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Bonus 600 euro, Inps chiude il sito poi riapre ma accesso difficile. Le proteste di professionisti e autonomi

Migliaia di segnalazioni già inviate alla casella e-mail: sito@ilsole24ore.com. Saranno tutte lette ed esaminate. Alle 13.30 Inps ha chiuso il sito per cercare di risolvere il tilt. Riaperto , ma con problemi poco prima delle 18

di Francesca Barbieri

Gnecchi (Inps): ipotesi accessi scaglionati a sito per bonus 600 euro

6' di lettura

Portale bloccato per boom di accessi, migliaia di segnalazioni per disservizi, presunti attacchi hacker. Il sito dell’Inps è stato chiuso alle 13,30 e poi riaperto poco prima dell 18 ma l’accesso degli utenti è rimasto comunque molto difficile. In particolare si segnalano rallentamenti per accedere ai servizi delle prestazioni per coronavirus che da molte postazioni risultano ancora bloccati. Sul caso è intervenuto anche il Garante della privacy: «Questo data breach è un fatto gravissimo, siamo molto preoccupati».

«Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker» ha detto il presidente dell'Inps Pasquale Tridico spiegando le difficoltà incontrate oggi dal sito dell’Istituto. «Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito».

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Il portale web dell'Inps, dopo gli attacchi hacker, “sarà riaperto con orari diversi per chiedere le prestazioni per patronati e consulenti e per i cittadini» ha spiegato poi Tridico al Tg1 di metà giornata. «Lo riapriremo - ha detto - dalle 8.00 alle 16 per patronati e consulenti e dalle 16 per i cittadini». Nel pomeriggio intervistato da Rainews24 il presidente Inps ha invece ribadito che non c'è un ordine cronologico per il pagamento della prestazione di 600 euro e che i pagamenti cominceranno il 15 aprile e proseguiranno per tutto il mese». L’istituto ha ricevuto in poche ore 339mila domande per l'indennità coronavirus dei lavoratori autonomi.

Per capire l’eccezionalità della giornata, basti dire che Tridico è stato anche ospite, nel tardo pomeriggio, della puntata di “Porta a Porta (Rai 1)., dove ha spiegato che i perduranti rallentamenti nell’accesso al portale Inps sono dovuti al fatto che alcune alcune risorse dell’istituto di previdenza sono «utilizzate per difendere il sito dagli attacchi». Nonostante le difficoltà di accesso e gli attacchi di «sciacalli, di hacker» la mole di domande che continua ad essere presentata on line è ancora molto alta.

Intermediari abilitati in campo
Per correre ai ripari, e risolvere almeno in parte il boom di accessi che ha travolto il sistema informatico dell’Istituto l’Inps ha scelto ci cercare l’aiuto dei professionisti, riservando l’accesso al proprio sito a patronati, dottori commercialisti e consulenti del lavoro tra le 8.00 e le 16.00 per la presentazione delle domande per il bonus da 600 euro. La decisione è stata accolta con soddisfazione dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, che parla di »provvedimenti apprezzabili che mirano ad attenuare i disservizi degli ultimi giorni».
«Purtroppo questa ragionevole decisione arriva solo dopo una giornata molto difficile per gli utenti del sito Inps. Ci auguriamo che da domani le cose possano andare meglio, anche se restiamo convinti che l'invio massivo delle richieste, al momento non previsto, agevolerebbe significativamente la procedura, riducendo di molto il numero di accessi al sito», sottolinea invece Roberto Cunsolo, delegato all'area fiscalità del lavoro del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti.

In tilt il sito dell’Inps: ecco cosa vedono gli utenti

Le proteste dei lettori
«Per utilizzare questo servizio è necessario inserire il Pin completo». «Il servizio sarà disponibile a breve». «Impossibile raggiungere il sito». Sono solo alcuni dei messaggi che si sono visti recapitare molti italiani impegnati nella richiesta del bonus da 600 euro, diretto a sostenere il reddito di oltre 5 milioni di lavoratori (3,6 milioni di artigiani e commercianti, 340mila partite Iva e co.co.co, 500milaprofessionisti senza cassa, 660mila lavoratori agricoli, 170mila stagionali del turismo e 80mila lavoratori dello spettacolo).

I più frequenti - tra i numerosissimi arrivati al Sole 24 Ore e di cui riusciamo a pubblicare solo una selezione - quelli di chi ha provato già nelle primissime ore di oggi 1° aprile a inserire la domanda è ha ricevuto il messaggio che il servizio sarà disponibile a breve. «Ho provato alle 7,15 e alle 8,27 - scrive Giuseppe P. - ma non ho inoltrare fare la domanda ». E alle 13 la situazione non era cambiata. «Resa definitiva e bandiera bianca alzata dai server dell'Inps » scrive Salvatore M. alle 12.50.

Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha sottolineato ieri 31 marzo che non si tratta di un click day.«Non ci sarà alcun ordine cronologico e le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al primo aprile - ha detto - collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato».

Eppure «Dall'una di notte alle 8.30 circa, abbiamo ricevuto 300mila domande regolari. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell'Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri» ha detto Tridico.

I lettori segnalano che il sito Inps si carica molto lentamente e ci sono malfunzionamenti, con il sito web dell’Istituto che va spesso in tilt. Per molti poi non è possibile accedere alla procedura semplificata.

Scrive Francesco V: «Come molti altri sto cercando di autenticarmi sul sito INPS tramite SPID. L'unica volta che ci sono riuscito sono entrato nell'area personale DI UN'ALTRA PERSONA A ME SCONOSCIUTA!!! Ho provveduto ad effettuare subito il log off, ma ho conservato sia la schermata INPS che la mail Poste IT con la conferma dell'avvenuto accesso. Conclusione: SPID à bacato!».
Scrive Giorgio G. «Vorrei segnalare che già da ieri 31 marzo alle ore 18:00 circa, successivamente all'accesso su myinps con Pin non dispositivo, venivano visualizzati profili di utenti diversi ad ogni click di selezione.
Intorno alle ore 20 sembrava che il problema fosse rientrato».

Un lettore, Roberto P, segnala che « anche il numero verde risultava impallato, sin dalle ore 8 e, sin da subito, non è stato possibile parlare con nessuno».

Si aprono pagine di altri contribuenti Inps
Un altro lettore ancora segnala che «procedendo a cliccare su “myinps” la pagina si aggiorna in chiaro su dati sensibili di altri utenti (indirizzi numeri di cellulare ed altro) e spostandosi su altre pagine da tendina a sinistra, compaiono dati di altri utenti ancora».

Stessa segnalazione da un’altra lettrice: «vi segnalo che stamattina cerco di entrare nella mia pagina inps personale ma mi compaiono le pagine inps di altri contribuenti, con tanto di dati anagrafici».

Scrive Antonio S.: «Come molti da diverse ore sto provando ad accedere al sito dell'INPS per la richiesta del bonus da 600 euro come indennità per le partite IVA danneggiate dall'emergenza COVID-19.

Dopo diverse centinaia di tentativi di ricaricare la pagina riesco finalmente ad entrare e una volta che provo ad identificarmi con le mie credenziali succede l'assurdo. Provo una prima volta e mi ritrovo nell'area personale di un'altra persona, allora provo ad uscire e mi ritrovo sull'area personale di una seconda persona, provo ancora ad uscire e mi ritrovo nell'area personale di una terza persona. La situazione è al limite del grottesco, non solo risulta impossibile fare alcun tipo di richiesta ma per tutta risposta mi è stata data facoltà di visualizzare informazioni private di ben tre diversi soggetti. Chissà, a questo punto. se da qualche parte c'è qualcuno che è riuscito ad entrare sul sito con le mie credenziali».
E ancora Benedetta G.: «Vorrei segnalare che, oltre a non funzionare il sito da stamattina alle 9 e ad essere quindi impossibile fare la pratica, per una buona ora accedendo a my inps io potevo vedere i dati sensibili completi di altre persone».
«Che si vedano dati di altri non è accettabile. A quanto mi risulta il disguido è avvenuto solo per 5 minuti. È comunque un fatto gravissimo e stiamo verificando».Così ha risposto alle proteste Maria Luisa Gnecchi, vice presidente dell'Inps, durante il videoforum del Sole 24 Ore del 1° aprile.

Anche i consulenti del lavoro già dai giorni scorsi avevano segnalato una serie di problemi per le richieste della cassa integrazione d'emergenza:  «Sito Inps bloccato e tanti documenti da presentare» fanno sapere dalla Fondazione studi.


Difficoltà di accesso ai siti delle Casse
Alcuni lettori segnalano anche difficoltà nell’accedere ai siti delle casse professionali. Scrive Matteo D.S.: «Anche il sito della Cassa Nazionale Forense, Ente nazionale di Previdenza per gli Avvocati, sta dando pessima prova di sé. Il sito si carica in modo lentissimo e non si riesce ad accedere alla propria pagina personale: compare la schermata che reca la dicitura “Impossibile raggiungere il sito” ». un altro lettore segnala il tilt dei siti di Inarcassa, Enpam e Enpap (oltre a quello di Cassa forense).

Potete inserire le vostre segnalazioni nello spazio commenti qui sotto oppure se avete anche immagini della risposta del sito Inps inviatele alla casella e-mail: sito@ilsole24ore.com.

Tutte le segnalazioni saranno esaminate e saranno lo spunto per approfondimenti e altri articoli. Ringraziamo tutti da subito per il contributo

Per approfondire
Bonus 600 euro, il sito dell'Inps va in tilt. Tridico: «100 domande al secondo». Attese 5 milioni di richieste. «Ma non c'è urgenza»

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