E così per Jannik Sinner sono arrivati due premi in un colpo solo: la prima vittoria in carriera in uno Slam, e i complimenti di Roger Federer. Per chiudere il match di primo turno a Melbourne contro Max Purcell, interrotto lunedì sul 7-6 6-2 4-4 , stanotte gli sono bastati 8 punti, quasi una formalità (6-4 il parziale dell’ultimo set, per un totale di 2 ore e 19 minuti di partita). Jan a 18 anni e 5 mesi diventa così il secondo azzurro più giovane a vincere un match nei quattro grandi tornei dopo Diego Nargiso, ma più della statistica gli fanno sicuramente piacere le lodi di un osservatore eccellente come SuperRog, con cui si era allenato alla vigilia. «Jannik in campo è uno spettacolo - dice Federer - e poi è un ragazzo d’oro, due aspetti che adoro. Quello che mi impressiona è che tra con la stessa potenza sia di diritto sia di rovescio, la qualità che ho visto in Felix Auger-Aliassime e in pochi altri giovani.

Australian Open, Federer elogia il talento italiano Sinner dopo essersi allenato con lui

Con il tempo e l’esperienza dovrà imparare quando è il caso di controllare i colpi e quando può lasciare andare il braccio, perché non puoi tirare tutto, non è immaginabile provare a spaccare sempre la palla. Ma ha anche un ottimo gioco di gambe considerata l’altezza. E come tutti quelli che coprono bene il campo è bravo sia quando attacca sia quando si difende». Una specie di diploma di laurea. «È bello sapere che Roger ha detto quelle cose - ha commentato Jannik - ma sono ancora giovane, c’è ancora tanto lavoro da fare». Più cauto Rafa Nadal: «Ci sono stati tanti giocatori che a 18 anni sembravano avere un grande futuro, e poi sono finiti nel dimenticatoio, ma non credo sarà il suo caso. È un  ragazzo umile, un gran lavoratore da quanto sento, e ha un buon carattere sul campo. Ha tutto per fare una grande carriera, deve solo circondarsi delle  persone giuste». Al prossimo turno gli tocca il tosto ungherese Marton Fucsovics, che ha eliminato l’altro Next Gen Denis Shapovalov e che spesso ha punito gli azzurri. Un pessimo cliente. «Non l’ho mai incontrato e non lo conosco, dovrò studiarlo un po’ insieme con il mio coach Riccardo Piatti».

E’ stata anche la giornata di Fabio Fognini, anche lui tornato per chiudere un match interrotto per pioggia, nel quale era sotto di due set contro Reilly Opleka, il pivot yankee di 2 metri e 7. Giocando una partita delle sue Fabio è riuscito a completare una fantastica rimonta, vincendo per 3-6 6-7 6-4 6-3 7-6 in 3 ore e 38 minuti complessivi. È stato un match nervoso, nel quale sia Fognini sia Opelka si sono scontrati con il giudice di sedia Carlos Bernardes. L’azzurro si è beccato un penalty point nel quinto set, ma invece di disunirsi come gli capitava in passato si è caricato ancora di più. È l’ottava volta che Fognini riesce a rimontare un match da due set di svantaggio , l’ultima nel 2017 in Coppa Davis contro Pella, e ora è uno dei 12 tennisti che sono riusciti nell’impresa in tutti e quattro gli Slam. Durissima una delle proteste di Opleka con Bernardes: «mi hai chiamato un warning al primo lancio di di racchette, lui l’avrà fatto già quattro volte, sei patetico…».

 Fabio Fognini

 (afp)

Per Fabio al prossimo turno c’è l’australiano Jordan Thompson. «Non mi piace giocare contro i grandi battiori - ha detto commentando la vittoria con Opelka - conta solo il servizio e io lo trovo molto noioso, ma temo che il tennis vada in questa direzione. Per fortuna io avrò già smesso…». 

Vittoria anche per Andreas Seppi, contro il giovane serbo Kecmanovic (6-4 6-4 7-6), e per Camila Giorgi ( 6-3 6-3 alla qualificata Lottner), fuori tutti gli altri azzurri. Lorenzo Sonego si è difeso con onore contro Nick Kyrgios (6-2 7-6 7-6) e altrettanto ha fatto Marco Cecchinato contro Sascha Zverev (6-4 7-6 6-3), Travaglia ha ceduto  6-4 6-3 6-4 al cileno Garin e Giustino ha incassato un 6-2 6-1 6-3 contro Raonic. Sconfitte anche per Jasmine Paolini, 7-5 6-4 contro la russa Blinkova, e per la debuttante Elisabetta Cocciaretto contro la ex n.1 Angelique Kerber ( 6-2 6-2). Fra i big esordo facile di Nadal (6-2 6-3 6-0 sul boliviano Delliene) e tonfo di Mara Sharapova, che battuta 6-3 6-4 dalla Vekic ora uscirà dalle prime 300 del mondo.   

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