27 maggio 2020 - 23:23

Su 7 l’economista Thomas Piketty «Mai così chiaro il nostro sistema va cambiato»

Sul magazine in edicola domani un’intervista all’autore del «Capitale del XXI secolo». Gli incontri con il designer Philippe Starck e la cantante Lous and the Yakuza

di Elena Marco

Su 7 l'economista Thomas Piketty «Mai così chiaro il nostro sistema va cambiato»
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Ci sono i visionari puri (tra tutti Ray Kurzweil) e i «visionari per caso», tra i quali l’economista francese Thomas Piketty, che a novembre del 2019 ha pubblicato in Francia Capitale e ideologia, tradotto in italiano e dato alle stampe in Italia ora da La nave di Teseo. Nulla di strano se non fosse che in questi mesi il mondo ha vissuto una pandemia senza precedenti che ha reso vecchio e superato tutto (e tutti). Il libro di Piketty, ideale sequel del Capitale del XXI secolo che lo ha reso famoso (6 milioni di copie vendute), assume invece maggiore forza proprio ora. Forse per il tema che tratta: la diseguaglianza. Di censo, di ricchezze. 7 in edicola domani con il Corriere gli dedica la copertina. Stefano Montefiori l’ha intervistato via Facetime. «La crisi del coronavirus — commenta — ha fatto emergere in modo ancora più evidente la violenza delle diseguaglianze, che esisteva anche prima, ma si è approfondita. Di fronte alla malattia, siamo ancora più diseguali, c’è un problema di accesso alle cure, di tagli al sistema sanitario». Quel sistema sanitario che Piketty cita in epoca pre-Covid e che proprio in questi mesi sarebbe stato messo a dura prova in Europa e in tutto il mondo. Piketty visionario. «La quarantena ha mostrato diseguaglianze estreme — continua lo studioso —. Siamo stati chiamati a restare tutti in casa, ma molti una casa non ce l’hanno e sono rimasti per strada come sempre, altri hanno trascorso due mesi prigionieri di appartamenti microscopici, altri ancora hanno goduto delle loro grandi case con giardino. L’epidemia ha amplificato e messo ancora più sotto gli occhi di tutti problemi che esistevano già. Il nostro sistema economico va cambiato, non è mai stato cosi chiaro come adesso». Un sistema che va cambiato e che deve riformare anche una parola e un concetto sempre più decisivi: la meritocrazia. In oltre mille pagine il ricercatore francese ha agio poi di spiegare soprattutto perché la diseguaglianza sia comparsa già nelle società antiche. Lo conferma la storica del diritto Eva Cantarella nel testo che segue l’intervista a Piketty e che illustra la parabola di Micene. Che sia stata distrutta proprio dalla disparità? La Grecia non è solo quella periclea di Atene, ce n’è un’altra, quella di Agamennone, nella quale i sovrani erano dispotici e ricchi, e il popolo povero. Correva il 1200 avanti Cristo, molto tempo fa, ma potrebbe essere ieri...

La cantante e il designer

Ce lo ricorda la cantante nera Lous And The Yakuza, 24 anni, belga nata in Congo. E per altre tangenze Philippe Starck, il designer francese intervistato da Silvia Nani, sempre nel numero di 7 in edicola domani. Lui che di case ne ha 18, sparse in tutto il mondo, è certo che proprio la casa sarà la zattera che ci salverà. Perché non cambierà, mentre tutto intorno sarà diverso. Un disastro? No, in fondo al tunnel il designer francese — che ha avuto 3 mogli e ha 5 figli — intravede una generazione onesta ed ecologica. Non male. E c’è da credergli visto che la sua ultima figlia l’ha chiamata Justice

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