende negativi i pazienti già al quinto giorno di terapia».
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