Coronavirus: dove possiamo e non possiamo viaggiare

Si allarga la mappa dei Paesi che prevedono controlli severi, o impediscono l'ingresso, per i passeggeri italiani. Intanto aumentano i governi che sconsigliano viaggi da noi. Cosa sta cambiando
Coronavirus dove possiamo e non possiamo viaggiare

Con lo scoppio del Coronavirus l'Italia ha imposto il blocco dei voli provenienti dalla Cina ma oggi sono i viaggiatori italiani ad essere considerati un rischio per gli altri. Il Covid 19 è riuscito a ridisegnare le frontiere, e sono sempre di più le nazioni che impongono blocchi o quarantene per chi arriva dall'Italia e in particolare da Lombardia Veneto, le regioni più colpite, e sempre più voli sono stati cancellati. Prima di partire è quindi bene informarsi prima di trovare sgradite sorprese alla frontiera o in fase di prenotazione.

Da sabato 29 febbraio la Turchia ha sospeso a tempo indeterminato, tutti i collegamenti aerei con Italia, Corea del Sud e Iraq.

Possiamo continuare a viaggiare negli Stati Uniti, che da sabato 29 febbraio hanno sconsigliato i viaggi in Italia, specialmente nelle zone più colpite. Americans Airlines ha sospeso tutti i voli fino al 24 aprile, Delta fino al 2 maggio.

Ai cittadini italiani è impedito l'ingresso in Arabia Saudita, Israele, Capo Verde, Giamaica, Giordania, Bahrein, El Salvador, Figi, Iraq, Kenia, Kuwait, Libano, Madagascar, Mauritius (solo dalle zone più colpite), Seychelles e Turkmenistan, Tuvalu, Isole Cook.

In India dal 28 febbraio, il Ministero degli Esteri ha sospeso il rilascio del visto elettronico (e-Visa) per i cittadini italiani. Mentre i cittadini italiani potrebbero essere sottoposti a quarantena di 14 giorni al loro arrivo in India

La quarantena obbligatoria per i cittadini italiani è prevista da India, Cina, Taiwan, Ciad, Eritrea, Territori Palestinesi, Grenada, Tagikistan, Kazakhistan, Kirghizistan, Vietnam e Santa Lucia pongono in quarantena precauzionale di 14 giorni i viaggiatori provenienti dall'Italia.

La Romania impone la quarantena obbligatoria solo ai passeggeri provenienti dalle regioni più colpite dal coronavirus del nostro Paese. Ugualmente succede a Hong Kong che impone la quarante a chi nei 14 giorni precedenti l'arrivo abbia visitato Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna (mentre invece il transito è consentito).

In Francia e in Germania si invitano coloro che arrivano da Lombardia e Veneto all'isolamento volontario per 14 giorni controllando la temperatura almeno due volte al giorno.

Il Principato di Monaco chiede ai bambini che hanno visitato le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) la quarantena dalla scuola.

Anche la Gran Gran Bretagna ha imposto l'auto-isolamento per 14 giorni a chi arriva da un Paese dal Nord Italia (a nord di Pisa, Firenze e Rimini) e presenti sintomi «anche leggeri» di un potenziale contagio. La quarantena è invece obbligata, per lo stesso periodo di tempo, per quelli che arrivano dai comuni della Lombardia e del Veneto dove ci sono i focolai, anche se non hanno sintomi.

L'Irlanda chiede a chi provenga da Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte cautela se non si è in presenza di sintoni e autoisolamento se invece si hanno sintomi possibilmente riconducibili al coronavirus.

La Croazia, Grecia, Algeria, Marocco prevedono che tutti i passeggeri provenienti da zone più esposte, compreso il Nord Italia, siano sottoposti a controlli sanitari specifici in porti e aeroporti, ed previsto l'isolamento in ospedale per chi ha sintomi influenzali e verifiche obbligatorie per i 14 giorni successivi all'ingresso nel Paese per chi non ha sintomi.

Sulla stessa linea la Serbia, dove il governo non esclude la chiusura delle frontiere e intanto il Ministero della Sanità ha già annunciato controlli stringenti per chi arriva nel Paese, fermato i viaggi di istruzione e consigliato ai cittadini di non fare viaggi nelle zone del focolaio del virus in Italia.

Nessuna prescrizione particolare, o imposizione di isolamento, invece, in altri Paesi, tra i quali Spagna, Portogallo, Austria, Svizzera, Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Belgio, Paesi Bassi, Canada.

A Samoa i passeggeri provenienti o in transito dall'Italia saranno ammessi nel Paese solo se hanno trascorso 14 giorni di quarantena in un Paese in cui non ci siano stati casi di coronavirus e sono in possesso di certificazione medica non più vecchia di tre giorni in cui sia scritto che non si è stati contagiati.

Tutte le informazioni in aggiornamento su www.viaggiaresicuri.it

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