21 gennaio 2020 - 16:30

Bruni Murzi, il sindaco chirurgo e il record dei 9mila bambini operati

È un «big» della cardiochirurgia pediatrica internazionale e dal 2017 è il primo cittadino di Forte dei Marmi, ma vuole continuare a aiutare i piccoli malati

di Marco Gasperetti

Bruni Murzi, il sindaco chirurgo e il record dei 9mila bambini operati
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Ha operato novemila bambini il dottor Bruno Murzi. E tra questi Silvia, la figlia adottiva. Adesso, dopo quarant’anni vissuti «a 100 all’ora» da cardiochirurgo pediatrico, tra i migliori d’Europa, ha deciso di togliersi, (ma non per sempre), il camice bianco da primario dell’Ospedale pediatrico apuano, una delle eccellenze della sanità italiana, per continuare la sua missione da volontario, nei paesi più poveri. Intanto veste la fascia tricolore da sindaco: a dir la verità, la indossa dal giugno del 2017 quando è stato eletto per la prima volta sindaco di Forte dei Marmi sostituendo il cugino Umberto Buratti, oggi parlamentare del Pd. Un piccolo comune, poco più di 7 mila abitanti in inverno, che d’estate diventa capitale della mondanità con nomi blasonati di politici, imprenditori, artisti, magnati. Poteri Forti? «Mai sentita la loro presenza, mai avuto pressioni», risponde Murzi, 67 anni, versiliese doc.

Di lui dicono che sia un uomo di cuore nell’accezione più ampia del termine. Certo, ancora oggi appare nelle classifiche dei big della cardiochirurgia pediatrica internazionale e i colleghi lo giudicano un innovatore, ma non c’è solo la medicina, perché Bruno è anche un uomo che guarda ai sentimenti. Come quando, nel 1997, all’ospedale di San Donato Milanese, i genitori di un piccolo cardiopatico Testimoni di Geova gli chiesero disperati di non usare sangue. Lui li guardo negli occhi. «Cercherò di farlo, ma se durante l’intervento il bambino dovesse rischiare la vita lo userò e questo voi lo dovete accettare». I genitori acconsentirono e non ci fu bisogno di usare il sangue. «Al termine dell’intervento eravamo sfiniti, ma anche contenti di aver fatto il nostro lavoro di medici senza rischi per il paziente e di aver cercato di rispettare la religione dei genitori», ricorda Murzi. Il «dottor sindaco» è anche tra i fondatori di una onlus, «Un Cuore un Mondo», che aiuta bambini in tutti i continenti.

«È stata ed è ancora oggi l’elemento logistico dell’Ospedale pediatrico apuano - spiega Murzi - perché molti bambini stranieri arrivano a Massa per farsi operare e molti sono i volontari che vanno in molti paesi, soprattutto del Terzo Mondo, a lavorare gratuitamente. E io, da chirurgo pensionato, vorrei continuare ad aiutare i bimbi in tutto il mondo. Ho già in mente missioni in Etiopia, Eritrea, Libia». Il super chirurgo dei piccoli cuori racconta di essersi commosso più volte. «Ho pianto - racconta - insieme ai genitori. Operare un bambino che non è in grado di capire chi sei e che cosa devi fare è qualcosa che ti entra nell’anima. Nel mio ospedale i tassi di mortalità sono stati più bassi (meno della metà, ndr) della media europea e ho avuto moltissime gioie. Ma ancora oggi ricordo i pochi momenti di disperazione. Perché poi alla fine si è sempre medici anche quando siamo sindaci. E soprattutto non dobbiamo dimenticare la nostra umanità».

Da primo cittadino Murzi ha cercato di portare in Comune l’organizzazione messa in pratica come primario . «Ho lavorato e sto lavorando ancora oggi - sottolinea - sulle responsabilità individuali. Se un infermiere lavora male lo chiama il procuratore repubblica, se un dirigente lavora male di solito non succede nulla e questo non è ammissibile. Ho visto però grande impegno e voglia di assumersi le giuste responsabilità».

Sul fronte politico Bruno Murzi rappresenta una lista civica: «Ne fanno parte - dice - persone che hanno appartenuto a ogni schieramento. Io arrivo dal Pd (con un passato nella Dc) ma non è importante l’appartenenza. È invece essenziale lavorare per i cittadini. Io ho rinunciato all’indennità da sindaco e i miei assessori hanno fatto lo stesso. I soldi vanno al sociale per aiutare la gente». E la famiglia? racconta: «Mia moglie Simona, biologa, è svizzera di Berna. Abbiamo due figli: Silvia, 34 anni, che lavora nel marketing per Armani e Michele 38. Anche lui è cardiochirurgo ma non infantile, opera gli adulti». Silvia, origini cinesi, è stata una paziente che Murzi ha operato e salvato quando aveva 9 anni. E poi, insieme alla moglie, ha deciso di adottare.

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