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Coronavirus, cancellato il Mobile World Congress di Barcellona

La decisione è arrivata dopo la riunione di emergenza sull’evento, già a rischio per la defezione dei marchi maggiori

di Biagio Simonetta

I preparativi del Mobile World Congress alla fiera di Barcellona, che a causa del coronavirus è stato cancellato (Afp)

2' di lettura

Colpo di scena sul fronte Mobile World Congress. Dopo le indiscrezioni filtrate nel pomeriggio, secondo le quali la fiera si sarebbe tenuta nonostante le preoccupazioni per il Coronavirus, l'ente organizzatore – la GSMA- ha deciso di annullare l'evento.

La decisione è stata presa alla fine di una riunione convocata d'urgenza. La GSMA ha pensato a lungo se tenere ancora in vita le speranze di vedere la fiera catalana, in programma dal 24 febbraio, nonostante una trentina di aziende avesse deciso di rinunciare a causa delle preoccupazioni per il Coronavirus.

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Nel tardo pomeriggio, invece, la decisione di annullare tutto. Il Mobile World Congress 2020 non esiste più.

Una decisione non semplice. L'evento è di certo fra i più importanti per l'intera industria tecnologica. Richiama migliaia di visitatori e centinaia di espositori. L'impatto economico di una cancellazione non sarà così semplice da gestire.

L'ipotesi dell'emergenza sanitaria
Secondo alcune indiscrezioni, oggi la GSMA ha provato a capire se la Spagna (o Barcellona) fosse in grado di dichiarare lo stato di emergenza sanitaria. Un modo per poter uscire con più tutele dall'annullamento dell'evento, che alla fine è arrivato lo stesso.

Per Barcellona, il Mobile World Congress significa un giro d'affari da circa 500 milioni di euro, e più o meno 14mila posti di lavoro nei giorni dell'evento. Ora la preoccupazione che serpeggiava pesantemente, in questi giorni, fra gli albergatori e i ristoratori della città catalana, si fa più concreta.

Erano una trentina le aziende che avevano comunque annunciato il forfait. Le ultime, in ordine di tempo, sono HMD Global (la società che produce i telefoni Nokia) e Vodafone. Ma sembrano essere molto vicine alla rinuncia anche Deutsche Telekom e AT&T.

Proprio il passo indietro degli operatori, che sono parte centrale della fiera catalana, ha messo in seria discussione l'intero evento. Altre defezioni già note sono quelle di LG, Ericsson, Nvidia, Amazon, Sony, NTT Docomo, Umidigi e Gigaset, Intel e Mediatek. Un elenco che continua ad allungarsi.

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