Asia e Oceania

Coronavirus, allarme Oms: contagi all’estero potrebbero essere punta dell’iceberg. Moncler rinvia investimenti

Sono 908 i morti per Coronavirus in Cina (910, considerando i due decessi fuori dal Paese) e oltre 40mila i contagiati dall’inizio dell'epidemia. Il numero di infezioni è di 40.171, con oltre 3.000 nuovi casi segnalati. Gli stranieri contagiati sono saliti a 27. E sulla Diamond Princess, la nave da crociera alla fonda a Yokohama, si registrano 65 nuovi casi, portando il totale a 135. Per l’Oms i casi di coronavirus da persone che non hanno viaggiato di recente in Cina, potrebbero essere «la punta dell’iceberg». E per Londra il virus è «una minaccia seria e imminente per la salute pubblica». Tavolo interministeriale sul coronavirus oggi a Palazzo Chigi, allo studio una task force. Pechino avverte Roma: «Non adotti misure eccessive»

(Afp)
  • Caso sospetto a Olbia, uomo in ospedale

    Si sono aggravate le condizioni di salute di uno dei coniugi di Olbia segnalati come sospetti casi di coronavirus. L'uomo della coppia presenta febbre a 39 e tosse molto forte, così l'Unità di crisi locale ha deciso per il suo trasferimento nel reparto Malattie infettive dell'ospedale San Francesco di Nuoro, dove è disponibile una stanza di isolamento
    a pressione negativa.

    Nel frattempo, il personale del 118 sta portando i tamponi per i prelievi a Olbia, nella casa dove la coppia è in isolamento da venerdì sera. I tamponi saranno poi trasferiti a Cagliari per le analisi. L'uomo sarà trasportato con una barella a contenimento biologico e un'ambulanza del 118 fino al San Francesco. La donna invece, che presenta una lieve febbre, sarà tenuta sotto osservazione nella sua casa di Olbia.

  • Oms: i contagi all’estero sono la punta dell’iceberg

    Mentre i casi di infezione sono saliti a livello globale a ridosso di
    quota 40.700 (40.262 in Cina) e i decessi a 910, l'Oms oggi ha
    lanciato un preoccupante allarme sulle modalità di contagio
    all'estero a causa di casi di trasmissioni da persone che «non
    hanno fatto viaggi in Cina»: potrebbe essere «la punta
    dell'iceberg», ha avvertito il direttore generale Tedros Adhanom
    Ghebreyesus, nel giorno della partenza per Pechino della
    missione di esperti internazionali sotto l'egida dell'agenzia di
    Ginevra e guidata dal canadese Bruce Aylward, veterano delle
    emergenze sanitarie, con lo scopo di aiutare a coordinare la
    risposta all'epidemia. «Il contenimento resta il nostro obiettivo, ma tutti i Paesi devono prepararsi al possibile arrivo del virus», ha aggiunto
    ancora il numero uno dell'Oms.

  • Gualtieri, allo studio aiuto all’export delle imprese

    Il governo «ha avviato un percorso per individuare misure per contenere l'impatto dell'emergenza sul nostro sistema economico e produttivo, a partire da forme di sostegno all'attività e l'export delle aziende coinvolte”. Lo scrive su Facebook il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri
    riassumendo l'esito del tavolo interministeriale sul Coronavirus, sottolineando che si prosegue con la linea della «massima precauzione». Si promuoveranno anche «iniziative di sostegno umanitario e di collaborazione scientifica» con la Cina.

  • Di Maio, in partenza volo militare per prendere Niccolò

    «In queste ore sta per partire un aereo militare italiano per andare a prelevare Niccolò», lo studente diciassettenne di Grado ancora bloccato a Wuhan. Lo ha detto il ministro degli esteri Di Maio parlando ai giornalisti
    in serata da Belgrado.

  • Cina, possibile vaccino testato su topi


    La Cina ha iniziato la sperimentazione sui topi di un primo possibile vaccino contro il nuovo coronavirus 2019-nCov. Lo riporta l'agenzia cinese Xinuha citando il portale locale yicai.com che riporta varie fonti del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie
    (CDC).

    «Alcuni campioni del possibile vaccino sono stati
    iniettati ieri a oltre 100 topi», si legge, ricordando che «i
    test sugli animali avvengono in una fase molto precoce dello
    sviluppo di un vaccino e che ancora molti passi dovranno essere
    fatti prima che sia pronto per la somministrazione agli esseri
    umani».

  • Cecchignola: negativo il test ai due bambini

    «Anche il secondo test al Coronavirus effettuato presso l'Inmi Spallanzani sui due bambini provenienti dalla Cecchignola è risultato negativo al 2019-nCoV. È stato dunque predisposto il rientro alla Cecchignola con un mezzo dell'Ares 118 e d'intesa con l'Autorità sanitaria militare per
    completare il periodo di sorveglianza». Lo comunica la Direzione
    sanitaria dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro
    Spallanzani di Roma.

  • Coronavirus, Moncler rinvia progetti e investimenti

    Il coronavirus «sta avendo impatti importanti sul traffico e sulle vendite in tutti gli shopping mall in Cina dove i negozi Moncler sono presenti, e sul turismo cinese nel mondo». Lo si legge nella nota sui conti del gruppo
    di piumini segnalando che «per proteggere il gruppo e mitigare possibili effetti negativi sul risultati del'esercizio, sono state intraprese azioni per rinviare alcuni progetti e investimenti mantenendo solo quelli essenziali per continuare a rafforzare il brand Moncler».

  • Toscana: vigilare sui sintomi degli alunni tornati dalla Cina

    Nel caso di alunni in rientro da una delle aree della Cina interessate dalla diffusione del coronavirus, il Dipartimento di prevenzione di ogni Asl della Toscana zdovrà mettere in atto, unitamente con la famiglia, una
    sorveglianza attiva quotidiana, per la valutazione di eventuale
    febbre o altri sintomi, nei 14 giorni successivi all'uscita
    dalle aree a rischio».

    Lo ha deciso la task force della Regione Toscana contro il coronavirus nella riunione odierna, ricordando la circolare ministeriale che «dà disposizioni ai dirigenti scolastici di segnalare al Dipartimento di prevenzione della Asl di competenza la presenza di alunni rientrati o in fase di nrientro dalle aree della Cina interessate dall'epidemia».
    «In presenza dei sintomi, di cui alla definizione di caso da
    parte dell'Oms - puntualizza la task force della Regione Toscana
    -, viene avviato il percorso sanitario previsto per i casi sospetti. In tutti i casi, il Dipartimento di prevenzione propone e favorisce l'adozione della permanenza volontaria, fiduciaria, a domicilio, fino al completamento dei 14 giorni, misura che peraltro risulta attuata volontariamente da molti
    cittadini provenienti da queste aree».

  • Oms: c’è finesta di opportunità per sconfiggere il coronavirus

    «Abbiamo una finestra di opportunità per sconfiggere il coronavirus, visto che i casi fuori dalla Cina non sono più di 390. Dobbiamo sfruttare questa occasione ora». Lo ha detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nella sua conferenza stampa quotidiana, insistendo sulla necessità di una cooperazione globale contro
    l'epidemia.

  • Cina, primo vaccino in fase di test

    La Cina ha cominciato la sperimentazione sugli animali di un primo possibile vaccino contro il nuovo coronavirus 2019-nCoV. Lo ha reso noto oggi il portale locale yicai.com, citando varie fonti del Centro cinese
    per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC).

    Il vaccino, basato su molecole di RNA messaggero (mRNA), è
    stato sviluppato in collaborazione tra la Scuola di Medicina
    della Tongji University, la società Stermirna Therapeutics Co.
    Ltd., entrambe con sede a Shanghai, e il CDC cinese. Secondo il
    portale yicai.com, alcuni campioni di questo vaccino sono stati
    iniettati ieri in oltre 100 cavie.

    La fase di sperimentazione di un possibile vaccino sugli animali è cominciata a sole due settimane dall'isolamento da parte del CDC del primo ceppo del nuovo coronavirus, avvenuto il 24 gennaio. Un funzionario del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie ha avvertito però che i test condotti sugli animali avvengono in una fase molto precoce dello sviluppo di un vaccino e che ancora molti passi dovranno essere compiuti prima che questo sia pronto per la somministrazione agli esseri
    umani.

  • Nissan sospende la produzione nell’impianto giapponese

    Si tratta della prima volta dalla deflagrazione del virus in cui uno stabilimento in Giappone è costretto a interrompere le attività produttive. Molte delle fabbriche a Pechino, Shanghai e altre città cinesi hanno
    riaperto lunedì dopo la pausa del Capodanno cinese, ma gli analisti anticipano un periodo abbastanza lungo prima di fare ordine nei loro inventari. La casa giapponese aveva già annunciato i ritardi nella riapertura dei quattro impianti che gestisce in Cina a non prima di giovedì.


  • Coronavirus: movimentate 10.552 tonnellate di materiali medici

    Alla serata di sabato 8 febbraio, le imprese postali e delle consegne espresse cinesi, che oggi riprendono le proprie attività, avevano movimentato 10.552 tonnellate di materiali per la prevenzione e il
    contenimento della polmonite da nuovo coronavirus. Lo dimostrano
    alcuni dati ufficiali diffusi dallo State Post Bureau, le poste
    statali cinesi.

    Un totale di 47,51 milioni di pacchi è stato spedito in 3.331
    viaggi su strada e 120 viaggi aerei, alleggerendo di fatto la
    pressione sui trasporti del Paese. Le poste statali hanno coordinato i principali operatori cinesi del comparto delle consegne espresse per istituire «canali diretti» in Cina e all'estero allo scopo di spedire i
    materiali e le attrezzature sanitarie necessarie per contenere
    al più presto l'epidemia.

    Per soddisfare la notevole e urgente domanda di trasporto di
    forniture mediche, lo State Post Bureau ha mobilitato le imprese
    postali e i corrieri, per ottimizzare le reti logistiche, inaugurando sei rotte aeree cargo a livello nazionale per collegare la città-focolaio di Wuhan con numerosi centri logistici come Pechino, Guangzhou, Hangzhou e Weifang. Secondo le poste statali cinesi, sono state inoltre istituite
    due rotte aeree cargo internazionali che collegano Incheon con
    Pechino e Tokyo con Wuhan.

  • Metro Pechino, migliorata disinfezione

    Gli operatori della metropolitana e degli autobus di Pechino oggi hanno comunicato che aumenteranno la frequenza di partenza degli autobus e dei treni della metropolitana, limiteranno il numero di passeggeri
    durante le ore di punta e miglioreranno la disinfezione per arginare il nuovo focolaio di polmonite da coronavirus.

    Le ultime decisioni della metropolitana di Pechino, dalla
    Pechino MTR Corporation e dal trasporto pubblico di Pechino sono
    arrivate mentre la città di oltre 20 milioni di abitanti ha
    anticipato l'aumento dei flussi di passeggeri a oggi e mentre le
    aziende ed i commerci riprendono l'attività lavorativa.
    In risposta, il trasporto pubblico di Pechino, che gestisce
    le flotte di autobus della città, ha aperto linee di transito
    speciali vicino alle stazioni ferroviarie e ha aumentato la
    frequenza di partenza degli autobus con un più alto numero di
    corse, per evitare l'affollamento.

    La compagnia di autobus ha anche assegnato personale per la disinfezione di 22.716 autobus, taxi e tram ogni giorno.

  • Controlli in aeroporti italiani sui voli da Roma

    Ai passeggeri in arrivo negli aeroporti italiani con un volo da Roma verranno applicate le procedure sanitarie per prevenire il contagio del coronavirus, già in vigore per i voli internazionali. La misura è stata
    decisa dal Comitato operativo della Protezione Civile per risolvere un problema: chi arriva a Roma con un volo internazionale e poi prosegue per una destinazione italiana, rimanendo di fatto nell'area transiti dell'aeroporto di Fiumicino, non viene sottoposto ai controlli.

    A Fiumicino, infatti, i controlli con i termoscanner, vengono effettuati all'uscita dei terminal. Ma se qualcuno, ad esempio, arriva da Parigi e prosegue con un volo minterno per Lamezia Terme, resta nell'area transiti senza passare per le uscite. E, dunque, non viene controllato fino al suo arrivo in Calabria, dove risulta però proveniente con un
    volo da Roma e non dall'estero. Per ovviare a questo problema si è dunque deciso di estendere le verifiche negli altri aeroporti italiani anche a tutti i voli che arrivano da Roma. Nessuna disposizione analoga, invece, è
    stata al momento disposta per tutti gli altri voli che collegano tra loro il resto delle città italiane.

  • Foxconn potrebbe spostare la produzione dalla Cina

    Foxconn, uno dei principali assemblatori di iPhone, potrebbe spostare la sua produzione in India a seguito della difficoltà di continuarla nelle sue
    fabbriche in Cina per il coronavirus. È quanto suggerisce
    l'analista Ming Chi Kuo, esperto di notizie riguardanti l'azienda di Cupertino, in una nota visionata dal sito AppleInsider. Kuo ritiene che il sito Zhengzhou sia il più critico per l'iPhone, in quanto responsabile della maggior parte degli assemblaggi di iPhone 11 e iPhone 11 Pro.

    L'impianto di Shenzhen, invece, dovrebbe riprendere la produzione degli iPhone 2020 e la forza lavoro attiva sarebbe solo del 60%. La fabbrica di Pegatron a Kushan, infine, dovrà produrre gli iPhone più economici, il cui lancio è previsto a in primavera, ma al momento la data di riapertura è stata posticipata. Proprio per questi motivi, Foxconn si sta muovendo
    per aumentare la produzione degli iPhone negli stabilimenti in
    India.

    Nel corso della conferenza sui risultati finanziari di fine gennaio, il Ceo di Apple Tim Cook ha spiegato che la società «sta raccogliendo molti dati e monitorando la situazione da vicino». Cook ha anche sollevato l'esistenza di «piani alternativi di approvvigionamento e di emergenza».

  • Xi: la situazione resta molto grave

    La situazione al momento «resta molto grave»: lo ha detto il presidente Xi Jinping visitando nel pomeriggio il Ditan Hospital di Pechino, struttura sanitaria dedicata alla cura della polmonite dal coronavirus 2019-nCoV, aggiungendo tuttavia che la Cina «può certamente centrare una vittoria piena nella lotta al nuovo coronavirus», secondo quanto riferisce la Xinhua. L’ispezione è la prima uscita pubblica del presidente da quella nello Yunnan del 19-22 gennaio e dall’apparizione pubblica del 5 febbraio per ricevere a Pechino il premier cambogiano Hun Sen.

  • Palazzo Chigi: confermate misure di massima precauzione

    «Il Governo continuerà a perseguire una linea di massima precauzione con l’obiettivo prioritario di assicurare la tutela della salute di tutti i cittadini, come fatto fino ad ora con tutte le misure già assunte». Così una nota di palazzo Chigi al termine dell’incontro interministeriale, presieduto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per un aggiornamento sul rischio sanitario collegato al coronavirus e su tutte le varie implicazioni legate all’emergenza, specie sul fronte economico e turistico. Il Governo ha avviato, inoltre, una istruttoria per l’adozione di misure di contenimento degli effetti negativi dell’emergenza sul nostro sistema economico e produttivo.

  • La Cina “avverte” l’Italia: speriamo non prenda misure eccessive

    «Speriamo che l'Italia possa valutare la situazione in modo obiettivo, razionale e basato sulla scienza, rispettare le raccomandazioni autorevoli e professionali dell'Oms e astenersi dall'adottare misure eccessive». Così, nel briefing online con i media, il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang, ad una domanda su possibili incomprensioni tra Italia e Cina sulla chiusura dei voli diretti decisa da Roma. «Dopo lo scoppio dell'epidemia, la Cina ha adottato le misure di prevenzione e controllo più
    complete e rigorose, molte delle quali superano di gran lunga le raccomandazioni dell'Oms e ciò che il Regolamento sanitario internazionale ha richiesto», ha aggiunto Geng. L'Organizzazione mondiale della sanità «ha ripetutamente affermato che non raccomanda di imporre restrizioni sui viaggi e sul commercio alla Cina». Inoltre, ha aggiunto Geng, «abbiamo anche visto che in questi giorni molti personaggi politici e amici di ogni estrazione sociale in Italia hanno espresso il loro sostegno agli sforzi della Cina contro l'epidemia, che continuerà a rafforzare la sua cooperazione con l'Oms e altri Paesi, tra cui l'Italia, in modo aperto e trasparente modi per affrontare congiuntamente l'epidemia e salvaguardare la sicurezza sanitaria regionale e globale».

  • Salgono a 135 i casi di contagio a bordo della nave da crociera isolata in Giappone. A bordo anche 35 italiani

    Aumentano i casi di contagio del coronavirus a bordo della Diamond Princess, la nave da crociera isolata nella baia di Yokohama, in Giappone con a bordo anche 35 italiani. Secondo gli ultimi dati, diffusi dalla Cnn, i nuovi contagi sarebbero 65, portando il totale complessivo a 135 casi.

  • Spallanzani: negativi test sui bambini trasferiti dalla Cecchignola

    «I bambini provenienti dalla Città Militare della Cecchignola sono senza febbre e in buone condizioni generali. Il primo test è risultato negativo per la ricerca del nuovo coronavirus. Nella eventualità di una seconda negatività, nel pomeriggio di oggi, il nucleo familiare, unitamente alla donna sempre proveniente dalla Città Militare e negativa al doppio test, farà ritorno alla Cecchignola. Il trasferimento avverrà con un mezzo dell'Ares 118 e d'intesa con l'Autorità sanitaria militare». A comunicarlo è il bollettino giornaliero dell’Istituto Spallanzani di Roma, dove resta in prognosi riservata e in terapia intensiva la coppia di cittadini cinesi di Wuhan ricoverati da diversi giorni, mentre è in buone condizioni il giovane italiano.

  • Anche Amazon e Sony danno forfait al World mobile congress di Barcellona


    Anche l'americana Amazon e la giapponese Sony saranno assenti al World mobile congress di Barcellona dedicato alla telefonia mobile. già Ericsson ed Lg hanno annunciato nei giorni scorsi che non parteciperanno. «In seguito al diffondersi dell'epidemia di coronavirus, Amazon non parteciperà al Mobile World Congress 2020 che si tiene dal 24 al 27 febbraio a Barcellona», ha indicato il gruppo in una nota.

  • Volkswagen rinvia la riapertura degli stabilimenti cinesi


    Il gruppo Volkswagen posticipa la riapertura dei suoi stabilimenti in Cina poiché il bilancio delle vittime del coronavirus continua a salire. Saic Volkswagen, una joint venture tra la casa automobilistica tedesca e Saic Motor Corp, e Faw-Volkswagen, una joint venture tra Faw Group e Volkswagen, dovrebbero riprendere la produzione in tutti i loro stabilimenti in Cina entro l' inizio della prossima settimana al massimo, ha dichiarato la società. «La fattibilità della ripresa della produzione di ogni impianto viene controllata individualmente, portando a riavvii diversificati nei prossimi giorni», ha detto Volkswagen, aggiungendo che «gli stabilimenti Faw-Volkswagen prevedono di riprendere entro la settimana, la maggior parte degli impianti Saic Volkswagen inizierà entro il 17 febbraio».

  • Italiano senza febbre, prosegue la terapia

    «I bambini provenienti dalla Città Militare della Cecchignola sono senza febbre e in buone condizioni generali. Il primo test è risultato negativo per la ricerca del nuovo coronavirus». Lo rende noto lo Spallanzani nel suo bollettino quotidiano. «Nella eventualità di una seconda negatività, nel pomeriggio di oggi, il nucleo familiare, unitamente alla donna, sempre proveniente dalla Città Militare e negativa al doppio test, farà ritorno alla Cecchignola. Il trasferimento avverrà con un mezzo dell’Ares 118 e d’intesa con l’Autorità sanitaria militare. Anche «il cittadino italiano, trasferito giorni fa dalla struttura dedicata della Città Militare della Cecchignola e con infezione confermata da nuovo coronavirus, è in buone condizioni generali e senza febbre», scrive lo Spallanzani nel suo bollettino quotidiano. «Il paziente continua la terapia antivirale».

  • Gran Bretagna: altri 4 contagiati, salgono a 8

    Altre quattro persone sono state trovate positive al coronavirus in Inghilterra portando ad 8 le persone contagiate. Lo riporta la Bbc citando il professor Chris Whitty, chief medical officer for England, che ha spiegato che tutte le persone affette dal nuovo virus sono «entrate in contatto con il primo infetto britannico che si era ammalato in Francia». Qui, in particolare in Alta Savoia, ci sono ancora cinque britannici contagiati a causa di contatti con un altro turista che l'aveva contratto a Singapore.

  • Conte presiede la riunione interministeriale a Palazzo Chigi

    È iniziata a Palazzo Chigi la riunione interministeriale sul coronavirus. Presiede il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, presenti il capo della Protezione civile Angelo Borrelli e i ministri della Salute, Roberto Speranza, degli Esteri, Luigi Di Maio, dell’Economia, Roberto Gualtieri, della Difesa, Lorenzo Guerini e dei Beni culturali, Dario Franceschini. Partecipa alla riunione anche il vice ministro dell’Interno Vito Crimi.

  • Xi con mascherina si misura la temperatura

    Il presidente cinese Xi Jinping, con indosso la mascherina protettiva, si sottopone per la prima volta in pubblico alla misurazione della temperatura corporea: è accaduto nel pomeriggio in un’ispezione a un centro di prevenzione e controllo nella comunità di Anhuali, nel distretto di Chaoyang, a Pechino. Xi, riferisce la Xinhua, «ha chiesto informazioni su prevenzione e controllo dell’epidemia al suo livello primario e necessità relative alle forniture primarie». In base a un breve video e alle foto diffuse, il presidente si è poi intrattenuto e ha salutato alcuni lavoratori della comunità.

  • Cina, saliti a 27 gli stranieri contagiati

    Sono saliti a 27 gli stranieri in Cina risultati positivi al coronavirus, nel conteggio fatto dalle autorità locali alle 8:00. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang nel briefing online con i media, secondo cui 3 sono stati ricoverati e dimessi, due sono deceduti (un cittadino americano e uno giapponese) e 22 sono i casi di trattamento in isolamento.

  • Il Regno Unito: coronavirus minaccia seria e imminente per la salute pubblica

    La Gran Bretagna dichiara che il coronavirus è una minaccia seria e imminente per la salute pubblica, un passo che offre al governo ulteriori poteri per combattere la diffusione del virus. Nel Regno Unito al momento ci sono quattro persone contagiate, mentre altri cinque britannici sono ricoverati in Alta Savoia dove si trovavano in vacanza e sono stati infettati dal virus cinese a causa di contatti con un altro turista che l’aveva contratto a Singapore.

  • Cina: a gennaio inflazione +5,4%, boom alimentari per effetto coronavirus

    A gennaio l’inflazione in Cina sale al massimo livello da più di otto anni, trainata dall’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari legato alle drastiche misure prese per arginare l’epidemia di coronavirus. I prezzi al consumo sono infatti aumentati del 5,4% su anno, record dalla fine del 2011, come ha dichiarato l’istituto nazionale di statistica. Si è registrato un balzo dei prezzi degli alimentari del 20,6% rispetto a gennaio 2019. I prezzi della carne suina, la carne più consumata nel Paese, sono più che raddoppiati (+ 116%).

    L’inflazione in Cina era già aumentata negli ultimi mesi a causa dell’incremento dei prezzi della carne di maiale dovuto a un’offerta limitata. Inoltre un picco tradizionale nei consumi prima delle tradizionali vacanze di Capodanno, iniziate il 24 gennaio, potrebbe aver aggravato il problema. Ma soprattutto «l’aumento dei prezzi al consumo da un anno all'altro, oltre ai fattori legati alle festività del nuovo anno, è stato influenzato dall'epidemia di coronavirus», ha insistito l’istituto di statistica in un comunicato stampa. La Cina ha adottato misure drastiche dal 23 gennaio scorso per arginare la diffusione dell'epidemia di polmonite virale: la provincia di Hubei è stata tagliata fuori dal mondo, ci sono blocchi stradali onnipresenti, numerose restrizioni di movimento e il confinamento delle popolazioni di città intere.

  • Sessanta nuovi casi sulla Diamond Princess

    Sarebbero 60 i nuovi casi di coronavirus rilevati sulla Diamond Princess, la nave da crociera ferma nella baia di Yokohama, in Giappone: i contagi, riporta la tv commerciale TBS citando fonti non meglio precisate, sarebbero così saliti a 130. A bordo ci sono ancora quasi 3.700 persone, tra cui 35 italiani, di cui 25 membri dell’equipaggio, incluso il comandante Gennaro Arma. Con l’aumento delle persone contagiate sulla nave Diamond Princess, bloccata nella baia di Yokohama, gli esperti medici avvertono sul rischio concreto di diffusione del corona virus a causa degli spazi confinati in cui sono costretti i passeggeri. L'agente patogeno può infatti trasmettersi tramite accessi di tosse, e con un semplice starnuto a un metro di distanza dalla persona infetta.

    «La vicinanza eccessiva tra gli individui a bordo della nave incrementa enormemente il rischio di infezione», ha raccontato all'agenzia Kyodo, Yasuhiro Kanatani, professore ed esperto di salute pubblica della Tokai University. A differenza delle cabine degli aerei, dove l’aria passa attraverso filtri che consentono la rimozione di virus e germi, dicono gli esperti, sulle navi l’aria condizionata entra in ricircolo nella cabine, il luogo dove gli ospiti sono costretti a trascorrere gran parte della giornata. I media nipponici raccontano che fino all’inizio della scorsa settimana i passeggeri a bordo potevano muoversi liberamente sulla nave, visitando il teatro, il casinò, la palestra e i ristoranti. Da mercoledì, invece, tutti i pasti vengono consegnati nelle cabine.

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