CONDOVE. Nonostante duemila correntisti all'attivo, dopo 27 anni di attività la filiale Intesa Sanpaolo di Condove chiuderà i battenti il prossimo 21 marzo: inserita dai vertici dell'istituto tra gli oltre mille sportelli da tagliare in tutta Italia entro due anni. Un destino a cui il sindaco Jacopo Suppo non vuole arrendersi, a tutela dei suoi concittadini-risparmiatori ma anche per «evitare l'impoverimento del territorio». Tanto che, stamattina, venerdì 7 febbraio, ha indirizzato al numero uno di Intesa, Carlo Messina, una dura lettera in cui esprime «il disappunto e la contrarietà dell'amministrazione comunale per questa scelta che ha delle ricadute sociali, oltre che economiche, che la proprietà di Intesa non può non considerare».

«Spero in un cambio di rotta»

Sostenuto anche dai primi cittadini dei paesi limitrofi, Gian Andrea Torasso (Caprie) e Fabrizio Borgesa (Chiusa San Michele), il sindaco di Condove spera in un cambio di rotta che permetta di salvaguardare lo sportello a due passi dal municipio, della cui soppressione è stato informato mercoledì mattina. Suppo si rende disponibile ad agevolare Intesa Sanpaolo nella ricerca di «soluzioni alternative alla chiusura, anche in via sperimentale - spiega -: dalla riduzione d'orario all'installazione di bancomat di ultima generazione».
Per non lasciare nulla d'intentato il giovane sindaco è comunque pronto a dar battaglia. Coinvolgendo consiglieri regionali, unioni dei Comuni e Uncem su un tema che accomuna tante piccole realtà piemontesi: Abbandonare i territori è una scelta destinata ad aumentare distanza e diffidenza che i cittadini hanno nei confronti del mondo bancario. Un pessimo segnale - incalza Suppo -: i fatturati miliardari sono figli anche del rapporto con cittadini e imprese e stridono con la scelta di abbandonare il territorio».

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