Esteri

Australia, prosegue l'esodo: decine di migliaia in fuga dai roghi

Oltre centomila le persone finora evacuate nei tre Stati interessati dal disastro ambientale. E il governo richiama tremila riservisti

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Sydney - Sono ancora molte decine di migliaia gli australiani che stanno abbandonando le proprie case per sfuggire agli apocalittici incendi che divorano le foreste, che minacciano i centri abitati e hanno trasformato in città fantasma le stazioni turistiche abitualmente animate in questa stagione dell'anno. Lo stato d'emergenza è stato decretato nel sud-est, che è l'area più popolata del continente, e sono oltre centomila le persone finora evacuate nei tre Stati interessati dal disastro ambientale. "Al momento, si tratta di salvare vite", ha detto la prima ministra del Nuovo Galles del Sud Gladys Berejiklian.

"Abbiamo visto partire letteralmente decine di migliaia di persone", ha riferito il capo dei vigili del fuoco dello Stato, Shane Fitzsimmons: "Il nostro appello era di premurarvi di partire ieri. Partire oggi è già assumersi un rischio, e aspettare anche mezz'ora in più significa assumersi un rischio più grande". Le autostrade che collegano i centri urbani del litorale a Sydney e alle altre grandi città sono intasate per le lunghe file di vetture e la giornata di oggi promette di essere molto difficile. Le temperature canicolari attese, che supereranno i 40 gradi centigradi, s'accompagneranno a venti violenti, che rischiano di attizzare le centinaia di focolai nelle foreste, che bruciano ormai da quattro mesi, la maggior parte dei quali resta fuori controllo.

Le autorità australiane hanno richiamato in servizio oltre tremila militari della riserva per contrastare l'immane emergenza incendi che sta devastando le foreste del continente. Lo ha annunciato il primo ministro Scott Morrison.