Italia prima in cultura: uno stimolo per investire

Italia prima in cultura: uno stimolo per investire

Qualche giorno fa, su Twitter, The Spectator ha pubblicato la classifica delle nazioni più influenti al mondo nel settore della cultura nel 2019. Al primo posto, c’è l’Italia, seguita da Francia, Spagna, Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Brasile. La notizia è passata quasi sotto silenzio. Forse perché troppo spesso siamo inclini a stigmatizzare i tanti difetti del nostro Paese, incapaci però di valorizzarne le eccellenze. Eppure, la short list di The Spectator ci rivela un dato che sovente siamo portati a dimenticare. Nonostante i giudizi di tanti osservatori «apocalittici», ancora oggi esiste un’Italia che riesce a imporsi a livello internazionale. È l’Italia della cultura, appunto. Un comparto non sostenuto adeguatamente dallo Stato dal punto di vista economico (anche se non mancano i segnali di un’inversione di tendenza, grazie all’azione del Ministro Franceschini).

È l’Italia che prova a resistere. Quella dei grandi musei e dei siti archeologici, ma anche quella di molte realtà periferiche. L’Italia dell’arte, dell’architettura, del cinema, del teatro, del design, della moda, del food, delle scienze. L’Italia che parla al mondo attraverso il patrimonio storico. E anche l’Italia radicata nel nostro tempo, impegnata a saldare saperi umanistici e tecnologie. Infine, è l’Italia di tanti talenti creativi, i quali, in maniera più o meno consapevole, sembrano dimostrare la perenne attualità dell’articolo 9 della nostra Costituzione, che pone la cultura tra i principi fondamentali della Repubblica. Cultura intesa come senso critico, come spazio di democrazia, come strumento per sfidare la concretezza del presente, per comprendere i fenomeni e leggere i cambiamenti in atto. Chi oggi è al governo dovrebbe prendere la graduatoria di The Spectatorcome uno stimolo a investire maggiormente e con più coraggio nel settore della cultura, promuovendone lo sviluppo e la diffusione. Ecco la sfida politica più ambiziosa e visionaria.

8 febbraio 2020, 20:39 - modifica il 8 febbraio 2020 | 20:39

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