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Le sfilate della Haute Couture di Parigi si spostano sul digitale

Le sfilate virtuali, in tempi di coronavirus, non sono una novità. Ma un conto sono le fashion week di Tokyo e Shanghai, un conto la settimana dell’Haute Couture di Parigi. La Fédération de la Haute Couture e de la Mode ha annunciato ufficialmente, dopo giorni di rumors, che le sfilate di Alta Moda si terranno in nuove date rispetto a quelle previste pre pandemia – dal 6 all’8 luglio anziché dal 3 al 7 luglio – su una piattaforma online dedicata, in un formato del tutto virtuale.

L’Alta Moda, online

L’artigianalità approda sul web, per la prima volta nella sua lunga storia iniziata a Parigi nel 1850. La Paris Haute Couture Week anticiperà la settimana della moda maschile della Ville Lumiere (dal 9 al 13 luglio) e la Milano Fashion Week Uomo Digital (dal 14 al 17 luglio). I video di ciascuna casa di moda accreditata in calendario saranno ospitati sul sito, insieme a contenuti aggiuntivi ed esclusivi. E per replicare, seppur virtualmente, lo schedule, i vari fashion show verranno lanciati secondo un programma prestabilito che sarà reso noto sul sito della Federazione.

Da Chanel a Dior

In nuovo mondo dove gli stilisti fanno a gara per uscire dal cammino imposto dagli organi predispostida Gucci a Saint Laurent – viene da chiedersi chi parteciperà. Ma la domanda ha già una risposta: l’Haute Couture è una certificazione obbligatoria per le case di moda francesi, controllata dalla Chambre Syndicale de la Haute Couture, che detta le regole perché una Maison possa farne parte, in termini di ore di lavoro sulle collezioni, originalità e qualità. L’organo francese conta 16 membri a oggi legalmente autorizzati a partecipare alla settimana della moda, tra cui Chanel, Christian Dior, Jean Paul Gaultier, Maison Margiela. Gli altri brand internazionali “corrispondenti” del calendario dell’Alta Moda parigina sono Armani Privé, Azzedine Alaïa, Elie Saab, Fendi, Valentino, Versace e Viktor & Rolf. E poi i marchi Haute Couture indipendenti, da Iris van Herpen a Guo Pei, per un totale di 41 case di moda che avranno libero accesso alla Paris Haute Couture Week digitale.

Secondo la comunicazione divulgata dalla Fédération de la haute Couture et de la mode, i tre giorni dedicate alle sfilate di Alta Moda rappresenteranno una nuova opportunità per offrire al pubblico il meglio della moda francese (e non solo). “I contenuti saranno ampiamente condivisi su tutta la rete dei media internazionali” assicurano dall’alto. Ma ci si chiede come un settore che punta da sempre sull’élite, dalle linee alle location alle ispirazioni, possa adeguarsi alla veicolazione democratica del web.

Chi parteciperà?

Certo, bisognerà capire chi lo farà sul serio. Alcune linee di Alta Moda primavera estate 2021 non sono ancora state ultimate, a causa del fermo dei lavoratori per il coronavirus. Chitose Abe di Sacai, alle prese con la prima collezione per Jean Paul Gaultier, ha già annunciato che slitterà a gennaio; Balenciaga, che avrebbe dovuto debuttare con l’Alta Moda proprio quest’anno, è stato costretto a rimandare; Giorgio Armani ha annunciato che la sua collezione Armani Privé sarà presentata a gennaio 2021, a Milano, mentre Valentino ha confermato un evento speciale per luglio, ma non specificando se all’interno o meno del contenitore parigino.

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