«Bags: Inside Out», le borse in mostra, a Londra

Dai design più avanguardisti firmati Mulberry e Karl Lagerfeld ai pezzi storici, come la custodia per maschera antigas della Regina Maria durante la Seconda Guerra Mondiale, il percorso espositivo al V&A offre uno sguardo senza precedenti sulla borsa e i suoi contenuti. Reali e metaforici
«Bags Inside Out» le borse in mostra a Londra

Ogni anno, il Victoria & Albert Museum dedica spazio a percorsi espositivi che raccontino un tassello dell'universo moda attraverso una lente nuova e inaspettata: il 25 aprile sarà la volta della mostra Bags: Inside Out, la più completa mai concepita nel Regno Unito dedicata a questo imprescindibile accessorio. Un'ossessione globale, certo, ma anche un complemento d'abbigliamento funzionale, che va ben oltre le più effimere esigenze di stile, indagata dalla curatrice Lucia Savi per offrirne uno sguardo a 360 gradi. Dall'audacia delle dichiarazioni estetiche alla custodia dei beni più preziosi, la mostra esplora infatti la funzione, lo status - sociale e politico - e la lavorazione artigianale delle borse, attraverso un archivio di 300 oggetti dalla varia dimensione e provenienza, dal 1500 ad oggi.

La prima sezione della mostra, Function, esplora le borse come oggetti pratici, progettati per contenere gli effetti personali di qualsiasi natura, dagli abiti per le vacanze ai documenti riservati, passando per il trucco e persino per le maschere antigas, come nel caso della borsa appartenuta alla Regina Maria durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra i pezzi più rari e preziosi di questa sezione, anche la scatola rossa per le spedizioni di Winston Churchill, la valigetta di Vivien Leigh e un sorprendente baule Louis Vuitton dei primi del 1900. La seconda sezione si intitola invece Status and Identity, e si focalizza sulla borsa come simbolo culturale e sociale. Passando dal fenomeno It Bag, dalla Kelly di Hermès in onore di Grace Kelly alla Lady Dior che prende il nome dalla principessa Diana, questa parte della mostra crea un parallelismo tra icone nella cultura popolare, arrivando sino alla Baguette di Fendi sfoggiata da Sarah Jessica Parker in una delle scene più famose di Sex and the City.

Ma non solo, perché le borse di lusso sono diventate anche la tela bianca per slogan, dichiarazioni personali e messaggi politici di impatto, come la borsa con reticolo anti-schiavitù del 1825, la borsa I am NOT a Plastic Bag di Anya Hindmarch o ancora la My Body My Business dell'artista e attivista Michele Pred. Infine, la terza sezione, Design and Making, esamina il processo di progettazione e realizzazione della borsa dal punto di vista artigianale, dallo schizzo al campione, ed è stata realizzata grazie al lavoro di alcuni specialisti dei materiali provenienti da diverse località del mondo, che hanno portato le loro competenze e savoir-faire all'interno delle maison storiche: un fondamentale pezzo del puzzle per comprendere l'universo della borsa, che permette di scoprire l'ingegno e la maestria impiegati dai marchi leader. A chiudere in bellezza, e consapevolezza, Bags: Inside Out, uno sguardo al futuro con una selezione di borse di designer che sperimentano soluzioni innovative e materiali ecosostenibili, tra cui uno zaino Stella McCartney realizzato a partire dai rifiuti di plastica oceanici, e una borsa ricavata da manichette antincendio dismesse, di Elvis & Kresse.

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