18 febbraio 2020 - 18:00

Giornata mondiale della sindrome di Asperger: cos’è e quali sono i sintomi

A soffrirne sono anche la scrittrice Susanna Tamaro e l’attivista Greta Thunberg. È considerata una forma di autismo «ad alto funzionamento»

di Redazione Salute

Giornata mondiale della sindrome di Asperger: cos'è e quali sono i sintomi
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Il 18 febbraio si celebra l’International Asperger Day, dedicato alle persone con la Sindrome di Asperger. Tra le persone che hanno raccontato di essere affette da questa sindrome ci sono anche Susanna Tamaro (la scrittrice lo ha rivelato nel suo ultimo libro) e l’attivista svedese Greta Thunberg (che ne ha parlato come un «superpotere, non una malattia») . La sindrome prende il nome dallo psichiatra e pediatra austriaco Hans Asperger ed è comunemente considerata una forma di autismo «ad alto funzionamento». Questo significa che non isola quanto l’autismo in senso stretto e che in genere non comporta significativi ritardi nello sviluppo del linguaggio o dello sviluppo cognitivo.

Comunicazione e linguaggio non verbale

Chi è affetto da questa sindrome in genere ha una compromissione delle interazioni sociali che può esprimersi con diversi livelli di gravità e spesso adotta comportamento ripetitivi e stereotipati e sviluppa attività e interessi molto ristretti, talvolta con un talento straordinario. La difficoltà a sviluppare e/o mostrare empatia è probabilmente l’aspetto più caratteristico della sindrome (che può accompagnarsi ad altri disturbi della sfera psico-affettiva) e comporta problemi e limitazioni nell’interazione sociale. Di conseguenza, i bambini che ne sono affetti possono avere problemi a instaurare amicizie e a condividere interessi con altri, oppure possono sviluppare un utilizzo ridotto del linguaggio non verbale (contatto visivo, espressioni facciali, postura e gesti). Nell’infanzia e durante l’adolescenza questo può causare può condurre a un isolamento a volte accompagnato da un particolare accanimento sociale da parte dei coetanei. Gli Aspie hanno comportamenti e modi di comunicare inusuali, che possono mettere a disagio o annoiare l’interlocutore.

Scienziati e artisti

Gli«Asperger» dimostrano spesso la capacità di essere molto sistematici e di applicarsi in maniera focalizzata ai propri compiti. Non a caso, secondo alcuni studi sarebbe possibile attribuire forme più o meno marcate di sindrome di Asperger a personaggi del calibro di Charles Darwin, Vincent van Gogh e soprattutto Albert Einstein, un grande scienziato considerato però dai suoi contemporanei poco versato per gli affetti personali.

«La differenza invisibile», graphic novel che racconta l’Asperger
Fuori di testa?

Il «superpotere» di Greta Thunberg

«Ho la sindrome di Asperger — confessa — e questo vuol dire che qualche volta sono un po’ diversa dalla norma. E, nelle giuste circostanze, essere diversa è un superpotere»: lo ha detto Greta Thunberg, quest’estate, in uno dei suoi pochissimi tweet dedicati a questioni personali. L’attivista svedese ha aggiunto: «Non parlo pubblicamente della mia diagnosi per nascondermi dietro di essa, ma perché so che molte persone ignoranti vedono ancora (l’Asperger, ndr) come una malattia o come qualcosa di negativo». Thunberg ha raccontato di aver provato, in passato, un forte senso di isolamento, ma di averlo superato non appena ha trovato «uno scopo»: un riferimento alla sua battaglia per l’ambiente.

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