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Macao, morto il re del gioco d’azzardo Stanley Ho: 98 anni e 17 figli

di Isidoro Trovato

Macao, morto il re del gioco d'azzardo Stanley Ho: 98 anni e 17 figli

È morto , all’età di 98 anni, Stanley Ho, il re del gioco d’azzardo di Macao. Si conclude alla soglia dei cento anni la vita quasi leggendaria di questo commerciante di cherosene capace di costruire - da zero - un impero di casinò nella ex colonia portoghese di Macao, trasformando l’isola in una Las Vegas d’Asia: Macao è diventata il più grande centro di gioco d’azzardo del mondo nell’arco di qualche decennio, da quando Stanley Ho, nel 1961, ottenne la sua prima licenza.

La holding e la famiglia

Ha sempre mato l’azzando Staley Ho, anche nella vita privata: ha avuto 17 figli (il calcolo si ferma ai figli riconosciuti) con quattro mogli. Ho Hung-sun, il suo nome in cinese, è stato per decenni uno degli uomini più ricchi d’Asia, fino al suo ritiro nel 2008 dal vertice del gruppo Sjm Holdings - la holding di famiglia che gestisce la miriade di società che facevano capo al tycoon cinese - con un patrimonio personale stimato di 6,4 miliardi di dollari. Al momento del suo ritiro, nel 2018, ha passato alcuni dei ruoli principali in Sjm ai suoi eredi. Daisy Ho, sua figlia, ha assunto il ruolo di presidente e direttore esecutivo. Angela Leong, il secondo maggiore azionista di Sjm, e quarta moglie di Ho, è diventato copresidente. Le azioni delle società che gestisce l’impero familiare sono aumentate dopo la notizia: le azioni Sjm sono cresciute dell’8,5 percento, la società di trasporto passeggeri Shun Tak Holdings Ltd ha fatto un balzo del 17,6 percento e l’operatore del casinò Melco (gestita dal figlio Lawrence ) è salito del 4,9 percento.

La lotta per la successione

E naturalmente la successione ha riaperto rivalità di famiglia tra i molteplici eredi, ma la grandezza di Ho è stata quella di aver ristrutturato i suoi affari a tempo debito: dopo una battaglia legale scoppiata in famiglia nel 2012 attorno alla sua fortuna, il miliardario ha rimesso ordine ai suoi possedimenti e pacchetti azionari. Ciò nonostante, nel gennaio 2019, Pansy, la figlia maggiore, ha unito le forze con alcuni fratelli in un’alleanza che le ha fatto prendere il sopravvento sul fratello Leong nella lotta per il controllo del gruppo dell’azzardo. Pansy è oggi una delle persone più ricche di Hong Kong ed è anche copresidente dell’unità di Macao della MGM Resorts e presidente esecutivo di Shun Tak Holdings, che gestisce la maggior parte dei traghetti tra Hong Kong e Macao. Gli addetti ai lavori non si attendono che la morte del capostipite abbia un grande impatto sulla struttura attuale del gruppo. La società privata di Ho, Sociedade de Turismo e Diversões de Macau, o Stdm, ha interessi in tutto il mondo del business dell’isola, dagli hotel di lusso agli elicotteri e alle corse dei cavalli.

L’epopea di Ho

Ho ha fatto fortuna con le licenze del gioco e con un particolare sistema di finanziamento dei giocatori, che è noto a Macao come il sistema «Vip Junket», in base al quale gli intermediari agiscono per conto dei casinò estendendo il credito ai giocatori d’azzardo e assumendosi la responsabilità della riscossione dei debiti. Ma tutto l’impero nasce dalla mirabolante vita di Ho, nato nel 1921 in una ricca famiglia per metà cinese e metà europea di Hong Kong. All’età di 21 anni, è fuggito nella neutrale Macao dopo l’invasione giapponese della colonia britannica, durante la Seconda guerra mondiale. E a Macao ha iniziato a commerciare di tutto, dal cherosene agli aeroplani. All’epoca, l’isola era nota solo per la pesca e la produzione di fuochi d’artificio e incenso. Ho era un appassionato ballerino e un ex campione di tennis di Hong Kong. e, nel 2008, ha anche portato la torcia olimpica per le Olimpiadi di Pechino.

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