Il coronavirus spaventa i rettori che decidono una settimana di chiusura. Tutte le attività didattiche delle università lombarde saranno sospese dal 24 al 2 marzo febbraio per la diffusione del virus. Lo rende noto, con un comunicato, Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell'Università degli Studi di Bergamo e Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Lombarde. Un provvedimento straordinario che arriva dopo due giorni con 62 casi in tutta la Penisola e 47 nella sola Lombardia che tocca un esercito di studenti.

«Riteniamo che, in assenza di diverse indicazioni da parte delle Autorità, tutte le attività - si legge nella nota - potranno riprendere lunedì 2 marzo».

Niente appelli, sedute di esami e lezioni fino a data da destinarsi per la sede di Lodi, nell’epicentro del focolaio dove da venerdì dieci centri della Provincia hanno ordinanza restrittiva per ridurre al minimo il contagio evitando luoghi pubblici, attività sportive e senza uscire dal Comune di residenza. Mentre sono garantiti i servizi essenziali: farmacie, generi alimentari e servizi sanitari.

«L'evoluzione della situazione relativa alla diffusione del coronavirus impone l'adozione di misure cautelative a tutela della salute pubblica e del sereno funzionamento delle attività istituzionali di tutti gli atenei della Lombardia, stante la naturale e massiccia mobilità degli studenti, lombardi e non, all'interno del territorio regionale» spiega Remo Morzenti Pellegrini che aggiunge: Informeremo studenti, personale e cittadinanza con tempestività - si legge nella nota - riguardo ad ogni aggiornamento utile».

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