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SALUTE

I casi confermati superano quota 230

Coronavirus, Conte: "Un focolaio si è diffuso perché un ospedale non ha seguito i protocolli"

7 morti e 231 contagiati in Italia. Il 90% dei casi tra Lodi, Cremona e Pavia. POsitiva turista bergamasca a Palermo: primo caso al Sud. Le persone decedute erano persone con situazione clinica compromessa. Un italiano positivo a Tenerife.  Si delineano le responsabilità della diffusione del virus. I sospetti sull'ospedale di Codogno. Borrelli: "Non ci sono nuovi focolai". Scontro Conte-Fontana sull'autonomia delle regioni

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Si è concluso in serata il tavolo di coordinamento sull'emergenza Coronavirus convocato a Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte ha parlato con i giornalisti arrivando nella sede della Protezione civile per un aggiornamento sul coronavirus: "Abbiamo concordato un mio decreto per recepire misure concordate anche a livello regionale. Abbiamo definito i dettagli in modo da rendere efficaci tutte le misure" nelle aree interessate dall'emergenza. "Riguardano anche le sospensioni di tutte le attività e anche le attività scolastiche".

"Gestione di un ospedale fuori protocollo"
"Non possiamo prevedere l'andamento del virus: c'è stato un focolaio e di lì si è diffusa anche per una gestione di una struttura ospedaliera non del tutto propria secondo i protocolli prudenti che si raccomandano in questi casi, e questo ha contribuito alla diffusione. Noi proseguiamo con massima cautela e rigore". Ha continuato il premier Giuseppe Conte.

Gallera: da Conte attacco ignobile, dichiarazione inaccettabile da persona ignorante

"Una dichiarazione inaccettabile da una persona ignorante, perché ignora assolutamente quali erano e sono i protocolli definiti dall'Istituto Superiore di Sanita'. Noi abbiamo seguito pedissequamente ciò che era stato determinato dall'ISS e le linee guide del Ministero". Queste le parole di Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, ad Agora' su Rai Tre, con riferimento alle dichiarazioni del premier Giuseppe Conte di ieri sul presunto mancato rispetto dei protocolli all'ospedale di Codogno sul coronavirus. "Il problema è che il Presidente del Consiglio non conosce i protocolli e getta la palla in tribuna per coprire delle falle gigantesche di un sistema di protezione Civile nazionale che non sta dando alcun tipo di risposte ai problemi organizzativi e gestionali che avrebbero dovuto prevedere e predisporre", ha aggiunto Gallera, che ha sottolineato: "Ormai sta emergendo la totale incapacità del Governo di gestire qualcosa che loro dovevano prevedere". "Noi veniamo in maniera ignobile attaccati da un Presidente del Consiglio che non sapendo di cosa parla dice che noi non seguiamo i protocolli, quando ragione Lombardia i protocolli non solo contribuisce a livello nazionale a realizzarli, ma li segue in maniera puntuale".
 


Positiva turista bergamasca a Palermo: primo caso al Sud

E' risultata positiva al coronavirus la turista di Bergamo in vacanza a Palermo che ieri sera è stata ricoverata nell'ospedale Cervello per i controlli dopo aver mostrato sintomi influenzali. Lo conferma la Regione siciliana che dice: "Abbiamo un sospetto caso positivo risultato tale all'esame del tampone". E' stata disposta la quarantena per il gruppo di amici della donna e per le persone che sono state astretto contatto coi turisti. Questo è il primo caso di coronavirus accertato nel Sud Italia.
 


"Pronti a fronteggiare anche emergenza economica"   
"L'impatto economico potrebbe rivelarsi fortissimo. In questo momento non siamo in condizione di fare una previsione futura perché non conosciamo ancora l'effetto contenitivo che avranno le misure. Ora possiamo disporre di misure come quelle del ministro Roberto Gualtieri che con il decreto ha già disposto la sospensione dei pagamenti, dei tributi, delle ricevute fiscali per quanto riguarda cittadini ed imprese della zona rossa. Abbiamo concordato inoltre con l'associazione bancaria la sospensione delle rate di mutuo, sempre per i residenti della zona rossa".

Conte: tutti si attengano alle indicazioni nazionali
"Ho raccomandato al presidente Ceriscioli di astenersi dalla sospensione delle attività scolastiche". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, arrivando alla Protezione Civile.  "Tutti ci devono ascoltare e seguire le indicazioni che imponiamo a livello nazionale. Non è possibile che ognuno vada per la propria strada", ha aggiunto Conte. "Il sistema sanitario nazionale, strutturato su base regionale" richiede un "coordinamento" rispetto ad un'emergenza "di carattere nazionale" come il Coronavirus, ha poi  detto Conte in un'intervista a Raiuno, aggiungendo che è quanto sta cercando di realizzare con i presidenti delle Regioni. "In assenza di un tale coordinamento" si renderanno necessarie misure che "conterranno le prerogative dei Governatori" ha precisato. Il premier ha evocato, successivamente rispondendo ai cronisti, "misure straordinarie se dovesse aumentare il livello di emergenza", che al momento esclude.

Fontana: idea Conte offensiva
"Irricevibile e, per certi versi, offensiva". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, giudica l'ipotesi del premier Giuseppe Conte di contrarre le prerogative dei governatori in materia di sanità. "Parole in libertà - aggiunge Fontana - che mi auguro siano dettate dalla stanchezza e dalla tensione di questa emergenza".

Poi, in tarda serata, Conte si è detto soddisfatto del livello di collaborazione attuato con i presidenti delle Regioni nella gestione dell'emergenza sanitaria. E sostiene che, in futuro, bisogna essere pronti a creare iniziative ancora più coordinate là dove necessario.

"Salvini dovrebbe pagare per le sue sciocchezze"
Ieri si è rinnovata la polemica tra il premier Conte e Matteo Salvini in tema di coronavirus. "In questo momento qualcuno dovrebbe pagare per le sciocchezze che dice. Non vorrei essere costretto a mostrare i messaggi e le telefonate che ho fatto a Salvini. Lui potrà partecipare al tavolo che faremo anche con le opposizioni, ma nel frattempo si dovrebbe astenere dallo speculare", ha detto ieri sera il presidente del Consiglio.

Speranza: "Massima collaborazione internazionale. Coordinamento unico con regioni"
"Il nostro Servizio Sanitario è all'altezza della situazione e la risposta che stiamo dando è rapida ed efficace come affermato dalla Commissaria europea, Stella Kyriakides, con cui sono in costante collegamento". Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha poi aggiunto: "E' indispensabile che ci sia un solo centro di coordinamento per la gestione dell'emergenza in cui siano pienamente coinvolte tutte le regioni e con la guida del nostro coordinamento scientifico. Così sta funzionando, come dimostrano le ordinanze firmate nella giornata di ieri. Non servono scelte unilaterali di singoli territori". 

Un italiano positivo a Tenerife
È un medico proveniente dalle zone colpite dal coronavirus il turista italiano a Tenerife risultato positivo ai test. "Il paziente è in isolamento e oggi saranno rifatti i test a Madrid" ha scritto il presidente della Canarie Angel Victor Torres.  È il terzo caso di contagio in Spagna, gli altri due riguardano un inglese, risultato positivo a Maiorca lo scorso 9 febbraio, e un tedesco, risultato positivo a La Gomera il primo Febbraio. E un giovane spagnolo sarebbe rimasto contagiato durante una vacanza in Italia nelle zone colpite dal coronavirus.

Casi dubbi da Palermo a Santiago del Cile
In Cile sono stati attivato i protocolli anti coronavirus per una donna italiana di 45 anni giunta nel paese il 21 febbraio e ora ricoverata nell'ospedale di Valdivia, a 800 chilometri a sud di Santiago con sintomi compatibili con il coronavirus. I risultati dei test saranno resi noti in giornata.

A Palermo una turista di Bergamo è stata ricoverata nell'ospedale Cervello per i controlli sul coronavirus. La donna ha accusato alcuni sintomi influenzali e dopo la visita della guardia medica è stata portata nel in ospedale per l'esame dei tamponi.

Il bilancio dei casi di coronavirus in Italia conta 229 casi di contagio e 7 morti: 6 in Lombardia e una in Veneto. Si è registrato, sempre in serata, il primo caso di positività al coronavirus in Alto Adige. Si tratta di un giovane uomo, trentenne, che era stato in Lombardia e che al primo test era risultato negativo. Il giovane è risultato positivo al secondo test di screening. Il tampone è stato inviato all'Istituto superiore di sanità per la conferma.

Sesta e settima vittima in Lombardia
La settima vittima del coronavirus è deceduta nel pomeriggio all'ospedale Sant'Anna di Como. Si tratta del paziente trasferito dal Lodigiano nel fine settimana che era risultato positivo al tampone. L'uomo, 62 anni, residente a Castiglione d'Adda, già dializzato, presentava una serie di importanti patologie croniche pregresse. Era stato trasferito nell'ospedale comasca nella notte tra venerdì e sabato. Lo si apprende da fonti ospedaliere confermate dalla Regione. La  sesta vittima in Italia per coronavirus, un 75enne di Castiglione d'Adda, uno dei primi trovati positivi trasportato al Sacco, mentre è stata smentita la notizia della morte per coronavirus di una donna agli Spedali civili di Brescia, ha precisato la Regione Lombardia in una nota: "In tale struttura non si è verificato alcun decesso".

Non ci sono nuovi focolai
"Confermo che non ci sono altri focolai",  ha detto il capo del dipartimento di Protezione Civile, e commissario per l'emergenza Coronavirus, Angelo Borrelli, nel corso della conferenza stampa serale di lunedì.

Il dato disaggregato conta: in Lombardia 173 casi (cinque in più rispetto al bollettino delle 12), compresi le 6 vittime, quindi sono 167 gli attuali infettati, di cui 72 in isolamento domiciliare, 20 in terapia intensiva, 76 ricoverati con sintomi; in Veneto 33 casi (sei in più rispetto al bollettino delle 12) compreso un deceduto, quindi 32 gli attuali contagiati, di cui 16 in isolamento domiciliare, 4 in terapia intensiva, 12 ricoverati con sintomi; in Emilia Romagna  salgono a 19 i casi positivi, gli ultimi due dei quali riscontrati a Piacenza. Complessivamente sono positive al tampone 16 persone a Piacenza, 2 a Parma e 1 a Modena; in Piemonte tre casi di cui uno in isolamento a casa e due ricoverati con sintomi, una persona in meno, quindi, perché all'esito degli esami è alla fine risultata negativa. Nel Lazio restano tre i casi, di cui uno guarito, il giovane ricercatore italiano tornato da Wuhan dimesso dallo Spallanzani, e la coppia di turisti cinesi ricoverati (di cui uno, la donna, ancora in terapia intensiva).

I tamponi in totale effettuati sono 4141, di cui 2200 in Veneto, 1463 in Lombardia, 148 in Emilia Romagna, 141 in Piemonte, 124 nel Lazio. Altri tamponi sono stati condotti in Sardegna, uno, Sicilia, 5, Toscana 15, Liguria uno, 7 in Valle d'Aosta, 3 a Trento, 1 a Bolzano, 10 in Campania, uno in Calabria, 5 in Abruzzo, 16 nelle Marche, tutti con esito negativo.

Dimessi italiani rimpatriati dalla Cina
Sono stati dimessi gli otto italiani che, dopo essere stati rimpatriati dalla Cina il 9 febbraio scorso con un volo dell'Aeronautica militare per l'emergenza Coronavirus, hanno trascorso i quattordici giorni di isolamento nel policlinico militare di Roma del Celio. Arrivati in mattinata, i risultati degli ultimi tamponi, gli 8 sono stati dimessi. Cinque hanno già lasciato il policlinico militare, i restanti tre italiani andranno via domani.


Tende fuori dagli ospedali in Veneto
La Protezione civile del Veneto sta procedendo ad allestire delle tende attrezzate fuori dagli ospedali di Verona, Padova, Dolo, Mirano, Feltre e Belluno. Lo annuncia il governatore del Veneto Luca Zaia, spiegando che le tende sono strutture "che possono essere estremamente utili per molte necessita'", e che la Regione ne ha già a disposizione "per un totale di 900 posti, che mettiamo in campo prevedendo anche il peggio, per fungere da polmone di sfogo in caso di arrivo di molti pazienti". Le tende saranno usate appena operative "per svolgere le attività di raccolta dei tamponi di controllo e verifiche sulle persone che si dovessero presentare, con lo scopo di alleggerire, almeno in parte, la pressione sulle strutture ospedaliere interne, evitando di intasare i reparti di pronto soccorso e di malattie infettive per attività non direttamente connesse alle loro specificità", aggiunge l'assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin.

Nessuna conferma sul 'paziente zero', non è l'agricoltore
Un agricoltore 60enne di un paese vicino, Albettone (Vicenza), frequentatore dei bar di Vo', era stato a Codogno e in altri centri del lodigiano, focolaio del virus in Lombardia, nelle scorse settimane, aveva tosse e sintomi influenzali. Ma non è  lui il 'paziente zero', è risultato negativo al test.

Campania: un caso negativo, uno in attesa di responso
 E' risultato negativo al test per il coronavirus l'uomo ricoverato all'ospedale di Sessa Aurunca (Caserta) con problemi polmonari. Lo comunica il direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo. L'uomo aveva detto di aver avuto contatti su un campo di calcetto in Lombardia con persone che a loro volta sarebbero entrate in contatto con un contagiato. L'esito negativo è giunto dall'ospedale Cotugno di Napoli, dove era stato inviato il campione organico prelevato con il tampone faringeo. C'è ancora attesa invece per l'altro caso sospetto, quello di una 52enne ricoverata all'ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere. Anche in questo caso saranno gli esperti del Cotugno ad esprimersi. 

Negativi i casi sospetti nel Lazio
"Sono risultati negativi tutti i test effettuati presso l'istituto Spallanzani di Roma compresi i casi di Nettuno e quelli dell'A.O Sant'Andrea". Lo dichiara l'assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato. I casi sospetti di Covid-19 riguardavano due ragazzi di Nettuno (Roma), che erano stati portati allo Spallanzani di Roma per le verifiche.

Commissione Ue stanzia 232 milioni
La Commissione europea ha stanziato 232 milioni per la preparazione, la prevenzione e il contenimento del coronavirus Covid 19 a livello globale. Parte di questi fondi verrà immediatamente assegnata a diversi settori, mentre il resto nei prossimi mesi. Il Parlamento europeo ha chiesto ai funzionari e agli assistenti che sono stati in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto nelle ultime due settimane di restare in auto-isolamento a casa per 14 giorni.