Ci sono anche i manifesti pubblicitari, che sono arte ed equilibrio. I triestini Marcello Dudovich e Leopoldo Metlicovitz, Adolf Hohenstein e il romano Gino Boccasile hanno dovuto inscenare il rischio, la sfortuna, senza però dirlo apertamente. Piuttosto, dovevano rassicurare, così da incoraggiare a firmare una polizza a copertura dell’incertezza.

La mostra è intitolata “Un mare di rischi”, sottotitolo “tra pirati, scommesse e mercanti”, ed è una finestra aperta sulle origini e la storia dell’assicurazione, con particolare attenzione al mare, essendo allestita dal Galata Museo del Mare di Genova (sino al 29 marzo, Saletta dell’Arte al primo piano).  E’ firmata dalla Fondazione Mansutti, con l’Associazione Promotori Musei del Mare e il Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, e si dipana in sette vetrine con libri antichi, polizze e azioni di compagnie assicurative italiane e straniere. Accanto al percorso storico-documentario si affianca un filone di carattere storico-artistico costituito da un pannello di circa una trentina di targhe-incendio e da una galleria di 26 tra i più significativi manifesti pubblicitari proveniente dalla collezione della Fondazione Mansutti, che ne custodisce circa 400. 

La prima polizza genovese, datata 1343

 

Il percorso

La prima parte dell’esposizione è incentrata sulla figura del mercante medievale e sulle prime forme di assicurazione marittima. Il pezzo forte è la prima polizza di assicurazione giunta sino a noi, datata 1343 e custodita presso l'Archivio di Stato di Genova.

Si procede con un focus sulla spinosa questione dell'usura, sulla cui moralità hanno discusso teologi e canonisti del Tre e Quattrocento, tra cui San Bernardino da Siena e il tedesco Konrad Summenhart. Si riflette anche sui contratti assicurativi sulla vita degli schiavi, paragonabili non tanto a un'assicurazione sulla vita in senso moderno quanto piuttosto a un contratto su un tipo di merce.

C’è spazio anche per la legislazione e la storia del diritto delle assicurazioni. La rassegna propone, tra l’altro, i celebri trattati dei genovesi Casaregi e Della Torre e la splendida edizione veneziana del 1549 del Libro del Consolato de’ marinari. Un altro tema fondamentale dello sviluppo assicurativo, poi, è legato agli studi sul calcolo della probabilità e a quelli di matematica attuariale, come l’Ars conjectandi di Jakob Bernouilli, pubblicato postumo a Basilea nel 1713.

Le prime compagnie           

Segue infine la sezione dedicata alla nascita delle prime compagnie: dai Lloyd's di Londra arrivando ai più antichi istituti assicurativi in Italia, a cominciare dal 1825 con la fondazione della Milano Assicurazioni, seguita nel 1828 dalla Reale Mutua di Torino e nel 1831 dalle Generali di Trieste. A chiudere l'esposizione documentaria la polizza r.c.a. intestata alla diva Marilyn Monroe.

Accanto alla sezione storico-documentaria si affianca un percorso costituito da un pannello di targhe-incendio ottocentesche e da una galleria di manifesti pubblicitari, stampati per conto di compagnie italiane e straniere a partire dall'ultimo ventennio dell’Ottocento fino agli anni Settanta del Novecento.

Da sapere

 “Un Mare di rischi” è corredata da catalogo, edito da De Ferrari e in vendita presso il bookshop del Museo. La mostra è inclusa nel biglietto d’ingresso e visitabile negli orari museali: fino a febbraio da martedì a venerdì dalle 10 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19.30. Da marzo tutti i giorni dalle 10 alle 19.30.

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