infrastrutture

Edizione in contatto con F2i per l’ingresso del fondo in Atlantia

Il presidente della holding della famiglia Benetton, Gianni Mion, ha dichiarato che sono in corso contatti con F2i nell’ambito della ristrutturazione del gruppo Atlantia.

2' di lettura

Edizione della famiglia Benetton è in contatto con F2i in relazione all’interesse del fondo a rilevare una partecipazione in Atlantia. Lo ha dichiarato il presidente della holding, Gianni Mion, al quotidiano Il Messaggero. I contatti arrivano in un momento di una trasformazione di Atlantia, controllata dalla famiglia Benetton con una quota del 30%, a seguito del mortale crollo dello scorso anno del ponte Morandi di Genova gestito dalla controllata del gruppo Autostrade per l’Italia (Aspi).

A seguito del disastro, che ha fatto 43 persone, il Movimento a 5 stelle ha attaccato Atlantia e la famiglia Benetton, chiedendo che fosse revocata ad Aspi la concessione autostradale.

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«Se sono favorevoli a entrare in Atlantia, noi siamo sicuramente disponibili, dato che il fondo opera nel settore delle infrastrutture» ha detto Gianni Mion, aggiungendo che il primo contatto è avvenuto due anni fa.

Il presidente, nominato nel giugno scorso giugno, ha dichiarato inoltre che Edizione nominerà consulenti per la ricerca di potenziali investitori per le controllate di Atlantia Aeroporti di Roma (ADR) e Telepass.

La scorsa settimana Reuters aveva riportato che Atlantia si stava preparando a riavviare un processo di vendita all’asta per cedere fino al 49% di Telepass dopo che le offerte dell’anno scorso avevano valutato l’intero business a oltre 2 miliardi di euro ($ 2,23 miliardi). Inoltre, sempre Reuters, in dicembre aveva scritto che Edizione era pronta a vendere una quota fino al 49% in ADR nell’ambito di una più ampia ristrutturazione di Atlantia.

Mion ha detto che dopo una serie di appuntamenti, Edizione rivedrà la “struttura” di Autostrade, ma prima mira a risolvere il problema delle concessioni autostradali. La concessione di Autostrade per la gestione di oltre 3.000 km (1.864 miglia) di autostrade italiane rappresenta un terzo del profitto principale di Atlantia. L’incertezza sulla decisione del governo riguardo alla revocare la concessione ha pesato sul prezzo delle azioni di Atlanti, che negli ultimi sei mesi hanno perso -16,84%.

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