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Coronavirus, in Cina altre 97 vittime. Xi Jinping: "È la più grande emergenza sanitaria dal 1949"

(afp)
Il numero dei morti è di 2.461, mentre i contagiati sono 78.766, tra cui i 76 italiani. Israele, stretta dei controlli sugli arrivi anche dal'Italia. Iran: otto morti e scuole chiuse. Giappone: terzo deceduto tra i passeggeri della Diamond Princess. La Francia teme epidemia e in Corea del Sud è allerta al massimo livello
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IL BILANCIO mondiale del coronavirus sale a 2.461 vittime, secondo la mappa online della statunitense Johns Hopkins University. Stando ai dati pubblicati, i casi confermati di contagio sono 78.766, tra cui i 76 italiani. Sono, invece, 23.133 le persone guarite ad oggi.
Sono 2.442 i morti in Cina, dopo le altre 97 vittime registrate ieri, quasi tutte nella provincia di Hubei. La Commissione nazionale sanitaria ha confermato anche altri 648 casi di positività. "È la  più grande emergenza sanitaria della Cina dal 1949", ha detto il presidente cinese Xi Jinping, nel corso di un collegamento avuto oggi in videoconferenza con 170mila funzionari di livello centrale, locale e militare. Una riunione ad ampio raggio "senza precedenti", secondo il tabloid Global Times.

La buona notizia è che i nuovi casi di coronavirus in Cina al di fuori dell'Hubei si sono ridotti a 18, il numero più basso dall'inizio dell'epidemia. La maggior parte delle morti e delle infezioni sono state registrate a Wuhan, dove il virus ha fatto la sua comparsa a dicembre. Il totale dei contagiati in Cina ha raggiunto i 76.936 casi. Le autorità locali hanno inoltre affermato che il periodo di incubazione per il coronavirus potrebbe durare fino a 27 giorni. Alcuni pazienti dimessi dagli ospedali di Wuhan dopo la guarigione dal coronavirus sono risultati nuovamente positivi ai test. Lo riferisce il centro per il trattamento e il controllo dell'epidemia della città della Cina interna dal proprio account Weibo, il Twitter cinese, all'indomani della decisione di re-introdurre un periodo di 14 giorni di quarantena in centri designati per i pazienti dimessi dagli ospedali.

Il contagio fuori dalla Cina

Secondo le autorità di Seul, in Corea del Sud si sono registrati altri 123 casi di coronavirus, portando il totale a 556. Due sono i pazienti deceduti nelle ultime ore, 5 i decesi nel Paese. Il livello di allerta sul nuovo coronavirus è stato alzato al "massimo", ha detto oggi il presidente Moon Jae-in, a fronte di un improvviso aumento del numero di infezioni. "L'incidente di Covid-19 affronta una grave svolta", ha detto Moon dopo una riunione governativa sul virus. "Il governo alzerà il livello di allerta al massimo livello".

In Giappone, invece, uno dei passeggeri fatti sbarcare dalla Diamond Princess è risultato positivo al coronavirus nella giornata di sabato. Si tratta di una donna di circa 60 anni, nella prefettura di Tochigi, a nord di Tokyo, che ha sviluppato sintomi influenzali dopo essere risultata negativa ai controlli sulla nave lo scorso 14 febbraio. Il ministero della Salute giapponese ha ribadito che le condizioni di salute dei 969 passeggeri risultati 'sani' - che hanno lasciato la nave tra mercoledì e venerdì - continueranno ad essere monitorate e che le autorità sanitarie guardano con molta attenzione agli ultimi sviluppi. Intanto nella giornata di sabato 26 nuovi casi sono stati registrati in Giappone, tra i quali un'intera famiglia di quattro persone, portando il totale nel Paese a 769, compresi i 634 casi a bordo della Diamond Princess.

Separatamente, in una conferenza stampa, il ministro della Salute Katsunobu Kato si è scusato per un errore di procedura sulla Diamond che ha causato l'omissione dei test medici per 23 persone fatte sbarcare la scorsa settimana. Kato ha spiegato che i passeggeri segnalati erano stati controllati prima dell'inizio del periodo di quarantena, il 5 febbraio, ma sono stati lasciati andare senza aver fatto un secondo test. Le autorità hanno contattato le persone interessate e hanno assicurato che saranno sottoposte ad altri esami. Il ministero della Salute ha anche detto che collaborerà con le rilevanti autorità mediche delle diverse nazioni coinvolte, dopo che alcuni cittadini stranieri che erano a bordo della nave - successivamente rimpatriati nei paesi di origine, sono risultati positivi al coronavirus: fino ad ora 18 americani - tra cui un cittadino italiano che vive negli Stati Uniti, sei australiani e un israeliano. Dei 19 connazionali rientrati in Italia lo scorso venerdì, nessuno di loro è portatore del virus.

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Israele prende misure sugli arrivi, anche dall'Italia

All'arrivo in Israele, chiunque sia stato in Italia, Australia, Cina e altri Paesi asiatici colpiti dal coronavirus nelle ultime due settimane e ha avuto febbre sopra i 38 gradi, tosse, difficoltà respiratorie o sintomi analoghi, deve sottoporsi a controlli medico-sanitari indicati dal ministero della Sanità. Lo ha annunciato lo stesso ministero in una conferenza stampa a Tel Aviv dopo l'aumento dei casi registrati in questi Paesi.

Iran, 8 morti e scuole chiuse

Sono otto le persone morte in Iran, dove oggi si vota per il rinnovo del Parlamento, dopo essere state contagiate dal coronavirus. Lo ha detto il portavoce del ministero della Sanità, Kianush Jahanport, citato dai media iraniani. Oggi si registrano 15 nuovi contagiati, portando il totale a 43. Le autorità iraniane hanno disposto oggi la chiusura di scuole e università per una settimana in 14 delle 31 province del paese, compresa quella di Teheran. Le partite di calcio potranno essere disputate ma non saranno ammessi spettatori negli stadi. Il governo di Kabul, inoltre, ha vietato tutti i tipi di viaggio tra Afghanistan e Iran, mentre Turchia e Pakistan hanno chiuso le frontiere con l'Iran.
 

La Francia guarda all'Italia e teme epidemia

Dopo i contagi riscontrati in Italia, anche la Francia si sta preparando a una possibile 'epidemia' di Covid-19, secondo il ministro della Salute Olivier Vèran, che si dice "attento alla situazione in Italia". In un'intervista al quotidiano Le Parisien, il ministro (che lunedì scorso ha preso il posto di Agnes Buzyn che si è candidata a sindaco di Parigi) considera "molto probabile" la possibilità di nuovi casi in Francia. Per prepararsi ad affrontare l'eventuale epidemia, la Francia sta aumentando il "numero di laboratori dotati di test diagnostici per poter arrivare a condurre diverse migliaia di analisi al giorno e su tutto il territorio, contro i 400 di oggi".

Diamond Princess, terzo decesso tra i passeggeri

Un terzo passeggero della Diamond Princess, la nave da crociera tenuta per due settimane in quarantena nel porto di Yokohama, è deceduto. Si tratta di un ottantenne giapponese che soffriva già di altre patologie. Le persone contagiate nella nave erano in tutto 634. Sulla Diamond c'erano 35 italiani, compresi membri dell'equipaggio e comandante: 19 sono rientrati ieri in Italia con un volo speciale e sono in quarantena alla Cecchignola.


Fmi: "Coronavirus tragedia umana"

Il direttore generale del Fmi, Kristalina Georgieva al G20 dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali a Riad ha definito il coronavirus "una tragedia umana" con "impatto economico negativo".