I am a mermaid • Alice Rosati

Inaugura oggi alla Galerie Charredeau di Parigi la mostra fotografica “I am a mermaid” dell'artista Alice Rosati, emanazione dell'omonimo libro pubblicato da Kahl Editions
I am a mermaid • Alice Rosati

“The mermaid surpasses the identity of a fantastic marine creature, because it is mainly disappearance that she is seeking at any price”

Léa Chauvel-Lévy

C'è tempo fino al 17 febbraio per recarsi alla Galerie Charredeau di Parigi e prender visione delle fotografie di Alice Rosati, fotografa e filmmaker, artista poliedrica italiana di base nella capitale francese.

Le immagini in mostra fanno parte della serie “I am a mermaid”, progetto che è stato raccolto nel libro omonimo recentemente pubblicato da Kahl Editions.

Il titolo è assertivo, sembra quasi un’affermazione di identità, eppure nulla è certo, non ci sono punti fermi a cui aggrapparsi nella lettura delle fotografie di Alice Rosati.

La protagonista è una figura misteriosa: il volto non è riconoscibile, il corpo è avvolto da un involucro in lamée dorato con coda da sirena.

Che si tratti di una versione contemporanea dell’affascinante creatura mitologica?

Siamo forse di fronte ad una seducente incantatrice, capace di muoversi con disinvoltura all’interno di non-luoghi, spesso sfarzosi, che potrebbero essere situati in qualsiasi parte del mondo?

Ancora una volta non c’è dato saperlo con certezza. Quello che possiamo fare, in quanto spettatori, è supporre, provare a immaginare, completare con le nostre interpretazioni una narrazione che si sviluppa per frammenti.

Questa impossibilità di definizione si acuisce quando scopriamo che le fotografie non sono state scattate da Alice ma ad anonimi estranei presenti sulla scena oppure in modalità di autoscatto. L'artista è colei che si cela dietro la maschera. É la sirena che stiamo fissando, è la performer che interagisce con lo spazio e con le persone, è la mente che progetta ogni fotografia, scegliendo accuratamente luoghi, pose, atmosfere.

Ecco cosa stiamo guardando, le tracce di una performance di cinque anni che vedono una sirena assumere forme sempre diverse per mettere in scena, talvolta con ironia, l'assurdità della realtà, la surrealtà delle molteplici esistenze che siamo chiamati a vivere, il senso di smarrimento che proviamo quando non riusciamo a trovare il nostro posto nel mondo.

Alice Rosati sperimenta con se stessa, col proprio corpo e noi con lei.

La sirena contemporanea siamo noi?

© Alice Rosati

© Alice Rosati

Il libro edito da Kahl Editions