Svizzera, sì alla legge anti omofobia: punita come il razzismo

Chi discrimina pubblicamente qualcuno per il suo orientamento sessuale può essere condannato a una pena detentiva fino a 3 anni
Svizzera sì alla legge anti omofobia punita come il razzismo

La Svizzera ha votato l’approvazione di una legislazione a tutela dei diritti Lgtbq. A differenza di molti altri vicini Paesi dell'Europa occidentale (come Belgio, Germania, Francia, Irlanda e Regno Unito), la Svizzera non aveva una legge che proteggesse, in particolare, le persone omosessuali dalla discriminazione o dall'odio. Nel dicembre 2018, il Governo aveva approvato una legge per colmare questa lacuna. Ma un'alleanza di partiti di destra, tra cui la conservatrice Unione Democratica Federale (EDU) e la nazionalista Unione Democratica di Centro (SVP), si è opposta alla legge e ha chiesto un referendum per impedirne l'entrata in vigore.

Secondo la campagna dell'EDU, la legge antidiscriminazione sarebbe una «violazione della libertà di parola». Su volantini e poster, gli oppositori l’hanno definita una clausola «bavaglio» che limiterebbe la libertà di parola e degraderebbe le persone gay e bisessuali a una «minoranza debole bisognosa di protezione».

Ma gli elettori svizzeri hanno dato il loro sostegno alla norma, un’estensione della legislazione antirazzista che riguarda l'orientamento sessuale, demolendo le critiche che sostenevano che potesse trattarsi di una violazione della libertà di parola. Il 63,1% ha votato a favore dell'ampliamento della legge antidiscriminazione, anche se i risultati hanno rivelato le divisioni interne allo stato: nei cantoni di lingua tedesca di Svitto, Uri e Appenzell-Innerrhoden, la maggioranza propendeva per il blocco della legge. Nel Vaud di lingua francese, al contrario, la legge è stata approvata dall’80% dei votanti.

In base alla nuova legge, coloro che «degradano o discriminano pubblicamente» gli altri sulla base del loro orientamento sessuale, ad esempio negando l'ingresso delle coppie dello stesso sesso in un locale notturno, potrebbero essere condannati a una pena detentiva fino a tre anni. La legge, però, non vale sulle conversazioni private, come quelle tra amici o familiari.

LOS, associazione che rappresenta le donne lesbiche, bisessuali e queer svizzere, ha accolto con favore il risultato del referendum. «Abbiamo vinto, eccome! Prossima fermata: il matrimonio omosessuale». La Svizzera e l'Italia sono gli ultimi due paesi dell'Europa occidentale in cui il matrimonio gay non è legale: entrambe offrono alle coppie dello stesso sesso l'opzione delle unioni civili ma non del matrimonio ordinario. In Italia, il 24 ottobre 2019, la proposta di legge «in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere» è approdata in commissione Giustizia grazie ad Alessandro Zan, deputato Pd. Ma il Governo non l'ha ancora trasformata in legge.

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