30 marzo 2020 - 10:32

M5S, il ritorno di Beppe Grillo: «Ora un reddito di base universale per tutti»

Il fondatore del Movimento torna dopo mesi di silenzio: garantire a tutti i cittadini lo stesso livello di partenza: un reddito destinato a tutti, dai più poveri ai più ricchi

di Claudio Bozza

M5S, il ritorno di Beppe Grillo: «Ora un reddito di base universale per tutti»
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La sua ultima apparizione pubblica con il M5S risale allo scorso ottobre, per la kermesse «Italia Cinque stelle», quando dal palco incoraggiò tutti i suoi sostenitori ad appoggiare la linea per formare il governo con il Pd. Oggi, con l’Italia vicina al picco di contagi e morti per la pandemia Covid-19 (qui l’ultimo bollettino del 29 marzo con gli aggiornamenti sulla pandemia: 10.779 morti), Beppe Grillo è riapparso con un messaggio pubblico in cui chiede l’istituzione di un «reddito universale di base».

«La via d’uscita da questa crisi non può essere come quella del 2008, quando si è preferito salvare le banche a discapito del popolo — scrive sul suo blog il fondatore del Movimento —. È arrivato il momento di mettere l’uomo al centro e non più il mercato del lavoro. Per fare ciò si deve garantire a tutti i cittadini lo stesso livello di partenza: un reddito di base universale, per diritto di nascita, destinato a tutti, dai più poveri ai più ricchi».

Il padre dei Cinque stelle, dopo il crollo elettorale alle elezioni europee e dopo l’addio forzato dell’ex capo politico Luigi Di Maio, illustra poi gli esempi da seguire: «C’è già chi nel mondo si sta attivando, dagli Stati Uniti, con la paladina del Green New Deal Alexandria Ocasio-Cortez che chiede esplicitamente al governo Usa un Universal Basic Income; al Regno Unito, dove viene rilanciata la proposta del reddito di base, così come altri stati annunciano misure di soccorso (India, Nuova Zelanda, Hong Kong, Sud Corea?)», spiega Grillo. Le fonti principali di finanziamento potrebbero essere varie: «Si può andare dalla tassazione delle grandi fortune, dei grandi colossi digitali e tecnologici (Mark Zuckerberg, Bill Gates e Elon Musk sono sempre stati a favore del reddito universale), magari quelle a più alto tasso di automazione; o rivedere le imposte sui redditi da capitale e sulla proprietà intellettuale. Oppure le cosiddette «ecotasse», come il Climate Incame, Reddito dal Clima, con una tassa sui combustibili fossili come carbone, petrolio e gas; o come avviene in Alaska dal 1982».

Infine, conclude Grillo dal suo blog: «Come ripeto ormai da anni le soluzioni ci sono, sta a noi la scelta di sederci intorno ad un tavolo per riconvertire la qualità della nostra vita e creare un sistema che formi persone, non lavoratori. La Prima guerra mondiale portò milioni di donne nelle fabbriche e diede il via all’emancipazione delle donne, il Piano Marshall rilanciò l’economia e il benessere del dopo guerra. L’emergenza che stiamo vivendo potrebbe favorire una svolta epocale, rivoluzionaria, che da molti superficialmente è stata sempre considerata folle, e che potrebbe cambiare in meglio il nostro futuro».

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