Brasile, dal "barbecue della morte" alla gita in moto d'acqua. Bolsonaro: "Covid-19 è una nevrosi"
Nuove critiche per le affermazioni del presidente del Brasile mentre nel Paese aumentano i contagi e il numero dei decessi supera gli undicimila morti
Continua a far discutere la gestione dell'epidemia di Covid-19 da parte del presidente del Brasile Jair Bolsonaro. In un video diffuso sui social e ripreso da molti giornali locali, lo si vede in sella a una moto d'acqua mentre raggiunge una barca sul lago Paranoa. Rivolto alle persone a bordo che stanno facendo un barbecue, minimizza ancora una volta la pandemia da coronavirus: "È una nevrosi. Il 70% della popolazione prenderà il virus.Non c'è niente che io possa fare. È pazzesco", afferma il presidente. Le sue parole hanno scatenato una nuova ondata di critiche tra cui quella rivoltagli dal capogruppo al Senato del Partito dei lavoratori, Humberto Costa, secondo cui Bolsonaro "è un essere disgustoso" che "il Brasile non meritava".
Não teve o churrasco pra comemorar a morte de 10 mil brasileiros. Mas teve um rolezinho de jet ski no lago Paranoá com direito a deboche e muita piada. @JairBolsonaro é um ser repugnante. O Brasil não merecia isso. pic.twitter.com/MH5kIVgCsL
— Humberto Costa (@senadorhumberto) May 9, 2020
L'ultimo bilancio della pandemia in Brasile conta 496 decessi per Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, per un totale di 11.123 morti. I nuovi contagi sono 6.760, per un totale di 162.699.
Il 'churrasquinho' cancellato
Le critiche mosse dai cittadini nell'ultimo periodo sembravano aver portato i frutti sperati: sabato Bolsonaro aveva cancellato un barbecue con tanti invitati - esteso poi a tutti i suoi sostenitori - che stava organizzando al palazzo presidenziale, in violazione aperta dei provvedimenti sanitari vigenti per arginare i contagi. I suoi detrattori lo avevano già soprannominato il "barbecue della morte", denunciando il fatto che dall'inizio della crisi il presidente non si sia mai recato in un ospedale, non abbia mai incontrato medici ed infermieri in prima linea né visitato i familiari delle centinaia di vittime. Ma appena 24 ore dopo Bolsonaro ha partecipato alla gita sul lago Paranoa, a Brasilia, ritrovando il suo consueto registro provocatorio.
La frase nazista nello spot del governo
Intanto l'Istituto Brasile-Israele ha criticato il governo del presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, per aver usato una frase nazista in una sua campagna istituzionale riguardante la pandemia da coronavirus. La frase incriminata è "il lavoro rende liberi", che era impressa anche sulle porte dei campi di concentramento, come Auschwitz.
Fabio Wajngarten, titolare della Segreteria di comunicazioni del governo (Secom), ha rigettato le accuse ricordando di essere ebreo. "È impressionante, tutte le misure del governo sono deformate per associare il governo al nazismo, nonostante io, che guido il Secom, sia ebreo", ha detto Wajngarten. Una settimana fa era scoppiata un'altra polemica per la presenza di bandiere israeliane in una manifestazione a Brasilia di sostenitori di Bolsonaro, alcuni dei quali invocavano il regime militare.
I contagi raggiungono le zone rurali e l'Amazzonia
Uno studio del Comitato scientifico per la lotta al coronavirus del Nordest ha evidenziato che i contagi in Brasile si stanno spostando dalle grandi città ai piccoli comuni rurali, le cui strutture sanitarie sono particolarmente fragili. Il rapporto, che ha incrociato i dati degli operatori di telefonia cellulare con i casi di Covid-19, sostiene che il virus si starebbe diffondendo sulle strade principali, trasportato da persone che continuano a circolare tra le capitali e l'entroterra. E' il caso per esempio di Coreaù, una cittadina di 26 mila abitanti situata nel nord dello Stato di Cearà. Il paesino fino a 40 giorni fa non era stato nemmeno scalfito dal coronavirus, ma la scorsa settimana si sono registrati già 77 casi, 19 dei quali nella stessa strada.
Il virus si sta inoltre diffondendo su larga scala nelle città dell'Amazzonia brasiliana. Amazonas e Amapù, Stati con temperature particolarmente elevate, sono in testa alle statistiche di decessi e casi di contagio in Brasile, secondo i dati del ministero della Sanità. Con circa 300 mila abitanti, l'area di Rio Negro e Solimoes, in Amazonas, è quella che presenta il più alto tasso di mortalità nel Paese, con un indice di 251,7 per un milione di abitanti, secondo uno studio condotto dal portale Uol. Secondo Felipe Naveca, ricercatore della Fondazione Oswaldo Cruz, il caldo può anche contribuire a ridurre i casi, ma da solo "non è sufficiente a fermare una pandemia come questa".