22 febbraio 2020 - 12:34

Coronavirus, scontro politico. Salvini: «Blindare porti e confini. Conte? Se non è in grado lasci». Il Pd: sciacallo

L’emergenza aumenta, il leader della Lega: «Forse qualcuno adesso avrà capito che bisogna chiudere?». Meloni (FdI): «Vogliamo sapere tutto, per dare una mano»

di Redazione Politica

Coronavirus, scontro politico. Salvini: «Blindare porti e confini. Conte? Se non è in grado lasci». Il Pd: sciacallo Da sinistra: la ministra Paola De Micheli (Pd) e Matteo Salvini (Lega)
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Mentre l’emergenza coronavirus sta diventando sempre più forte, scatta anche lo scontro politico. Nella notte, dopo il primo decesso nel nostro paese, Matteo Salvini torna a far sentire la sua voce critica contro il governo e a chiedere di «blindare» porti e confini per l’emergenza coronavirus. Il leader della Lega esprime cordoglio ai familiari di Adriano Trevisan, prima vittima italiana dell’epidemia cinese e attacca: «Forse ora qualcuno avrà capito che è necessario chiudere, controllare, blindare, bloccare, proteggere?». Salvini ha poi rincarato la dose lungo tutto il corso della giornata odierna, arrivando anche a chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio durante una diretta Facebook: «Se Conte non è in grado di fare tutto il necessario per difendere la salute dei nostri figli ne risponderà davanti agli italiani. Ora basta, non è più tempo di litigi e di bugie, se non è in grado si faccia da parte e lasci lavorare chi sa. Intanto ringrazio i medici e gli amministratori che si stanno battendo come leoni per fermare questa emergenza».

Dura la reazione del Pd: «Salvini si sta veramente comportando da sciacallo», ribatte il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli , arrivando all’auditorium della Conciliazione a Roma dove è in corso l’Assemblea nazionale del Partito democratico. La ministra ha poi subito raggiunto il Comitato operativo della Protezione civile sul coronavirus, presso la sede della protezione civile di via Vitorchiano a Roma. «Le divisioni della politica su questo tema mettono solo una grande tristezza — aggiunge Andrea Marcucci, capogruppo del Pd al Senato —. Lo scrivo da “politico”: evitate di dare retta ai miei colleghi politici, sul coronavirus vanno seguite solo le indicazioni del ministero della salute, degli operatori, dei medici, degli scienziati».

Mentre Ettore Rosato, vicepresidente della Camera e coordinatore di Italia viva invita tutti a superare le divisioni: «C’è un’emergenza di cui la politica non può che prendere atto: anzi noi siamo perché in queste ore ci sia il sostegno di tutte le forze politiche. Su questo ci appelliamo anche all’opposizione» affinché si sostenga «l’azione che il governo sta facendo per fronteggiare l’emergenza del coronavirus. I nostri cittadini sono preoccupati, dobbiamo dare risposte ed insieme trasferire il senso di uno Stato che sta facendo tutto il necessario» .

«Chiediamo al premier Conte di venire a riferire in Parlamento sul tema del coronavirus», chiede la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. «È il momento di lavorare e non delle polemiche», aggiunge Meloni.«Fratelli d’Italia, sin dall’inizio, ha dato la sua massima disponibilità a collaborare perche questo è il momento di lavorare e non il momento delle polemiche. Ma chiediamo definitivamente una risposta chiara a quattro domande: qual è il tasso di contagio, quello di mortalità, si può essere infettati da persone asintomatiche, si può guarire. Noi vogliamo sapere tutto del corona virus altrimenti non potremmo dare una mano».

Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera afferma : «Le misure fin qui predisposte dal governo potrebbero rivelarsi adesso insufficienti. Occorre alzare subito il livello di guardia e passare dalle quarantene volontarie a quelle obbligatorie, coinvolgendo anche l’Esercito». E poi: «Dobbiamo inoltre valutare rapidamente, semmai la situazione si aggravasse ulteriormente, la sospensione del trattato di Schengen. Niente polemiche, ma servono soluzioni all’altezza».

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