18 febbraio 2020 - 21:45

Valerio, lo studente abbracciato da Liliana Segre: «Il suo gesto mi ripaga dalle offese, non sono fascista»

Il giovane attaccato dai gruppi di sinistra e il saluto della senatrice a vita dopo il discorso alla Sapienza di Roma

di Fabrizio Caccia

Valerio, lo studente abbracciato da Liliana Segre: «Il suo gesto mi ripaga dalle offese, non sono fascista»
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Mentre fuori del Rettorato i giovani del Collettivo «Sapienza Antifà» cantano «Bella ciao» e scandiscono slogan contro di lui, dentro l’Aula magna Valerio Cerracchio, 24 anni, del movimento giovanile di destra Generazione popolare, risponde come Bartleby lo scrivano alla richiesta di un commento sulle polemiche della vigilia: «Preferirei di no».

Sapienza blindata per il timore di scontri

Il fatto è che Cerracchio, esponente della lista universitaria più votata («Sapienza in Movimento») ieri è stato chiamato dall’ateneo a intervenire in rappresentanza di tutti gli studenti all’inaugurazione solenne dell’anno accademico, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella e della senatrice a vita Liliana Segre. «Studente neofascista», l’hanno etichettato i suoi coetanei Antagonisti e dei Collettivi, che hanno chiesto fino all’ultimo al Rettore, Eugenio Gaudio, di fare un passo indietro sulla scelta. Così, temendo scontri, polizia e carabinieri hanno transennato l’area e tenuto lontani i gruppi antifascisti. Cerracchio, però, studente di ingegneria civile e industriale, non ci sta: «Io non ho nulla a che fare col fascismo che appartiene a un’altra epoca, credo nella democrazia e nei princìpi della Costituzione». E la sua rivincita l’ha avuta proprio ieri, a fine cerimonia, quando Liliana Segre, trovandoselo davanti durante i saluti finali, non ha esitato un attimo: «Sai che hai il ciuffo come mio nipote? Posso darti un bacio anche se sono vecchia?». Lui, con gli occhi lucidi per la commozione, ha detto sì ricambiando l’abbraccio. Poi, si è sfogato con l’amico «di sinistra» Antonio Lodise, rappresentante degli studenti nel Cda dell’ateneo: «La risposta alle polemiche è quest’abbraccio, un momento che mi ripaga di ogni amarezza per le offese ricevute».

Il discorso sulla solitudine che uno studente può incontrare

Cerracchio, durante la lectio magistralis di Liliana Segre, ha applaudito più volte la senatrice: «Condivido in pieno la sua battaglia contro l’odio — aveva detto al Corriere —. L’odio non ha colore politico e, in piccolo, lo sto sperimentando». Ieri, nel suo discorso, intitolato «Sapienza, un ponte aperto alle interazioni e alle aggregazioni», Cerracchio si è soffermato sulle difficoltà e la solitudine che uno studente può incontrare. Niente politica. Ma con un duro comunicato a fine giornata «le studentesse e gli studenti antifascisti della Sapienza» non gli fanno sconti: «Se estendiamo una tolleranza illimitata anche nei confronti di chi è intollerante, se non siamo pronti a difendere una società tollerante dall’assalto degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con loro».

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