Strage in Germania, chi era il killer xenofobo di Hanau

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Tobias R. è ritenuto l’unico responsabile della strage in cui ha ucciso 9 persone tra i locali della comunità turca. L’uomo, ritrovato morto nel suo appartamento con la madre, aveva idee di estrema destra e ha rivendicato il gesto con una lettera e un video

Tedesco, estremista di destra, xenofobo e spinto dall’odio per gli stranieri. È questo il primo profilo che emerge di Tobias R., l'uomo che ha commesso la strage ad Hanau, nell’Assia, in Germania, dove nella serata di mercoledì 19 febbraio ha ucciso in una sparatoria 9 persone tra i locali della comunità turca (TUTTO QUELLO CHE SAPPIAMO FINORA - LE FOTO - LE INDAGINI). Il corpo dell’uomo è stato poi trovato senza vita nella sua abitazione. Accanto a lui anche il cadavere della madre.

La rivendicazione della strage

Tobias R. ha rivendicato il suo gesto in uno scritto e in un video in cui afferma che alcuni popoli, che non si possono più espellere dalla Germania, vanno “annientati”. La strage di Hanau sarebbe stata quindi commessa con un movente politico da un sostenitore della destra estrema. Gli inquirenti hanno ritrovato il materiale della rivendicazione che ha spinto gli investigatori a classificare il caso come un "presunto atto di terrorismo" di matrice probabilmente “xenofoba”. Tesi razziste e xenofobe sono inoltre contenute in una pagina su internet attribuita all'attentatore che aveva circa 45 anni e diffondeva in internet la sue teorie di destra radicale.

L'analisi dell'esperto

Peter Neumann dell’Istituto Icsr Center, analizzando il manifesto xenofobo, ha scritto che “le 24 pagine della rivendicazione sono scritte un un tedesco eccellente, non ci sono errori grammaticali. L’uomo sembrerebbe avere circa 50 anni. Odiava stranieri e non-bianchi. Giustificava la sua richiesta di uccidere le popolazioni di interi Paesi in termini esplicitamente eugenetici, affermando che la scienza dimostra che alcune razze sono superiori. Scrive anche di non aver mai avuto una relazione con una donna - per gli ultimi 18 anni, dice, per scelta. Afferma di essere stato sorvegliato da un servizio di intelligence per tutta la sua vita”.

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