Economia

Mediaset, il tribunale di Amsterdam dà ragione ai Berlusconi: via libera alla holding olandese Mfe

(reuters)
Il giudice olandese respinge il ricorso d'urgenza presentato dalla francese Vivendi, che è il secondo azionsita del gruppo televisivo tricolore e chiedeva di fermare la nascita della holding olandese. Deve ancora arrivare il pronunciamento della Commissione Ue
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MILANO - Il tribunale di Amsterdam rigetta il ricorso di Vivendi, e consente a Mediaset di andare avanti con la trafila per dare vita a Media For Europe (Mfe), senza aspettare che si pronunci la Corte europea. La sentenza gioca a favore del gruppo delle tv guidato da Pier Silvio Berlusconi, che in attesa del giudizio di merito da parte del tribunale di Madrid, ora può riavviare la pratica burocratica per fondere Mediaset e Mediaset Espana sotto un veicolo europeo con sede legale in Olanda, ovvero Mfe.

Tra stop and go il progetto annunciato lo scorso giugno, e approvato dall'assemblea lo scorso 4 settembre, può ripartire. Vivendi, che di Mediaset ha direttamente e indirettamente il 28,8% del capitale, aveva fatto ricorso d’urgenza e nel merito in tutte le sedi possibili, quindi, Milano per il gruppo delle tv di Cologno, Madrid per quello di Telecinco e Amsterdam per Mfe.

Mediaset aveva tenuto due nuove assemblee - una a Milano (il 10 gennaio) e una Madrid (il 5 febbraio) - per recepire alcuni rilievi di Vivendi e modificare lo statuto di Mfe, in chiave più conciliante nei confronti delle minoranze. Così facendo ha incassato alcune vittorie ai tribunali. Quello di Milano ha già respinto nel merito il ricorso di Vivendi, mentre quello di Madrid ha accolto il ricorso d’urgenza ma non si è ancora pronunciato nel merito in seguito alla modifica dallo statuto.

Tuttavia, adesso che c’è stato il via libera di Amsterdam ad andare avanti senza aspettare il ricorso che Vivendi ha fatto di fronte alla Corte Europea, difficilmente Madrid bloccherà la nascita della nuova holding delle tv commerciali europea controllata dalla famiglia Berlusconi.