TORINO. Le centraline dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale hanno registrato, due giorni fa, dati sul livello di inquinamento considerati davvero eccezionali. E decisamente preoccupanti. La classifica stilata dall’Arpa dopo due settimane di tempo stabile e Alta Pressione, infatti, fa spavento: 105 microgrammi di micropolveri al metro cubo nella stazione Torino Rebaudengo, 88 a TorinoLingotto, 86 a Beinasco, 68 a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria.

Viaggio nella Torino ostaggio dello smog: "Quest'aria è irrespirabile, ma quando finirà?"

E la domanda che da diversi giorni tutti si fanno in una città ostaggio di smog, inquinamento e aria insalubre è: ma quando finirà? La risposta arriva dai meteorologi che non lasciano molte speranze. Ad essere ottimisti dovremo aspettare il prossimo week end, quando, forse, arriverà una saccatura dal Nord Europa in grado di abbattere temporaneamente il campo di Alta Pressione e provocare piogge e neve a quote relativamente basse. «Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi – spiega Daniele Cat Berro, meteorologo della Smi –, questo è un possibile scenario che potremo confermare soltanto fra qualche giorno».

Quando il livello di smog è troppo alto, conviene stare a casa o all'aria aperta? Il test è sorprendente

Nel frattempo dovremo lottare ancora con questo clima stabile, che causa uno scarso o nullo movimento dell’aria e, di conseguenza, una concentrazione sempre più fitta di inquinanti nell’aria. Lo strato di smog spesso dai 200 ai 300 metri rispetto alla città di Torino (che è mediamente ad una quota di 250 metri sopra il livello del mare) è ben visibile dalla collina. E’ sufficiente salire a Superga per vedere la città immersa in un fumo grigio. «Questo strato fosco e pieno di inquinanti – prosegue Cat Berro – potrebbe essere ulteriormente appensantito dal ritorno delle nebbie nei prossimi giorni». E il cambiamento previsto per il fine settimana? «Alcuni modelli matematici – spiegano i meteorologi – iniziano ad inquadrarlo, ma a così tanta distanza è impossibile fare una previsione attendibile». Per almeno 5 o 6 giorni, dunque, non ci saranno piogge, nevicate e neppure vento. Poi, forse, da venerdì prossimo qualcosa potrebbe davvero cambiare.   

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