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Tenuta di Arceno: il Chianti Classico a stelle e strisce

Una delle aziende vitivinicole più prestigiose di Toscana nelle mani della Jackson Family Wines. Che punta sulla filosofia dei microcru capaci di esaltare al meglio il vitigno principe della tenuta, il Sangiovese
Tenuta di Arceno il Chianti Classico a stelle e strisce

Tenuta di Arceno: il Chianti d'alta qualità 

Ci sono i piccoli vignaioli che coltivano le proprie viti e custodiscono la biodiversità e l’autenticità della terra. E poi ci sono le grandi potenze che, troppo spesso facilmente giudicate, in realtà possono fare lo stesso. Questo perché si pensa ancora che “piccolo” sia sempre sinonimo di “buono” e che “grande” faccia rima solo con quantità e standardizzazione. Invece così non è, o meglio non sempre. Tenuta di Arceno ne è l’esempio: acquistata dal californiano Jess Jackson e dalla moglie Barbara Banke nel 1994, la tenuta è indubbiamente una delle più prestigiose del Chianti Classico. Siamo nel cuore di una delle più vocate e apprezzate zone vitivinicole italiane, a Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena, 1000 ettari di cui 90 a vigneto e 50 a uliveti facenti parte della Jackson Family Wines: una collezione di aziende vinicole che produce vino in diversi paesi nel mondo dal Nord America al Cile, passando per la Francia e fino al Sud Africa e all’Australia. 

Poteva mancare l’Italia? No di certo, ma perchè proprio in Toscana? Le altitudini variabili tra i 300 e i 500 metri, le diverse esposizioni, i 10 diversi microclimi, la grande diversità dei suoli (12 tipologie) la cui composizione è variegata e costituita da roccia sulle altitudini più elevate e da sabbia, argilla, arenaria in prossimità degli argini fluviali. In un’unica parola: terroir. Un terroir che ha colpito gli enologi Pierre Seillan e Lawrence Cronin, e che permette loro di realizzare vini minuziosi agli antipodi dell’uniformità ma pregni di identità. Un lavoro certosino lungo una suddivisione di 63 aree, tutti microcru cioè sezioni piccole del vigneto scelte in base al terroir in grado di esaltare il vitigno principe della tenuta che è il Sangiovese, oltre alle varietà bordolesi come Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot.

Ne derivano tre vini DOCG tra cui spicca il Sangiovese in purezza Strada al Sasso, prestigioso, armonico e profondo rappresentante della Tenuta Arceno,  le cui uve provengono da un unico vigneto prescelto, e tre IGT Supertuscan, di prestigio ineguagliabile: il Fauno di Arcanum, Valadorna e Arcanum, quest’ultimo nella versione 2011 di raro pregio con il Cabernet Franc preponderante (77%, oltre che 14% Merlot, 7% Cabernet Sauvignon, 2% Petit Verdot), un vino speziato ed ammaliante con sentori di rabarbaro, carnoso e vibrante giocando tra la ciliegia e la prugna, longevo con grandi aspettative di invecchiamento.

Quando poi si apprende che sono 15 le foreste selezionate (14 francesi e 1 tedesca) per la produzione delle barriques in cui far maturare e affinare i vini, tutte di proprietà, è inutile sottolineare della potenza di questa realtà. Potenza che, se dosata e gestita con criterio e know-how, può solo valorizzare il mondo vinicolo tutto, oltre che regalare grandi bevute…