Mentana-Ricciardi (M5S), guerra e pace tra social e tg

Prima lo scontro su Fb e Twitter poi il chiarimento in tv tra il giornalista e il deputato pentastellato che ieri alla Camera aveva attaccato la sanità lombarda

La pace fatta sui social fra Riccardo Ricciardi e Enrico Mentana

La pace fatta sui social fra Riccardo Ricciardi e Enrico Mentana

Ieri alla Camera, tra i banchi dell’opposizione, l’attacco del pentastellato Riccardo Ricciardi alla sanità lombarda per la gestione della pandemia aveva suscitato rabbia e pugni sugli scanni oltre agli interventi infuriati del Carroccio e dell’intero centrodestra. Sui social anche il direttore del TgLa7, Enrico Mentana ha duramente criticato Ricciardi: "A nome di tanti che non voterebbero mai Lega, né hanno mai votato per Berlusconi o Formigoni, vorrei dire all'onorevole Ricciardi che mai avevo ascoltato in un'aula parlamentare un intervento così squallido e vergognoso, che per colpire i suoi avversari identifica una regione martire con chi la amministra e bolla entrambi, arbitrariamente e con aperta soddisfazione, per il numero di morti. Se non fosse un eletto le direi che è un coglione, ma temo di essere querelato, dagli incolpevoli testicoli". E’ l’inizio di una disputa telematica tra post, correzioni di rotta e commenti pro e contro che in serata è culminata a sorpresa con la partecipazione del deputato M5S al telegiornale della 7 per chiarire che “elencare cosa non ha funzionato in Lombardia non significare fare un attacco strumentale”.

Dopo l'attacco social di Mentana arriva la pace in diretta con Ricciardi

L’affondo grillino contro il modello Lombardia in sanità è diventato, quindi, un caso prima in Parlamento poi sui social. Bagarre nell'aula di Montecitorio (con una rissa sfiorata) tra deputati della Lega e Movimento Cinque Stelle, e qualche ora dopo, tensione anche a palazzo Madama tra senatori leghisti ed esponenti della maggioranza. A far insorgere il partito di Matteo Salvini e poi a seguire tutto il centrodestra sono state proprio le parole di Ricciardi. Il deputato, che è intervenuto dopo l'intervento del premier Giuseppe Conte sulle misure di contrasto al Coronavirus, ha attaccato a testa bassa i vertici del Pirellone: "Il modello è stato fallimentare, in questi anni sono stati tagliati 25mila posti letto negli ospedali pubblici regalando soldi alle cliniche private. Non accettiamo lezioni". Un J’accuse che ha scatenato caos e proteste dai soprattutto dai banchi della Lega al grido di "buffone, buffone" tanto che il presidente della Camera Roberto Fico ha dovuto sospendere per qualche minuto la seduta.

Coronavirus, rissa sfiorata in Aula tra deputati Lega e M5s dopo l'attacco di Riccardi alla sanità lombarda

A riportare la calma non è riuscito nemmeno il presidente del Consiglio che ha sgombrato il campo dalle accuse di una possibile "regia" dietro le critiche  di Ricciardi. Lo scontro si è poi trasferito sui social e ha visto protagonista il direttore del telegiornale della 7 al cui durissimo post il deputato pentastellato ha risposto dopo una sequela di commenti a favore e contrari di decine di utenti: “La mia stima per Enrico Mentana è grandissima. Non lo querelerei neppure se mi dicesse che sono un coglione senza artifici retorici. Sarei molto onorato quindi di poter rispondere non a colpi di post”. E poco dopo aggiunge la fumata bianca dell’avvenuta riappacificazione: “Questa sera sarò ospite a tg di Enrico Mentana. Sintonizzatevi”, con una foto in strada di lui in mascherina e del giornalista sorridente al suo fianco. E su Facebook Mentana scrive: “Sono andato a parlare direttamente con l'onorevole Ricciardi, e a spiegargli più puntualmente i motivi del mio giudizio così gravemente critico”. E, in seguito annuncia: “Un ospite ‘caldo’ nel tg di stasera”. Al telegiornale il chiarimento in diretta con Mentana che ha difeso la scelta di allestire nella fiera di Milano l’ospedale anti-Covid e Ricciardi che ha confermato il proprio dissenso per l’impostazione (a suo avviso troppo sbilanciata sulle strutture private) del sistema sanitario lombardo.

Bagarre in aula durante l'informativa di Conte su Fase 2, deputati iniziano a lasciare i banchi alcuni senza mascherina

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