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ITALIA

Celebrazioni anche a Penne

Rigopiano. Il giorno del ricordo: processione e messa in memoria delle 29 vittime

Nel terzo anniversario della tragedia, al Palazzetto dello sport il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e le autorità abruzzesi. Le mamme delle vittime: è stata una vergogna, pretendiamo giustizia

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Alle 16.49, l'ora esatta in cui una valanga travolse e distrusse l'hotel Rigopiano di Farindola (Pescara) provocando la morte di 29 persone, il suono delle trombe, seguito da un momento musicale, ha rievocato la tragedia durante la cerimonia organizzata in occasione del terzo anniversario al palazzetto dello sport di Penne, che tre anni fa fu la sede operativa dei soccorsi.

Alla stessa ora è stato scoperto un pannello gigante raffigurante i volti delle 29 vittime. Presenti, oltre ai parenti delle vittime e ad alcuni dei superstiti, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, il prefetto di Pescara, Gerardina Basilicata, l'ex vicepresidente del Csm e consigliere regionale Giovanni Legnini. Partecipano anche esponenti politici regionali e locali, rappresentanti delle forze dell'ordine, tra cui il questore di Pescara e i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza.

Le mamme: pretendiamo giustizia
Sono salite sul palco del palazzetto dello Sport di Penne le mamme delle vittime di Rigopiano. Attraverso una di loro, Paola, madre del receptionist del resort Emanuele Bonifazi, è stata letta
direttamente al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, seduto in prima fila, la lettera a lui indirizzata. "I nostri 29 angeli non li ha uccisi la neve - inizia la donna in lacrime - ma la noncuranza e
l'incapacità dell'uomo. Sono stati abbandonati lassù ad aspettare la morte e a noi hanno dato l'ergastolo, costretti a star dietro a un processo che chissà quanto durerà. Non è questa l'Italia che vorremmo. Noi pretendiamo giustizia e la chiederemo finché viviamo. Rigopiano è stata una vergogna".

Bonafede: lo Stato chiede scusa
"Lo Stato ha il dovere istituzionale e morale di dare giustizia, sapendo che quella verità non riporterà indietro figli, madri, padri e fratelli morti", ha detto Bonafede. "Rappresento uno Stato che vuole dire ai familiari che è al loro fianco e lo sarà sempre, che chiederà scusa ogni volta che ci sarà da chiedere scusa per non aver avuto la capacità di difendere le vite e proteggere i loro familiari", ha detto il Guardasigilli.

"Fare in modo che la giustizia possa funzionare per dare una risposta e che lo Stato possa darvi al più presto e nel migliore dei modi la verità, affinché i responsabili di quello che è successo possano pagare. Questo è il mio impegno. Questa è la mia promessa ed è tutto quello che posso fare. Nessuna delle vostre lacrime e delle vostre parole rimarrà qui oggi", ha assicurato Bonafede.

Il ricordo davanti al resort
Si sono dati appuntamento davanti al luogo della tragedia, precisamente davanti al totem nei pressi di quello che un tempo era l'ingresso del resort. Familiari, amici, conoscenti e autorità insieme per ricordare le vittime della tragedia di Rigopiano: era il 18 gennaio di 3 anni fa quando una valanga travolse l'hotel abruzzese.

Dopo la deposizione di una corona di fiori e un attimo di raccoglimento e la benedizione da parte del parroco don Luca Di Domizio, la processione con 29 fiaccole, quante sono state le vittime di quella tragica giornata. Fiaccolata partita dal bivio Mirri ed arrivata alla chiesa Madre di Farindola per la santa messa. Nel pomeriggio, al Palazzetto dello Sport di Penne, dove tra anni fa venne allestito il campo dal quale partivano tutti i soccorsi, si sono alternati diversi momenti in ricordo di chi non c'è più.

Anche il calcio ricorda
La tragedia di Rigopiano viene ricordata anche a Roma in occasione della partita Lazio-Sampdoria allo stadio Olimpico. La curva nord espone uno striscione, per essere ancora più vicina a Giampaolo Matrone (tifoso della Lazio), che sotto quell’hotel ha perso la moglie Valentina ed è uscito miracolosamente vivo dopo 62 ore, ma con gravi postumi invalidanti. E il club ha invitato la figlia Gaia a “scendere in campo” assieme ai giocatori prima del fischio d’inizio.

Relazione carta valanghe in consegna a primavera
Sul fronte della prevenzione, intanto si apprende che "se non ci saranno imprevisti entro la primavera ci sarà una prima bozza della relazione sulla Carta delle Valanghe". E' l'annuncio del direttore del Dipartimento regionale Territorio e Ambiente, Pierpaolo Pescara, sull'accelerazione, a tre anni dalla tragedia di Rigopiano (Pescara) dell'iter relativo all'approvazione e alla applicazione della Carta di localizzazione del pericolo da valanghe (Clpv), il cui primo passaggio era previsto per il marzo del prossimo anno.

La documentazione. di cui la Regione avrebbe dovuto dotarsi nel lontano 1992, è uno degli elementi al centro della maxi inchiesta e poi del processo sulla tragedia di Rigopiano. Proprio per il colpevole ritardo nella redazione della Carta, sulla quale si è cominciati a lavorare nel 2014 con un andamento lento anche per la carenza dei fondi destinati, sono indagati dirigenti regionali mentre sono stati prosciolti invece i presidenti delle regioni e gli assessori che si sono succeduti.

"Questo programma - afferma Pescara - rappresenta un passo molto importante in riferimento alla riconoscibilità dei rischi sul territorio regionale, rappresenta un avanzamento della conoscenza dei pericoli che sono propri della geomorfologia della regione e un punto di partenza per la elaborazione di piani di sicurezza territoriali più approfonditi e dotati di elementi scientifici a supporto. Voglio precisare che si tratta di una implementazione dei livelli di sicurezza e conoscenza già molto alti in quanto sono sono diversi i piani di rischio elaborati dalla Regione Abruzzo in termini di protezione civile".

Secondo molti esperti e la Procura di Pescara la tragedia si sarebbe potuta evitare con la Carta delle valanghe. Quando sarà approvata, l'Abruzzo avrà uno strumento che nelle aree soggette a pericolo potrà "sospendere l'edificazione, la realizzazione di impianti e infrastrutture ai fini residenziali, produttivi e di carattere industriale, artigianale, commerciale, turistico e agricolo nonché ogni nuovo uso delle aree che possa comportare un rischio per la pubblica e privata incolumità".