TORINO. Maurizio Sarri, ha visto Sanremo?
«No, non l’ho visto. Mi sono rilassato con un film, però mi hanno detto che Georgina è stata bravissima…».

Ronaldo è rimasto al Festival fino alle ore piccole. Questo può incidere sulla sua presenza a Verona, considerando che insegue la decima partita di fila in gol?
«Ha riposato le ore giuste, non ho alcun tipo di dubbio. Si presenterà in buonissime condizioni per l’allenamento, come sempre da quando il ginocchio non dà più fastidio».

Sanremo, Sarri: "Non ho guardato, ma mi han detto che Giorgina è stata brava"

Domani sera giocate in trasferta sul campo di una squadra che sogna l’Europa ed è neopromossa solo sulla carta. Come si approccia?
«La consistenza dell’avversario è palese: il Verona sta facendo una grande stagione con un allenatore di alto livello. È una squadra pericolosissima per ritmo, aggressività e intensità. Deve essere chiaro a tutti: sarà una partita difficile e servirà un approccio di buon livello. Abbiamo visto il Verona che ha fatto mercoledì a Roma con la Lazio: quello è lo standard suo, non lo straordinario».

Considerate le caratteristiche del Verona, sarà possibile vedere il tridente?
«Sì. Avere un centravanti che viene via apre la loro difesa, ma averne uno che attacca la profondità serve anche. Dobbiamo scegliere tra una delle sue ipotesi».

Juve, Sarri: "Il Verona sta facendo bene, sarà una partita difficile"

Questa sera rischia di bestemmiare di nuovo per tenere fuori uno come Dybala?
«Sono bipolare. Mi chiudo nel mio ufficio e prendo le decisioni, poi esco e mi dimentico di essere l’allenatore…».

Questa Juve è pronta a giocare con il tridente fisso?
«La squadra è pronta ad interpretare il modulo con i giocatori che danno le migliori garanzie. Il 4-3-3 con Douglas Costa fuori uso era più difficile, ora è diverso. Poi possiamo tornare al 4-3-1-2 perché possiamo fare entrambi i moduli».

Lei chiede più gol ai suoi centrocampisti?
«Possiamo farne anche a meno, visto quanto segnano gli attaccanti. Abbiamo abbastanza segnato con i difensori, meno con centrocampisti: possiamo e dobbiamo migliorare. Lavoriamo su due ragazzi che storicamente non mai segnato molto e quindi ci vuole un po’ di pazienza».

Rabiot le da più certezze di Matuidi?
«È in crescita e ha un buon momento, ma non ci scordiamo Matuidi e le sue caratteristiche. Blaise torna utile sulla lunga distanza, mentre ora bisogna dare continuità a Rabiot».

Come sta Chiellini?
«Siamo nei tempi previsti dopo l’intervento. Giorgio alterna lavoro individuale a quelli collettivi: averlo in gruppo è qualcosa d’importante per noi. Bisogna ascoltare lui per capire quando può giocare: è clinicamente guarito, ora contano solo le sue sensazioni».

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