16 gennaio 2020 - 15:44

Nuovo virus cinese, seconda vittima Tre casi in Thailandia e Giappone

Il virus isolato su pazienti che avevano visitato Wuhan , focolaio della polmonite, ma che non sarebbero stati al mercato del pesce da dove è partita l’epidemia

di Cristina Marrone

Nuovo virus cinese, seconda vittima Tre  casi in Thailandia e Giappone
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C’è una seconda vittima del misterioso virus simile alla Sars che provoca una grave forma di polmonite. Il nuovo decesso è stato registrato nella città orientale di Wuhan, dove a dicembre è scoppiato il focolaio. Ne frattempo il Giappone ha confermato il suo primo caso «importato» ed è il secondo paese, al di fuori della Cina e dopo la Thailandia, in cui si è isolato il nuovo virus già su due persone. L’ultima di queste è una donna di 74 anni risultata infetta dal coronavirus dopo essere stata intercettata con battito cardiaco accelerato e febbre alta ai controlli nell’aeroporto Suvarnabhumi, in Thailandia. La prima turista cinese di Wuhan risultata contagiata e presa in carico in Thailandia è stata nel frattempo dimessa e tornerà a casa nei prossimi giorni.

Il coronavirus

Il nuovo coronavirus in Cina ha già provocato una sessantina di casi di polmonite e un decesso.Il Giappone ha comunicato di aver curato un paziente che nei giorni scorsi era stato proprio nella città di Wuhan, dove è nato il focolaio. Secondo le autorità nipponiche l'uomo, 30 anni, di origine cinese ma residente nella prefettura di Kanagawa, a sud di Tokyo, è guarito in pochi giorni ma non aveva mai visitato il mercato del pesce, considerato l'epicentro del focolaio. Il paziente avrebbe però riferito di aver trascorso tempo con una persona infetta. Il virus dà sintomi respiratori, dai test risulta essere un coronavirus parente stretto della temuta Sars. Secondo l'ultimo bollettino dell'Oms non c'è ancora una prova certa della sua capacità di diffondersi da uomo a uomo, sebbene emerge che almeno due dei tre pazienti «importati» non avrebbero visitato il mercato del pesce.

La mappa del genoma

Una prima descrizione del virus, chiamato al momento 2019-nCoV, con la mappa del genoma, è stata pubblicata lo scorso lunedì sull'International Journal of Infectious Diseases, e secondo i ricercatori che lo hanno analizzato è simile al 70% a quello della Sars. «Il virus di Wuhan - scrivono - appare però clinicamente più leggero sia in termini di gravità dei sintomi che di mortalità che di capacità di trasmissione sia rispetto al virus della Sars che al Mers». I frammenti del virus dai quali è stata estratta la sequenza genetica sono stati prelevati da 15 persone con i sintomi della misteriosa forma di polmonite. Sulla base dei dati preliminari, ha spiegato Xu Jianguo, direttore del Laboratorio nazionale cinese per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive, il nuovo virus è simile a un ceppo noto veicolato dai pipistrelli, mentre sarebbe diverso dal coronavirus responsabile delle due gravi infezioni che finora hanno colpito l’uomo, ossia la Sars e la Mers (Middle East respiratory syndrome). Nonostante non siano stati segnalati nuovi casi dal 3 gennaio le autorità statunitensi hanno emesso un «warning» per i viaggiatori che visitano la città di Wuhan, che conta 11 milioni di abitanti, sconsigliando la visita a mercati e altri luoghi con animali vivi o macellati.

Rischio basso per l'Europa

Il rischio che il virus misterioso arrivi in Europa , nonostante ci siano tre aeroporti europei che hanno un collegamento diretto con la metropoli cinese di Wuhan, è basso scrive il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc). Al momento, scrivono gli esperti sul sito, non ci sono prove della trasmissione da uomo a uomo del virus, che è stato identificato come un coronavirus parente della Sars e della Mers, ma non può essere esclusa. Nessun caso si è verificato tra gli operatori sanitari che sono venuti a contatto con i pazienti. «Tre aeroporti nell'Unione Europea hanno voli diretti che connettono a Wuhan - si legge sul sito degli Ecdc - e ci sono connessioni indirette con altri hub europei. La probabilità di un'introduzione del virus nell'Ue è considerata al momento bassa». Le infezioni che si sono verificate fuori dalla Cina, precisa l'Ecdc, sono state riscontrate in un uomo giapponese che era appena tornata da Wuhan e in una donna proveniente dalla città cinese che era partita per una gita in Thailandia.

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