Lettera degli agenti di viaggio sardi: «siamo come i dipendenti, aiutateci»
Richieste al governo di sostegni finanziari, dai bonus alla sospensione dei mutui per sostenere l’occupazione
di Davide Madeddu
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Subito interventi per garantire il reddito, «equiparando quello dei datori di lavoro ai dipendenti» e poi una serie di misure per evitare successivamente il tracollo. È quanto chiedono circa 200 agenti di viaggio della Sardegna con una lettera aperta inviata al presidente del Consiglio, al governatore e ai parlamentari sardi.
«La situazione è veramente drammatica - dice Francesca Cocco, portavoce del comitato e impegnata nel settore da trent’anni - per questo motivo è necessario che ci siano misure concrete e rapide per sostenere un settore che contribuisce a creare il 13% del Pil, contribuendo a far girare l’economia».
Punto di partenza i 600 euro. «Un contributo a dir poco insufficiente, se si considera che un’agenzia di viaggio con un solo dipendente ha come minimo costi fissi mensili 10 volte superiori a questa somma - argomenta-. Si tratta dello stesso contributo che avete destinato a qualcuno per le babysitter, meno di quanto molti percepiscono con il reddito di cittadinanza e sicuramente meno di quanto percepiranno i nostri dipendenti per la cassa integrazione». Da qui le due richieste. Per l’immediato, con l’equiparazione degli «interventi dei datori di lavoro a quelli adottati in favore dei dipendenti: la maggior parte di noi non gode di alcun tipo di ammortizzatore sociale e deve sostenere ogni mese dei costi fissi».
E per la prospettiva. Con una serie di misure che possano contribuire a superare le criticità che vanno dal «mancato guadagno per almeno un anno, il tempo necessario e e minimo perché il comparto possa rientrare a regime», con le «difficoltà a mantenere gli attuali livelli occupazionali». Poi c’è l’aspetto legato alla «perdita di denaro - oltre che la liquidità, voucher e cause». Quindi un elenco di contromisure che gli agenti di viaggio chiedono siano considerate «nella stesura del prossimo Decreto Urgente e Provvedimento Legislativo Regionale».
Per gli agenti di viaggio è necessario adottare soluzioni che possano favorire «prestiti a tasso zero garantiti della Regione o dallo Stato, da restituire fino a 24 mesi, con data di pagamento della prima rata dopo 3 mesi dalla erogazione, sospensione di mutui, prestiti e leasing alle agenzie di viaggio per una 12 mesi «sia relativamente alla quota capitale che a quella interessi», ammortizzatori sociali per lavoratori dipendenti, «un contributo per i titolari di agenzia viaggio di mille euro al mese per almeno sei mesi. E poi esonero pagamento contributi Inps, proroga delle scadenze fiscali, sospensione e successiva rateizzazione in 36 mesi di tutti i pagamenti fiscali per 12 mesi, credito d’imposta sia per le perdite sia per chi investe nel turismo dopo la crisi e sgravi fiscali per i clienti viaggiatori».