scenari politici

Il M5S cambia le leve del comando: un consiglio ristretto per la nuova fase

Il leader Luigi Di Maio pensa a una rifondazione del Movimento da portare agli Stati generali di marzo

(IMAGO ECONOMICA)

1' di lettura

Un comitato per condividere successi e sconfitte. Una nuova guida per suddividere collegialmente le responsabilità e ridisegnare un nuovo Movimento. Sarebbe questa la sfida del leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio da portare agli Stati generali dei pentastellati in programma nel mese di marzo. Di Maio sa che ormai la galassia grillina è cambiata e per questo le diverse anime che oggi sono nel Movimento vanno coinvolte. Il leader da solo non basta più e per questo occorre, secondo il capo politico dei 5Stelle, un collegio in grado di coinvolgere il maggior numero possibile degli esponenti di spicco del Movimento.

Nessun ritorno al direttorio
Come nelle migliori tradizioni dei partiti e movimenti politici italiani anche il Movimento 5 Stelle ha iniziato a misurarsi con il cosiddetto fuoco amico. Tra documenti e fuoriuscite che si susseguono una dietro l’altra l’attuale leader pentastellato è rimasto più volte solo a dover dare risposte sul territorio per difendere l’operato di Governo targato 5 Stelle. L’idea , dunque, sarebbe quella di procedere a un ripensamento del Movimento che vada oltre le parole d’ordine dell’antipolitica e che guardi più al mondo ecologista e alla sostenibilità socio-economica del Paese. Per rielaborare questi nuovi contenuti e darsi nuovi obiettivi sarà neccessario rioganizzarsi con un comitato in grado di guidare i grillini alla fase due del Movimento.

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